La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che influisce sulla capacità di leggere, scrivere e, talvolta, di comprendere il linguaggio scritto. Sebbene sia spesso diagnosticata durante l’infanzia, può non essere identificata fino all’età adulta. Se ti stai chiedendo “come capire se sono dislessico”, questo articolo ti aiuterà a riconoscere i segnali e a comprendere quali test possono essere utili per una diagnosi accurata.
Segnali della dislessia
La dislessia si manifesta con diversi sintomi, che variano in intensità da persona a persona.
Ecco alcuni segnali comuni che potrebbero indicare la presenza di dislessia:
- Difficoltà nella lettura: una delle caratteristiche principali della dislessia è la difficoltà nella lettura. Si manifesta cioè attraverso una lettura lenta e sforzata, il compiere errori frequenti nel riconoscere le parole, la tendenza a saltare o invertire le lettere, le parole o le frasi e una notevole difficoltà a comprendere il testo letto.
- Problemi nella scrittura e nell’ortografia: le persone dislessiche possono avere difficoltà a scrivere in modo chiaro e coerente. I problemi comuni includono una scrittura disorganizzata e poco chiara, errori ortografici frequenti e incoerenti, la difficoltà a copiare testi scritti e il riscontrare problemi nel ricordare come si scrivono le parole.
- Problemi di memoria a breve termine: la dislessia può influire sulla capacità di ricordare informazioni a breve termine e portare dunque a dimenticare rapidamente le istruzioni appena date, avere difficoltà a memorizzare numeri di telefono o liste di cose da fare o a ricordare parole o nomi di oggetti.
- Difficoltà con i numeri e le sequenze: anche se la dislessia è principalmente associata alla lettura e alla scrittura, può influenzare anche la capacità di gestire i numeri e le sequenze e quindi comportare difficoltà a comprendere i concetti matematici, compiere errori nel calcolo mentale e nella risoluzione dei problemi matematici a riscontrare problemi nel ricordare le sequenze di numeri, come le tabelline.
- Problemi di coordinazione: alcune persone con dislessia possono avere difficoltà con la coordinazione motoria e ad esempio riscontrare difficoltà a eseguire movimenti coordinati, come allacciarsi le scarpe, o avere problemi con l’equilibrio e la coordinazione oculare.
Per approfondire:
Test per la diagnosi della dislessia
Se riconosci alcuni dei segnali sopra descritti in te stesso o in un tuo caro, potrebbe essere utile effettuare un test per la dislessia. Ecco alcuni dei test comunemente utilizzati per diagnosticare la dislessia:
1. Valutazione psicologica
Un professionista qualificato, come uno psicologo o un neuropsicologo, può eseguire una valutazione completa che include:
- Colloqui clinici per raccogliere informazioni sulla storia personale e scolastica.
- Test standardizzati per misurare le capacità cognitive, linguistiche e di apprendimento.
- Osservazioni dirette del comportamento durante la lettura e la scrittura.
2. Test di lettura e scrittura
Questi test valutano specificamente le abilità di lettura e scrittura, come:
- Velocità e accuratezza nella lettura di parole isolate e testi.
- Capacità di comprensione del testo.
- Precisione ortografica e capacità di scrittura.
3. Test di abilità fonologiche
Le abilità fonologiche, ovvero la capacità di riconoscere e manipolare i suoni delle parole, sono spesso compromesse nella dislessia. Test specifici possono includere:
- Identificazione dei suoni all’inizio, nel mezzo e alla fine delle parole.
- Capacità di segmentare le parole in singoli suoni (fonemi) e di unirli per formare parole.
4. Test di memoria e attenzione
Poiché la dislessia può influire sulla memoria a breve termine e sull’attenzione, i test in queste aree sono utili per una diagnosi completa:
- Test di memoria a breve termine e di lavoro.
- Valutazione dell’attenzione e della capacità di concentrazione.
Cosa fare dopo la diagnosi
Se viene confermata la diagnosi di dislessia, ci sono diversi passi che puoi intraprendere per gestire il disturbo e migliorare le tue abilità.
Prima di tutto è necessario ricevere un supporto nell’educazione: esistono molte strategie e risorse educative progettate per aiutare le persone con dislessia, tra cui i programmi di lettura specifici per dislessici, le tecniche di insegnamento multisensoriale, e i più recenti software e strumenti tecnologici appositamente studiati per supportare chi ha difficoltà particolari la lettura e la scrittura.
La consulenza psicologica, inoltre, può essere particolarmente utile per affrontare gli aspetti emotivi della dislessia, come la bassa autostima e l’ansia. Inoltre, la terapia occupazionale può aiutare a migliorare le abilità motorie e di coordinazione.
In ambito scolastico e lavorativo è possibile richiedere adattamenti specifici per facilitare l’apprendimento e la produttività, come ad esempio del tempo extra per completare le attività, l’utilizzo di materiali di lettura con caratteri particolarmente distinguibili o l’impiego di audiolibri, l’affiancamento o il supporto individuale.
Il sostegno di familiari, amici e gruppi di supporto può fare una grande differenza nella gestione della dislessia. Condividere le esperienze e le strategie con altri che vivono la stessa situazione può essere estremamente utile.
Riconoscere i segnali della dislessia e sottoporsi a una valutazione diagnostica sono i primi passi fondamentali per gestire efficacemente il disturbo. Con il giusto supporto e le strategie adeguate, è possibile superare le sfide della dislessia e raggiungere il proprio pieno potenziale. Se sospetti di essere dislessico, non esitare a cercare l’aiuto di un professionista qualificato per ottenere una diagnosi accurata e le risorse di cui hai bisogno.
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