Vaso di Pandora

“Chi ha ucciso Andrea ora deve pagare. Mio fratello era malato ma non violento”

“Chi ha ucciso Andrea ora deve pagare. Mio fratello era malato ma non violento”

[La Repubblica – 8/8/15]

Un commento alla notizia

di Monica Carnovale

I decessi in seguito ad atti di ordine pubblico sono da sempre avvenuti; ricordo nella storia  recente di terroristi morti in circostanze misteriose, di tossicomani deceduti in carcere per incuria o imperizia o trascuratezza.

 

Quando l’ordine pubblico esercita violenza per compiere atti dovuti dalla legge, come arresti, ammanettamenti ed in  quest’ultimo caso TSO, può accadere che il limite fra il lecito e la violenza gratuita si assottigli al punto che si confondano i due rovesci della stessa medaglia.

 

Se a farne le spese è poi un paziente psichiatrico al delicato e paludoso discorso si sommano altre variabili ed i commenti da bar vanno con discernimento separati da legittimi interrogativi dei familiari della vittima e delle persone coinvolte affettivamente .
Non sono all’altezza di fornire una visione  critica del caso in particolare, perché non ne conosco la storia, ma ritengo fondamentale al fine di allontanare fantasmi e fantasie spicciole, dire qualcosa in merito all’evento , grazie anche a cio che mi arriva dall’esperienza di lavoro.

 

Un paziente psichiatrico se viene definito “tranquillo” non ha bisogno di TSO, atto estremo effettuato quando una persona tranquilla non è, almeno in quel momento ,e quando il suo comportamento può essere pericoloso per se o per gli altri. Se effettuare o meno un TSO ( che è atto medico e non di controllo sociale, ) è decisione che spetta unicamente ad uno psichiatra, il metterlo in atto è invece compito delle forza dell’ordine.
In questa storia gli psichiatri non hanno ancora detto la loro, li cita solo la sorella della vittima, definendoli in pratica ” presenti virtualmente”..

 

Quel pomeriggio è quindi successo qualcosa che ha indotto a prendere questa delicata decisione, qualcosa che non era forse possibile affrontare diversamente ( prima di arrivare ad un ricovero coatto si percorrono tutte le strade possibili e se c’è un relazione fra il medico ed il paziente spesso si può evitare , riducendolo ad un ricovero volontario).
Ma la relazione terapeutica, elemento fondante la nostra vita, di animali  e di persone , prima che di pazienti, con chi l’aveva questo povero uomo?

 

Pare che il CSM fosse presente solo per l’iniezione di Haldol mensile, presidio medico dietro al quale troppo spesso si nascondono le coscienze degli psichiatri territoriali, atto di onnipotente controllo oltre al quale ci si ferma con il commento troppe volte sentito” ma al servizio lui non viene!”, oppure ancora ” le visite domiciliari si fanno raramente perché’ siamo in pochi” ed altre amenità del genere.
Altro livello ed altra storia invece riguarda lo svolgimento dei fatti durante l’atto di contenimento ed arresto.
Non voglio entrare in merito , ripeto, non conosco i fatti se non per quello che ho letto, ma conosco carabinieri  molto compresi nel loro ruolo, non so se altrettanto formati per affrontare situazioni del genere, utilizzando tecnica e non solo forza fisica.

 

Chi è morto in sostanza è un uomo solo, che forse avrebbe potuto vivere in una piazza dove oltre all’attenzione che lui stesso chiedeva ai passanti ululando come un lupo, avrebbe ricevuto anche le giuste cure.

 

Queste piazze esistono, non è vero ciò che affermano il passante o la massaia del piano di sopra.

Ma per arrivare a questi luoghi, che sono poi le comunità terapeutiche, occorre essere nella mente di un curante, oltre che nel cuore dei parenti.

 

[Fotografia da Repubblica.it – Torino]

 

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
diade madre bambino
26 Luglio 2024

Diade madre-bambino: fondamenti e impatto psicologico

La diade madre-bambino è un concetto fondamentale in psicologia, rappresentando il legame primario che si instaura tra madre e figlio. Questo rapporto è di vitale importanza per lo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo del bambino…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Mymentis

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Attualità
Leggi tutti gli articoli
L'acquisizione di maturità
23 Luglio 2024

L’acquisizione di maturità

Ogni anno, a giugno, il tema degli esami di maturità torna sui giornali con le  previsioni e i commenti sugli argomenti dei temi, con le interviste agli esperti che suggeriscono le strategie di studio e…

D'aria, la storia della mia passione per il volo
22 Luglio 2024

D’aria, la storia della mia passione per il volo

Sono nata d'aria. Una foglia al vento. Senza radici, appoggiata alla chioma instabile di alberi granitici ed austeri, solide erinni ma elastiche di prospettive mutevoli. Così camminavo a naso all'insù: nulla era più fantastico delle…

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.