È un dato di fatto, trascorrere del tempo immersi nella natura è un toccasana per la mente, lo dimostrano diversi studi portati avanti negli anni. Ma lo è ancor di più se, mentre si è fuori dalle proprie case, si ha l’opportunità, e per alcuni il privilegio, di ascoltare il canto degli uccelli.
È quanto emerso da uno studio effettuato dalla RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) del Regno Unito che ha effettuato un sondaggio secondo il quale, 9 persone su 10, traggono beneficio al benessere psichico quando ascoltano il suono del canto degli uccelli. Proprio in virtù di questo, i ricercatori, hanno dato il via a una vera e propria sperimentazione che a lungo andare ha permesso alla maggior parte dei partecipanti di riuscire a contrastare pensieri e ridurre i sentimenti negativi. Il principio è semplice: aprirsi all’ascolto e offrire l’opportunità al canto degli uccelli di entrare, letteralmente, nelle proprie finestre. Non solo quelle di casa, ma anche quelle dell’anima.
L’intento è stato quello di portare più persone possibili a uscire e a concentrarsi sui suoni della natura, suoni che, molto spesso, per chi vive in città è difficile ascoltare. Gli esperti infatti, proprio a chi vive nel caos urbano, consigliano di fare spesso gite per poter staccare la spina traendo beneficio da tutto quello che la natura può offrire, sia in termini di benessere psichico, sia in termini di benessere fisico, in quanto risulta essere totalmente rigenerativa per gli esseri umani.
“Lavorando come medico di base – ha sottolineato Amir Khan, presidente della RSPB – so quanto sia importante l’accesso agli spazi verdi per il nostro benessere fisico e mentale. Guardare le cinciallegre e i ciuffolotti che si godono le mangiatoie è una costante fonte di conforto, ed essendo in prima linea nel servizio sanitario nazionale sono molto consapevole che il comfort è qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno ora più che mai” – ha concluso.