In seguito alla lettera di convocazione, precedentemente inviata, ci siamo riuniti, via Zoom, gentilmente fornito dal Lipsim (Laboratori italiano di Psicoanalisi Multifamiliare).
Erano presenti rappresentanti di quasi tutte le regioni italiane e chi non ha partecipato, Barone per la Sicilia, Malinconico per il Molise, Alessandrini per l’Abruzzo e Taccani per Trento e Bolzano, hanno confermato la loro volontà di partecipare.
Maurizio Peciccia e Andera Narracci hanno proposto di aggiungere alle prime tre aree a cui era stato chiesto di cominciare a pensare, l’utilizzazione dell’Arte nei percorsi riabilitativi, i Gruppi Multifamiliari e l’Open Dialogue, l’area delle Comunità Terapeutiche.
A questo proposito, è stato proposto e ottenuto il coinvolgimento di quattro rappresentanti di altrettanti gruppi importanti presenti nel territorio nazionale: Gianni Giusto e Cosimo Argentieri per Redancia-Kos, Marco D’Alema per Airsam e, in rappresentanza di Raffele Barone, per le Comunità Democratiche, Marco Grignani per Mito e Realtà.
L’intento è, come per gli altri ambiti, di individuare tre livelli di raccolta dati che distinguano, per quanto riguarda il trattamento delle psicosi:
- la conoscenza delle esperienze,
- la consapevolezza di averle esperite ma di non essere riusciti a trasformarle in esperienze stabili,
- chi le pratica regolarmente.
Il fine dovrebbe essere di riuscire a costituire una mappa di tutte le esperienze in cui sono stati e sono coinvolti operatori e istituzioni, private e pubbliche, negli ambiti di intervento delineati, che sono, ricapitolando:
- i laboratori riabilitativi artistici, a proposito dei quali sono intervenuti Simone Donnari che ci ha spiegato che si sta per formare una società che riunirà chi si occupa di arte-terapia, musico-terapia, teatro-terapia e danza-terapia e Federico Russo che coinvolgerà le forze che hanno dato luogo a “Expo”, nel 2019, che comprendevano i rappresentanti dei Centri Diurni;
- i gruppi multifamiliari che si tengono in varie città italiane, coordinati dal Lipsim; era presente la Presidente Claudia Tardugno;
- le esperienze di Open Dialogue, in merito a cui Marco D’Alema ci ha reso noto che i gruppi, che hanno dato luogo alla ricerca in alcune città italiane, stanno per riunirsi anch’essi in un’unica società;
- le Comunità Terapeutiche, i cui suaccennati rappresentanti di quattro gruppi di, Giusto, Argentieri, D’Alema e Grignani
svilupperanno la relativa raccolta dati.
Successivamente, Maurizio Peciccia ha proposta di includere altre due raccolte dati, riguardanti: “Gli interventi precoci” e “l’Intersoggetività”, sempre nel trattamento della psicosi, purché si tratti di esperienze omogenee all’impostazione dell’ISPS fondata da Gaetano Benedetti e Christian Mueller, accennando alla disponibilità espressa dal prof. Raballo a proposito degli “interventi precoci”.
Si è aperto un dibattito in cui intervenuto Marco D’Alema, proponendo di includere la modalità di inserimento lavorativo IPS e Cosimo Argentieri (Emilia Romagna) e il prof. De Felice (Marche), che hanno ricordato le esperienze di inserimento lavorativo condotte dalle Cooperative, spesso poco conosciute e che andrebbero portate alla luce.
Marco D’Alema ha proposto la possibilità di utilizzare la rivista Dromo di recente pubblicazione e Andrea Narracci ha ricordato il Cine-festival sulla Salute Mentale “Lo Spiraglio”, curato da Federico Russo, al Maxxi di Roma e sia “Il Vaso di Pandora” cartaceo, rivista di Psichiatria e Scienze Umane, che quello on-line, entrambi del Gruppo Redancia, proponendo di utilizzare quest’ultimo come rapido mezzo di comunicazione tra tutti i i partecipanti a questo progetto di raccolta dati ISPS.
D’Alema ha proposto anche di sviluppare un rapporto sia con il mondo politico, inviando un documento al Ministero della Salute e cercando di fare un intervento alla prossima (giugno) Conferenza sulla Salute Mentale, che con le organizzazioni che rappresentano i pazienti e i familiari.
Alessandro Coni, infine, ha ricordato le esperienze di coinvolgimento della popolazione e, quindi, delle comunità di appartenenza dei pazienti e delle loro famiglie, che si sono svolte in Sardegna e che rappresentano un contributo fondamentale allo sviluppo di un modo di pensare ed attuare un intervento nei confronti della psicosi, in cui l’intervento diagnostico-farmacologico sia una parte di un intervento complesso in cui siano presenti, a pieno titolo, anche la Riabilitazione “da subito” e gli interventi psicoterapeutici tradizionali e le loro estensioni, l’Open Dialogue e I Gruppi Multifamiliari.
Elda Arpaia, di Isps Lombardia, ha contattato in diretta, nel corso della riunione, Wielchka Biffi, di redancia Po, anch’essa disponibile in Lombardia, mostrando a tutti lo spirito di ricerca di una collaborazione che chiediamo a tutti di svolgere all’interno della propria regione per incrementare il livello di raccolta dei dati.
Caterina Tabasso e Claudia Tardugno, infine, hanno puntualizzato come tutto il lavoro a cui stiamo pensando dovrebbe confluire nella preparazione al Congresso Internazionale ISPS di Perugia.
A questo proposito, Maurizio Peciccia ha ricordato che ci sarà, nel Congresso, una giornata dedicata alla situazione italiana in cui, in particolare dovremmo portare dati e contenuti del lavoro svolto da tutti.
A questo scopo è indetta una (o due giornate) di lavoro, i prossimi 29 (e 30) ottobre 2021, nel corso della quale i rappresentanti di ogni regione potranno presentare, anche attraverso un filmato, i dati raccolti sulle esperienze che si svolgono nel proprio territorio (durata dell’intervento o del filmato: 5 minuti).
Nel frattempo, è indetta una riunione, sempre telematica, per il 14 giugno prossimo, dalle 10 alle 12 e 30, in cui ogni gruppo regionale dovrebbe cominciare a delineare lo stato della raccolta dati nella propria regione nelle quattro tematiche in questione e, quindi, la mappa dei Servizi presenti, privati e pubblici a cui è possibile far ricorso per il trattamento psicologico e sociale della psicosi, oltre che per quello farmacologico.
Mi scuso per le possibili omissioni e chiedo a tutti di integrare il mio breve resoconto.