Vaso di Pandora

L’aumento degli Hikikomori

Io ritengo che l’aumento del fenomeno degli “Hikikomori”, che sono passati dal 5,6 del 2019 al 9,2 del 2022, sia il segno che la società sta cambiando ad un ritmo vorticoso e che molti, nelle nuove generazioni, non riescono a tenere il passo, anche se il fenomeno del “ritiro” dall’agone sociale merita una riflessione in più.

Chi sono gli Hikikomori

Chi soffre di questo disturbo decide di smettere di confrontarsi con gli altri come persone e seguita ad essere in contatto con il mondo soltanto attraverso la rete.

Piuttosto che seguitare a rischiare di soffrire, intrattenendo relazioni amicali, di amore, di conoscenza, etc. etc. si preferisce chiudere, per non soffrire più.

Direi che corrisponde ad un modo di agire disperato nei confronti di un mondo che ha provocato in loro la perdita del piacere e della percezione di utilità che nasce dal confronto con l’altro.

Rifugiarsi nella rete, perché di questo si tratta, oggi è lo stratagemma più semplice a cui fare riferimento per evitare di “competere” con la realtà.

Le cause dell’aumento degli Hikikomori

Sicuramente la sua crescita è stata influenzata da quanto prodotto dalla diffusione del Covid: un attacco senza pari a tutti i modi attraverso cui fosse possibile sperimentare la convivialità da parte di chicchessia e, in particolare, dagli adolescenti. Per essi, infatti, più che per ogni altro, l’appartenenza ad un gruppo si configura come un passaggio necessario per riuscire a conoscere sé stessi. E se proprio in quella fase della vita, come è accaduto durante la pandemia, diviene improvvisamente molto difficile se non impossibile, sperimentare la convivialità, vivere in gruppo e condividere praticamente tutto, allora le cose si complicano enormemente.

Noi più grandi, che abbiamo sperimentato ad un certo punto della nostra vita l’introduzione delle novità tecnologiche e, perciò, manteniamo la possibilità di un confronto tra le due epoche, quella in cui non c’erano ancora questi strumenti e quella in cui ci sono, partiamo avvantaggiati.

Proprio per questo motivo, infatti, la nostra storia può permetterci di renderci meglio conto dei danni provocati dal ricorso sistematico all’uso dei media.

Chi è nato in un mondo che ha posto al centro la necessità di comunicare, seppure con tutti gli squilibri che questo cambiamento comporta, come fa ad essere minimamente critico rispetto all’uso dei social media, se quella è l’unica realtà che ha sperimentato?

L’incapacità dei giovani di confrontarsi

Inevitabilmente, tenderà a non credere alle critiche della realtà in cui è sempre vissuto e, anzi, tenderà a giudicare le critiche dei più vecchi, a proposito della sottolineatura di vivere facendo troppo riferimento ai social media, come le critiche effettuate da chi è rimasto indietro e non riesce ad adeguarsi alla nuova realtà, nel cui centro stazionano i social media.

Insomma, vivere in simbiosi con il computer diviene la propria fuga dalla realtà, da una realtà che si è rivelata inospitale e poco adatta, se non del tutto inadatta ad accoglierli.

Peraltro, attraverso l’aumento di questa sindrome, sicuramente legata ai tempi in cui viviamo, appare sempre più chiara la preponderante importanza da attribuire all’isolamento sociale degli individui adolescenti, dovuto all’incapacità di confrontarsi, anche dolorosamente, con gli altri e il conseguente “ritiro”, come il problema più importante che si possono trovare di fronte e che può condurli a stare molto peggio.

Aumento degli Hikikomori: i sintomi

All’inizio del secolo scorso, due linee di lettura antitetiche si contrapposero a proposito di quali fossero i sintomi che permettessero di individuare più distintamente la diagnosi di demenza praecox o schizofrenia: l’emersione dei “sintomi produttivi” (allucinazioni e deliri) oppure l’incapacità di competere con gli altri, in primis i coetanei e, quindi, con il mondo.

In quel momento prevalse la prima linea di lettura. La psicopatologia impiegò tre quarti di secolo per tornare sui suoi passi e inquadrare che il problema principale sia costituito dai sintomi negativi, di cui il “ritiro” è il prodromo più inquietante.

Tutto ciò rimise in gioco l’attenzione su tutto ciò che aveva preceduto il “ritiro” dal punto di vista psicologico che, evidentemente, è il segno di una sconfitta vissuta nei confronti della vita relazionale, con i propri compagni in primo luogo ma che rimanda a incomprensioni profonde, precedenti che si erano sviluppate nelle relazioni con le figure più importanti della propria famiglia.        

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
privazione del sonno
24 Febbraio 2025

Privazione del sonno: gli effetti nocivi sulla mente

Il sonno non è solo una pausa necessaria dopo una lunga giornata, ma un processo fisiologico essenziale per il benessere mentale e fisico. Tuttavia, nella società odierna, caratterizzata da ritmi frenetici, tecnologia sempre attiva e…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Patologia
Leggi tutti gli articoli
24 Febbraio 2025

L’aumento degli Hikikomori

Io ritengo che l’aumento del fenomeno degli “Hikikomori”, che sono passati dal 5,6 del 2019 al 9,2 del 2022, sia il segno che la società sta cambiando ad un ritmo vorticoso e che molti, nelle…

sindrome del burnout
9 Gennaio 2025

La sindrome del Burnout

Ogni legame è sofferenza e causa di sofferenza. Finché non ci si emancipa dagli esseri, si vive nella pura vulnerabilità Emil Cioran, Quaderni 1957-1972, 1997 L’individuo trascorre gran parte della sua vita in relazione con…

19 Dicembre 2024

Una nuova diagnosi: normopatia?

Siamo in un tempo che pare alla ricerca di capire comportamenti apparentemente inspiegabili. Nell’ambito giudiziario si coglie come reati contro la persona siano solo in parte sostenuti da motivazioni criminali, economiche o di potere.

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.