Certamente la stringatezza dell’agenzia di stampa che dà la notizia (Femminicidio: criminologo, “omicidi cruenti per sentirsi maschi” – AGI) non rende il giusto onore al collega; sicuramente la dottrina ed il pensiero psicoanalitico hanno fatto progressi che non consentono una banalizzazione estrema come quella che riconduce il coltello al pene e la violenza alla penetrazione come se questa fosse necessariamente collegata alla prima, trascurando l’aspetto di amore e di piacere ad esso connesso.
La visione cruenta della penetrazione e del possesso è senz’altro riferibile ad un elemento psicopatologico che poi il criminologo dell’università di Roma riconduce acutamente a fenomeni collettivi di massa, richiamando ancora in causa indirettamente il povero Freud…
Una sera non riuscivo a chiudere occhio, così ho acceso il televisore e ho guardato il telegiornale sperando che la ripetitività delle notizie conciliasse il sonno. Ed invece ho sentito una notizia terrificante, che mi ha accompagnato tutta la notte ed il giorno successivo. Pescara: una madre cerca di salvare invano la figlioletta di 5 anni, rimane ustionata sul 40% del corpo! cerca aiuto ma ormai la tragedia si è già verificata ha visto morire la bimba arsa viva all’interno dell’auto del padre (ex marito della donna) che la stringeva in un abbraccio mortale mentre si cospargeva di benzina. Il motivo sempre lo stesso: la gelosia, il possesso…
La sventurata aveva già denunciato l’uomo per percosse, maltrattamenti, stalking.
Ora come potremo aiutare questa donna ad alleviare il dolore? Una madre che vede la propria vita andare via in quel modo.