Bullismo e cyberbullismo, negli ultimi anni, sono fenomeni in tendente ascesa tra ragazzini e adolescenti.
Il 7 febbraio, durante la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, le problematiche sono state ampiamente discusse in varie sedi in tutta la penisola. Si stima, infatti, che in Italia la percentuale di ragazzi vittime di bullismo si attesti addirittura intorno al 15%, valore piuttosto alto e purtroppo destinato a salire a meno di un’inversione di tendenza.
Analisi statistiche
Secondo un’indagine statistica che ha coinvolto ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni in tutta Italia, il fenomeno del bullismo sembra essere presente in egual misura al Nord, al centro e al Sud, con picchi negativi (18%) nelle province autonome di Trento e Bolzano. Per quanto riguarda il cyberbullismo, invece, risulta più diffuso in Puglia, Sicilia e Campania.
Rispetto agli anni precedenti non si registrano cali per entrambi i fenomeni, anzi: il cyberbullismo è addirittura aumentato a causa dell’uso scorretto di nuovi mezzi di comunicazione social tra i giovanissimi (Tik Tok ne è un esempio).
Effetti negativi sulla salute
Dalle indagini relative al bullismo e al cyberbullismo sono emerse conseguenze piuttosto preoccupanti per la salute di ragazzini e adolescenti. Nel 28% degli intervistati è stato riscontrato un forte sentimento di solitudine, seguito a ruota da rabbia (27%) e paura (25%).
Ulteriori conseguenze possono essere evidenziate nella comparsa di ansia, depressione, impulsività, iperattività e deficit di attenzione.
Il ruolo del Moige
In merito alla questione Antonio Affinita, direttore generale del Moige (Movimento Italiano Genitori), afferma: “Purtroppo i social fanno presa sui nostri figli nel delicato periodo dell’adolescenza offrendo accanto a momenti di condivisione anche sempre più spesso situazioni di disagio e pericolo, con inadeguati strumenti di tutela. Con il nostro progetto Giovani Ambasciatori puntiamo come primi educatori a fare rete con le agenzie educative come le scuole, le associazioni sportive e il mondo del volontariato per fare fronte a questa emergenza sociale dei minori che sentiamo tutti nostri figli”. Il progetto, promosso dal movimento, si propone di aiutare adolescenti, insegnanti e genitori a comprendere i rischi e i risvolti negativi legati a un uso scorretto e sconsiderato del web al fine di contrastare il fenomeno del cyberbullismo mediante una più piena consapevolezza del problema.