Una questione di concentrazione
È così che l’invisibile, sia esso un trauma, il transfert, il segreto di famiglia, il disperato amore nostalgico per la madre perduta, appare sotto la forma dell’Angelo, come parole e gesti. Ed entra nel setting e si costella negli elementi “istituzionali” e ne prende colore e forma. Questo è in sostanza il transfert. Ma è un fenomeno in realtà naturale e universale: è ciò che che ci accade al cinema o a teatro. E questo è precisamente il luogo della funzione trascendente.
Quale può essere il valore terapeutico di un processo di questo genere?
Insegnare un pensare emotivo.
Espaerienza della catarsi.
Rivedere legami e capacita di legame.
Tollerare e forse integrare la coesistenza di elementi psichici molto distanti tra loro.
Come agisce su questi punti.