Ambiguità
L’ambiguità rappresenta una caratteristica fondamentale della nostra esperienza el mondo. Tutto ció che è metafora è ambiguo. Tutto ció che è metaforico è ambiguo”.
Per ambiguità naturalmente utilizziamo il significato che gli ha dato Racamier, cioè l’esperienza dell’appartenenza di un oggetto a due nature, entrambe necessarie, e sulle quali non si può e non si deve scegliere.
Usiamo il concetto di ambiguità, nel senso espresso da Racamier: “…….È ambiguo ciò che partecipa indecidibilmente di due nature differenti, in virtù di una doppia affermazione il cui risultato non pretende una decisione sulla sua origine ………Viene dal bambino e dalla madre, ed è accettato come tale da loro e dall’ambiente, senza che le sue origini siano decidibili, ma anche senza che siano negate……..è ambiguo pensare che la nostra vita non ci appartiene, ma anche che essa ci appartiene, che spetta a ciascuno di inventarla a suo modo “. (Racamier 1989) (7)
Come vedete questa definizione calza a pennello sia per la metafora, sia per il gioco e rito.
Abbiamo visto prima don Quichote, beh lui è un esempio notevole dei danni che crea l’incapacità di riconoscere l’ambiguità.
Possiamo quindi dire che la metafora diventa efficace quando apre questa porta e ci indirizza lungo questa strada incarnandosi, e apre alla immagina diventando esperienza e apprendimento creativo e sensuale.