Vaso di Pandora

Procrastinazione e psicologia del trauma

La procrastinazione è un fenomeno comune che affligge molte persone, causando stress, ansia e frustrazione, oltre che delusione per i risultati spesso deludenti ottenuti proprio per l’aver procrastinato a lungo.
Mentre solitamente viene associata a una mancanza di motivazione o disciplina, c’è un aspetto meno discusso, ma altrettanto significativo che merita attenzione: il legame tra procrastinazione e psicologia del trauma. Questo articolo esplora questa connessione, evidenziando come le esperienze traumatiche possano influenzare il nostro comportamento procrastinatorio e quali strategie psicologiche possono essere utili per superare questa sfida.

Il ruolo del trauma nella procrastinazione

Un trauma può essere la conseguenza di esperienze molto diverse, quali abusi, violenze, eventi improvvisi come incidenti o perdite significative.

Si tratta di esperienze che lasciano un’impronta psicologica profonda a chi le subisce, influenzando schemi di pensiero, emozioni, comportamenti e condizionando il benessere generale e la vita quotidiana.
Uno degli effetti del trauma è quello di scatenare una sensazione di impotenza e disperazione, che può minare la nostra fiducia nel futuro e nella nostra capacità di affrontare le sfide. Questo può portare la comparsa di comportamenti procrastinatori.

Per approfondire:

La procrastinazione come Coping

In molti casi, la procrastinazione si è rivelata essere un meccanismo di coping finalizzato ad affrontare il dolore e lo stress associati al trauma. Rinviare le attività da svolgere può offrire un temporaneo sollievo dalla pressione e dalla tensione emotiva, creando una sorta di “zona di comfort” temporanea. Tuttavia, questo comportamento può diventare dannoso a lungo termine, poiché perpetua il ciclo di evitamento e rinuncia al controllo. Inoltre, il rinvio di doveri e impegni, comporterà inevitabilmente lo stress e l’ansia di non essere stati all’altezza di portare a termine le nostre attività o di non averle svolte nel modo in cui speravamo.

Il ciclo della procrastinazione e del trauma

Il ciclo della procrastinazione e del trauma può diventare autoperpetuante. Le persone, in questi casi, tenderanno a procrastinare perché si sentono sopraffatte dalle emozioni negative associate al trauma, ma il procrastinare a sua volta potrà facilmente comportare sentimenti di colpa, vergogna e auto-critica, alimentando ulteriormente il senso di impotenza e disperazione. Questo ciclo può diventare un ostacolo significativo nel processo di recupero dal trauma e nel raggiungimento degli obiettivi personali.

Strategie di intervento psicologico

Affrontare la procrastinazione legata al trauma richiede un approccio delicato e olistico. Non esiste una soluzione universale, proprio perché si tratta di un fenomeno strettamente correlato al trauma subito e alla condizione psicologica e personale degli individui interessati.

Il primo passo per contrastare il trascinarsi di queste dinamiche sul lungo termine è essere consapevoli dei modelli di procrastinazione e delle emozioni sottostanti. Riconoscere il legame tra il trauma e il comportamento procrastinatorio è fondamentale per affrontare il problema alla radice.

Una volta comprese quelle che sono le cause alla base della procrastinazione è importante accettare la situazione e praticare l’auto-compassione. Si tratta di un passaggio essenziale per rompere il ciclo di auto-critica e vergogna. Accettare gentilmente le proprie difficoltà e trattarsi con amore e compassione può ridurre l’ansia associata alla procrastinazione, oltre a aiutare a razionalizzare e visualizzare con lucidità ciò che stiamo vivendo e affrontando.

Strategie di coping alternative e terapia psicologica

Sviluppare nuove strategie di coping che sostituiscano la procrastinazione può essere efficace. Queste possono includere, ad esempio, la pratica della mindfulness, la pianificazione delle attività in piccoli passi gestibili e la ricerca di sostegno sociale.

La terapia psicologica è di certo tra le strade più sicure ed efficaci da intraprendere per superare questa condizione di disagio. Lavorare con uno psicoterapeuta esperto nel trattamento del trauma può fornire un supporto cruciale nel processo di guarigione. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) sono tra gli approcci terapeutici più efficaci e utilizzati per affrontare sia la procrastinazione che il trauma.

La procrastinazione e la psicologia del trauma sono intimamente interconnesse, e affrontare la procrastinazione può essere un passo importante verso il recupero dal trauma stesso.
È fondamentale riconoscere il legame tra queste due sfide e adottare strategie psicologiche efficaci per superarle.
Con consapevolezza, auto-compassione e supporto terapeutico, è possibile rompere il ciclo della procrastinazione e intraprendere un percorso di guarigione e crescita personale.

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
Cucire fa bene: un'anziana che cuce
15 Settembre 2024

Cucire fa bene, i benefici psicologici del cucito

Psicologicamente parlando, cucire fa bene. Questa affermazione di apertura potrebbe sembrare strana a qualcuno, specialmente se quel qualcuno non ama rammendare capi bucati o rovinati. Eppure, ci piaccia o non ci piaccia, il cucito è…

fare le parole crociate fa bene
14 Settembre 2024

Fare le parole crociate: 5 benefici per il cervello

Il fascino intramontabile delle parole crociate continua a catturare l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Questo passatempo, apparentemente semplice, nasconde in realtà una serie di benefici sorprendenti per il nostro cervello. Fare…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
Cucire fa bene: un'anziana che cuce
15 Settembre 2024

Cucire fa bene, i benefici psicologici del cucito

Psicologicamente parlando, cucire fa bene. Questa affermazione di apertura potrebbe sembrare strana a qualcuno, specialmente se quel qualcuno non ama rammendare capi bucati o rovinati. Eppure, ci piaccia o non ci piaccia, il cucito è…

fare le parole crociate fa bene
14 Settembre 2024

Fare le parole crociate: 5 benefici per il cervello

Il fascino intramontabile delle parole crociate continua a catturare l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Questo passatempo, apparentemente semplice, nasconde in realtà una serie di benefici sorprendenti per il nostro cervello. Fare…

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.