Vaso di Pandora

Space out competition: l’arte di sognare ad occhi aperti

La space out competition è una pratica, apparentemente controintuitiva, che consiste nel rimanere il più a lungo possibile in uno stato di distrazione mentale, lasciando vagare liberamente i propri pensieri.

Ciò che potrebbe sembrare una perdita di tempo si rivela invece un’opportunità per stimolare la creatività, ridurre lo stress e aumentare la produttività. In questo articolo, analizzeremo in dettaglio la space out competition e i suoi potenziali benefici per la mente e il benessere generale.

Le origini e il funzionamento della space out competition

La space out competition ha avuto origine in Corea del Sud nel 2014, quando un gruppo di studenti universitari decise di organizzare un evento insolito: una gara per determinare chi riuscisse a rimanere più a lungo in uno stato di distrazione mentale. I partecipanti dovevano sedersi in silenzio, senza utilizzare dispositivi elettronici o interagire con gli altri, cercando di mantenere uno sguardo fisso su un punto per il maggior tempo possibile.

L’idea alla base di questa competizione era quella di contrastare la crescente dipendenza dalla tecnologia e l’eccesso di stimoli a cui siamo costantemente sottoposti nella vita quotidiana.

Il funzionamento di una space out competition è relativamente semplice. I partecipanti si riuniscono in un luogo prestabilito e ricevono istruzioni su come comportarsi durante l’evento.

Generalmente, viene chiesto di rimanere seduti in silenzio, evitando qualsiasi tipo di interazione con gli altri concorrenti o con l’ambiente circostante. Un gruppo di giudici monitora attentamente i partecipanti, eliminando coloro che mostrano segni di distrazione eccessiva, come addormentarsi o muoversi in modo significativo. Il vincitore è colui che riesce a mantenere lo stato di “space out” più a lungo, dimostrando la propria capacità di disconnettersi dal mondo esterno e immergersi nei propri pensieri.

I benefici cognitivi del lasciar vagare la mente

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, permettere alla mente di vagare liberamente può avere numerosi benefici cognitivi. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che i momenti di apparente distrazione possono in realtà favorire la creatività, la risoluzione dei problemi e l’elaborazione delle informazioni. Quando la mente non è concentrata su un compito specifico, il cervello attiva la cosiddetta “modalità predefinita”, una rete neurale che si occupa di elaborare pensieri autobiografici, pianificare il futuro e generare nuove idee.

Questo stato mentale permette di creare connessioni inaspettate tra concetti apparentemente non correlati, favorendo l’insorgere di intuizioni e soluzioni creative. Inoltre, i momenti di distrazione possono aiutare a consolidare le informazioni apprese in precedenza, migliorando la memoria a lungo termine. È importante sottolineare che questi benefici si manifestano quando la distrazione è volontaria e controllata, come nel caso della space out competition, e non quando si tratta di interruzioni involontarie durante lo svolgimento di un compito importante.

L’impatto della space out competition sullo stress e il benessere mentale

Oltre ai benefici cognitivi, la pratica della space out competition può avere un impatto significativo sulla riduzione dello stress e sul miglioramento del benessere mentale generale. In un mondo caratterizzato da ritmi frenetici e costanti sollecitazioni, concedersi dei momenti di “vuoto mentale” può rappresentare un’importante valvola di sfogo per la mente. Durante questi periodi di distrazione controllata, il cervello ha l’opportunità di elaborare le emozioni, processare le esperienze vissute e rigenerarsi.

Molti partecipanti alle space out competition riportano una sensazione di calma e rilassamento dopo l’evento, paragonabile a quella che si prova dopo una sessione di meditazione. Questo stato di tranquillità mentale può contribuire a ridurre i livelli di ansia e stress, migliorando l’umore e la capacità di affrontare le sfide quotidiane. Inoltre, l’abitudine di concedersi regolarmente dei momenti di distrazione può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni, favorendo una migliore gestione dello stress a lungo termine.

Tecniche per integrare la space out competition nella vita quotidiana

Sebbene partecipare a una vera e propria space out competition possa non essere sempre possibile, è comunque possibile integrare i principi di questa pratica nella vita di tutti i giorni. Ecco alcune tecniche che possono aiutare a sfruttare i benefici del lasciar vagare la mente:

  1. Programmare pause regolari: dedicare alcuni minuti al giorno per staccare completamente dalla routine e permettere alla mente di vagare liberamente.
  2. Praticare la mindfulness: concentrarsi sul momento presente, osservando i propri pensieri senza giudicarli.
  3. Limitare l’uso della tecnologia: creare dei momenti di “digital detox” per ridurre la sovrastimolazione mentale.
  4. Camminare senza meta: fare delle passeggiate senza una destinazione precisa, lasciando che la mente si perda nei propri pensieri.
  5. Osservare l’ambiente circostante: dedicare del tempo a osservare attentamente ciò che ci circonda, senza cercare di analizzare o interpretare.

L’importanza di trovare un equilibrio tra focus e distrazione

Mentre la space out competition e le pratiche ad essa associate possono offrire numerosi benefici, è fondamentale trovare un equilibrio tra i momenti di distrazione e quelli di concentrazione intensa. La capacità di alternare periodi di focus profondo con momenti di rilassamento mentale è essenziale per mantenere alti livelli di produttività e creatività nel lungo periodo. È importante imparare a riconoscere quando la mente ha bisogno di una pausa e quando invece è necessario concentrarsi su un compito specifico.

Sviluppare questa consapevolezza richiede pratica e pazienza, ma può portare a una significativa miglioria nella gestione del tempo e delle energie mentali. Sperimentare con diverse tecniche di distrazione controllata e di concentrazione può aiutare a individuare il proprio equilibrio ottimale, tenendo conto delle proprie caratteristiche personali e delle esigenze lavorative o di studio.

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.