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Soppressione del peso: pericoli e gestione

Si definisce soppressione del peso la differenza tra il peso più alto raggiunto da un individuo e quello registrato quando si giunge alla statura adulta. La massima altezza che possiamo toccare è un valore indipendente dalla nostra volontà, in quanto scritto nel DNA. Questo dato ha attratto l’interesse di numerosi clinici e ricercatori impegnati nello studio del trattamento dei disturbi alimentari. Ricerche di questo tipo sono stimolate da specifici effetti fisiologici. Pensiamo alla riduzione del dispendio energetico, all’alterazione dei segnali di fame e sazietà, alle preoccupazioni per la qualità dell’alimentazione, all’irritabilità e agli sbalzi d’umore connessi a quel che abbiamo mangiato e così via. Tutti questi aspetti stimolano un aumento del peso e mantengono viva la psicopatologia dei disturbi alimentari. Mantenere il valore di soppressione quanto più basso possibile può aiutarci a restare, a lungo, in salute.

Gli studi sulla soppressione del peso

Soppressione del peso: un uomo e una donna in palestra
Se siamo in grado di mantenere basso il valore di soppressione del peso, potremmo condurre una vita più salutare. È questo il verdetto di alcune recenti ricerche

La maggior parte delle ricerche sulla soppressione del peso che abbiamo a disposizione sono state portate avanti su adulti affetti da bulimia nervosa. Come ci si poteva attendere, i ricercatori hanno riscontrato un aumento dell’incidenza dei disturbi dell’alimentazione in corrispondenza di valori più elevati di questo indice. Similmente, più esso risultava alto, più elevata era la frequenza di episodi nocivi come abbuffate e condotte purgative. Al contrario, si è rilevata una certa inconsistenza nel tentare di stabilire una connessione tra il mantenimento delle cattive abitudini alimentari del bulimico e la sua soppressione del peso. I test sono stati portati avanti principalmente su soggetti che avevano già intrapreso una terapia per contrastare il disturbo che li riguarda.

Abbiamo a disposizione meno dati relativamente alla soppressione del peso in soggetti colpiti da anoressia nervosa. Ancora meno affidabili sono gli studi sugli adolescenti colpiti da disturbi dell’alimentazione. In questo caso, le ricerche sono attualmente in corso e si spera di poter avere presto dei risultati concreti. Quel che sappiamo oggi è che una maggiore soppressione del peso è associata a un indice di massa corporea (BMI) più elevato. Uno studio piuttosto recente su 201 adolescenti segnati da disturbo dell’alimentazione restrittivo, con ampio intervallo di BMI, ha rilevato che una minore soppressione del peso è associata a un esito favorevole a un anno dall’inizio del trattamento. Se questi dati dovessero essere confermati, come ci si attende, sarebbe un’importante conferma del fatto che la soppressione del peso può essere un indicatore molto utile nello studio dei disturbi dell’alimentazione.

La soppressione del peso nella terapia cognitivo-comportamentale

Maggiore sarà la differenza tra il peso biologico e quello raggiunto, più importanti saranno le risposte dell’organismo per ristabilire uno stato di omeostasi e assorbire gli sforzi che si riveleranno necessari al fine di mantenere il peso ottimale. Quando parliamo di omeostasi intendiamo quella tendenza biologica a conservare invariate le proprie caratteristiche al modificarsi delle condizioni esterne. Nella fattispecie, ci riferiamo al carico percepito come sano dall’organismo. Dietologi, dietisti, nutrizionisti e tutti coloro i quali affiancano la persona che desideri perdere o modificare il proprio peso dovrebbero tenere ben presenti i meccanismi corporei di regolazione della massa. L’organismo ha una sua precisa taratura e invia segnali per comunicarci di ridurre o aumentare il peso, quando si accorge che non siamo allineati. Anche i terapisti cognitivo-comportamentali farebbero bene a tenere in considerazione questa spinta biologica.

La regolazione della massa corporea è un processo complesso, che può avere risvolti significativi sul corpo, naturalmente, ma anche sulla mente. I segnali biologici che il corpo ci invia sono recapitati all’ipotalamo e capaci di modificare tanto l’assetto metabolico quanto il comportamento dell’individuo. In terapia, va tenuta in considerazione l’eventualità che il soggetto stia attraversando una fase di sconvolgimenti dovuti a processi di questo tipo, quando si ha a che fare con individui che lottano contro disturbi alimentari.

Meccanismi di weight loss e weight regain

I due principali meccanismi connessi all’azione della soppressione del peso hanno nomi inglesi. Si chiamano processi di weight loss o weight regain. I primi sono legati a chi si trovi in condizione di obesità e necessiti di perdere peso (loss significa infatti perdita). I secondi riguardano chi invece fronteggi l’anoressia (come segnala la parola regain, traducibile con nuovo guadagno). Una corretta terapia contro i disturbi alimentari dovrebbe tenere conto della soppressione del peso. Occorre educare agli specifici meccanismi di questa dinamica e all’importanza di raggiungere e mantenere un peso salutare, che possa essere protetto con uno stile di vita sano e un’alimentazione varia e flessibile.

Tenere sempre sotto controllo la soppressione, impedendole di scalare e diventare un valore troppo ampio, è possibile e si può fare tramite alcune piccole accortezze. Curiamoci di introdurre nella nostra vita un’alimentazione corretta, figlia di una dieta moderatamente ipocalorica. In questo modo finiremo per perdere fino a 1 chilo a settimana (qualora fossimo sensibilmente in sovrappeso) e mantenere un corretto pesoforma. In secondo luogo, manteniamoci sempre attivi. Ciò ci servirà a dimagrire, qualora ne avessimo bisogno, o a stimolare la fame, nel caso in cui dovessimo aggiungere peso invece di perderlo. Una volta acquisito uno stile di vita meno sedentario, sforziamoci di mantenerlo. Messe in pratica queste due misure, non trascuriamo la terza.

Vi sono specifici meccanismi psicologici, da affiancare alle già illustrate abitudini comportamentali, che sottostanno al mantenimento della giusta soppressione di peso. Si tratta della forza di volontà. Difficilmente saremmo in grado di trovare e mantenere il cambiamento che desideriamo, e fa bene al nostro corpo, senza ricorrere a lei.

Leggi anche: “Paura di perdere il controllo: strategie di gestione

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