Vaso di Pandora

Perché è sbagliato compiacere gli altri e come smettere di farlo

Non sono poche le persone che farebbero qualunque cosa pur di compiacere gli altri. Sono sempre d’accordo con il punto di vista del loro interlocutore, più che disposti ad accontentarne ogni richiesta o capriccio e a mascherare la propria opinione, pur di non urtare i sentimenti di nessuno. Questi individui si sforzano continuamente di dire sempre la cosa giusta, nel momento giusto, così da non deludere mai le aspettative altrui. Che c’è di male nel mirare a un pò di sano quieto vivere? Il fatto è che mostrare questa accondiscendenza totale ci impedisce di mettere noi stessi al primo posto. In questo modo, non vivremo per soddisfare le nostre attese e aspettative, bensì quelle delle persone che frequentiamo. Così facendo, i nostri bisogni saranno sempre soffocati e trascurati perché saremmo troppo presi dal soddisfare quelli altrui. Fare tutto il possibile, e anche di più, per compiacere gli altri, è sbagliato.

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I motivi di questo comportamento

Qualcuno potrebbe trovarsi in disaccordo con quanto appena scritto. È infatti comprensibile il ragionamento di chi, alla luce di quanto letto nell’introduzione, si ritrovi a pensare che non è affatto vero, dal momento che a lui, o a lei, fa sempre estremamente piacere se gli altri lo vedono come una persona disponibile, cortese e attenta alle loro esigenze. Si potrebbe addirittura nutrire la decisa convinzione che un comportamento di questo tipo sia esemplare e tutti dovrebbero fare il possibile per andare incontro alle necessità di coloro con cui si rapportano. In realtà, questo modo di fare è soltanto figlio delle nostre paure. Chi si sforza di compiacere gli altri costantemente soffre generalmente di uno più dei seguenti timori: rifiuto; delusione del prossimo; terrore di non essere amato. Superati questi scogli, che sono sottomanifestazioni di un’unica paura, si smetterà immediatamente anche di fare di tutto pur di essere apprezzati.

Le esperienze vissute in passato, a partire dall’infanzia, possono renderci insicuri e mantenerci in tale stato molto a lungo. Se fossero state particolarmente segnanti, potrebbero averci inculcato il terrore di essere rifiutati. La risposta a una simile sensazione di disagio è quella di fare l’impossibile per compiacere gli altri, anche mettendo in secondo piano i nostri bisogni e le nostre priorità. Comportandosi in questa maniera, però, non si formano rapporti sinceri. Ogni volta che vorremmo dire no, ma in realtà esclamiamo sì soltanto perché sappiamo che tale risposta farà piacere a chiunque ci ascolti, proviamo risentimento. Abbiamo infatti accontentato una persona terza a scapito dei nostri sentimenti e desideri.

Come smettere di fare l’impossibile per compiacere gli altri

Per uscire da questo angusto tunnel e smettere di fare qualunque cosa in nostro potere pur di compiacere gli altri, esistono alcune strategie. Non tutti sono in grado di impiegarle per intero, ma sforzarsi di cercare a vivere secondo questo pentalogo (più bonus) ci darà una grande mano nell’uscire da questo insensato servilismo verso gli altri e dare più peso a noi stessi e alle nostre priorità.

Compiacere gli altri: due ragazze in conversazione in un bosco
Smettere di compiacere gli altri e concentrarsi su noi stessi è il segreto per una vita felice e serena

Fissiamo i nostri limiti

Chiunque sarebbe felice di avere qualcuno sempre pronto ad aiutare e che non dice mai no. Una gentilezza estrema, però, porterà gli altri a mancarci di rispetto. Le persone non ci vedranno come individui con una propria voce, degli spazi personali e che sanno far valere le necessità individuali, bensì come soggetti che si fanno da parte per accontentare tutti. Se non rispettiamo noi stessi, perché dovrebbero farlo loro? Nelle relazioni, è importante fissare dei limiti. Dobbiamo avere sempre ben chiaro cosa siamo disposti a concedere e cosa no. Per costruire relazioni solide, dobbiamo smettere di compiacere gli altri e superare la nostra paura di essere rifiutati. I rapporti che creiamo accontentando tutti non sono sinceri.

I confini e i limiti che innalziamo fanno in modo che gli altri sappiano cosa possono chiederci e cosa aspettarsi da noi. Diversamente, penseranno che saremo disposti ad accettare qualsiasi atteggiamento nei nostri confronti.

Accettiamo di non piacere a tutti

Una volta che smetteremo di compiacere gli altri dovremo mettere in conto che non piaceremo a tutti. Pazienza. Troveremo sempre qualcuno che giudicherà, non approvando quanto facciamo, e magari ci disprezzerà. Ma in realtà ci succede anche ora. Non possiamo mai essere accettati da tutti; è nella natura delle relazioni sociali. Mantenerci onesti e avere rispetto per noi stessi, molte volte, darà fastidio. Restiamo autentici ed evitiamo di creare una versione di noi soltanto per farci apprezzare.

Impariamo a dire di no e facciamolo nel modo giusto

Alcuni pensano che dire no sia scortese. Sbagliano. Non lo è affatto. Non è scortese avere dei limiti, quel che dimostra mancanza di cortesia e attenzione è comunicare la negazione nel modo sbagliato, con aggressività. Occorre fare uso dell’assertività. Questa è la capacità di esprimere, in modo efficace, le proprie emozioni e opinioni, senza però offendere. Comunichiamo ciò che sentiamo con assertività. Rispettiamo noi stessi e facciamo lo stesso con gli altri.

Identifichiamo le priorità ed evitiamo di compiacere gli altri per forza

Per smettere di compiacere gli altri e dare spazio ai nostri bisogni, dobbiamo chiaramente sapere quali sono. Registriamo quel che amiamo e desideriamo fare: tutto ciò che reputiamo prioritario per essere felici. Questo ci aiuterà a non perdere tempo facendo cose che non amiamo e a dare invece attenzione a quanto ci faccia stare bene. Rivalutiamo quanto è importante per noi e diamogli il giusto spazio e tempo.

Diamo il giusto valore ai sentimenti

Se tendiamo a compiacere gli altri, sostanzialmente significa che siamo più attenti e interessati ai loro sentimenti che ai nostri. È questo il motivo per cui ci spaventa dire no al prossimo: siamo preoccupati di come reagirà, anziché di come ci sentiremo. Tutti vogliamo far felice chiunque, quando possibile, ma ciò non significa che, per farlo, dobbiamo rinunciare a noi stessi.

Eliminiamo il senso di colpa

Evitiamo di cadere nella trappola del senso di colpa. Sia in quello autoimposto sia in quello che altri potrebbero usare per controllarci e farci fare quel che vogliono. Soddisfare le nostre esigenze prima di quelle altrui è il segreto per essere felici. Smettere di compiacere gli altri richiede tempo. Come per tutte le abitudini e gli atteggiamenti che sono parte di noi, sradicarli e modificarli non è un processo veloce. Armiamoci di pazienza e facciamo piccoli passi, seguendo le indicazioni elencate nelle righe precedenti.

Leggi anche: “Esercizi per gestire le emozioni: strumenti pratici

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