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Scuola senza voti: una riflessione sui pro e i contro

In tempi recenti si è acceso sempre di più il dibattito sui pro e i contro di una scuola senza voti. Questa idea di modello educativo istituzionale privo di valutazioni numeriche nasce dal presupposto di voler spostare l’attenzione dal risultato finale al processo di apprendimento.
In altre parole, il proposito è quello di promuovere una nuova mentalità basata esclusivamente sull’apprendimento.

In questo modo, la scuola diviene un luogo di conoscenza e non di valutazione: impostando l’approccio allo studio come opportunità di crescita personale e non come un sistema a punteggi, lo studente potrebbe sentirsi più motivato a voler apprendere senza preoccuparsi dei risultati da conseguire. Ma il tema è ancora divisivo e i pareri di educatori, genitori, studenti, sociologi e esperti di pedagogia in merito sono parecchio contrastanti.

In questo articolo abbiamo provato a riflettere su quali sono i pro e i contro di una scuola senza voti, raccogliendo e riassumendo le principali motivazioni sia dei sostenitori di questo nuovo modello educativo e sia di chi lo ritiene inadeguato.

Quali sono i pro di una scuola senza voti?

Come anticipato, il modello di una scuola senza voti nasce con l’obiettivo principale di generare nei bambini, soprattutto nella primissima età scolare, un reale interesse verso la conoscenza e nell’esplorazione delle proprie capacità di apprendimento. L’idea di fondo è che, eliminando la pressione generata dall’ottenere dei risultati misurabili, ci si concentrerà di più sullo studio in sé e non sul punteggio da raggiungere. In questo modo lo studente potrebbe riconoscere e apprezzare il valore della conoscenza e non percepire più lo studio come un obbligo finalizzato al giudizio esterno, ma come un’occasione di apprendimento per il suo stesso benessere.

Di seguito abbiamo raccolto i principali aspetti positivi evidenziati da chi sostiene il modello della scuola senza voti:

  • Riduzione dello stress: l’assenza di voti elimina la competizione, incoraggiando gli studenti a concentrarsi sulle proprie capacità di apprendimento, senza la pressione di dover ottenere punteggi alti.
  • Focus sull’apprendimento effettivo: senza il vincolo del voto finale, gli insegnanti potrebbero concentrarsi maggiormente sul favorire il processo di apprendimento, piuttosto che la preparazione dei singoli esami, stimolando così la curiosità dello studente e non la competitività.
  • Favorisce la collaborazione: eliminare il sistema di voti vuol dire rendere meno competitivo l’ambiente scolastico e favorire la collaborazione tra studenti piuttosto che la sola performance individuale.
  • Maggiore autonomia: gli studenti posti nella condizione di studiare per la propria stessa crescita personale, senza la percezione dell’obbligo e del giudizio personale, svilupperanno maggiore motivazione nell’apprendimento e tenderanno a approfondire argomenti e tematiche di studio di loro interesse in maniera autonoma.
disegno di una lavagna scolastica
Eliminare il sistema di votazione numerica nelle scuole può aiutare a rendere lo studente più autonomo e curioso verso l’apprendimento, ma c’è chi sostiene che invece causerebbe mancanza di motivazione e renderebbe gli studenti impreparati ad affrontare il mondo adulto.

Quali sono i contro di una scuola senza voti?

Il dibattito sulla scuola senza voti è ancora molto giovane e le perplessità in merito sono ancora molte. Le motivazioni che spingono molte persone a diffidare da questo nuovo modello, si possono riassumere nei seguenti punti principali:

  • Assenza di una misurazione oggettiva: nell’ottica di futuri percorsi accademici o professionali, diventa difficile valutare l’apprendimento degli studenti senza un sistema di valutazione.
  • Perdita di incentivi: se alcuni vedono nell’assenza di valutazione un modo per spronare all’apprendimento, altri sostengono che questo potrebbe ridurre gli incentivi per gli studenti a impegnarsi al massimo delle loro capacità.
  • Mancanza di preparazione alla vita reale: il sistema societario attuale vede la valutazione come parte integrante delle decisioni professionali, accademiche, di idoneità… il processo valutativo è parte della nostra cultura e gli studenti potrebbero essere impreparati ad affrontare la realtà e le sfide dell’età adulta.
  • Difficoltà nel riconoscere il reale valore degli insegnanti: tra le tesi sostenuti da chi si oppone all’eliminazione dei voti dalle scuole, una riguarda gli insegnanti e non gli studenti. Molti infatti sostengono che senza i risultati degli studenti sarebbe molto più difficile valutare il reale lavoro dell’insegnante e l’efficacia dei programmi scolastici.

Cosa aspettarci per la scuola del futuro?

Una scuola senza voti presenta vantaggi e sfide significative. Mentre mira a creare un ambiente meno stressante e più centrato sull’apprendimento, potrebbe anche presentare ostacoli nella valutazione oggettiva degli studenti e nel prepararli per le esigenze della società esterna.

Forse un compromesso potrebbe risiedere nell’utilizzo di valutazioni alternative, come feedback dettagliati, progetti pratici e valutazioni qualitative, combinati con un sistema di voti più flessibile e meno rigido o strutturato in maniera differente. In definitiva, l’obiettivo dovrebbe essere creare un ambiente che incoraggi la curiosità, lo sviluppo delle capacità e la preparazione per un mondo in continua evoluzione e tenere a mente che se la società cambia anche il nostro approccio alla vita, allo studio e al lavoro dovrà cambiare.

Di seguito, un approfondimento e alcune riflessioni sui concetti di insegnamento e apprendimento:

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