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Problemi di concentrazione nello studio: le 4 strategie per superarli

Studiare è un’attività che richiede attenzione, applicazione e impegno mentale costante.
Tuttavia, a tutti noi è capitato, almeno qualche volta nel corso della nostra carriera scolastica, accademica o professionale, di scontrarci con problemi di concentrazione nello studio.

A prescindere della natura e della complessità dell’argomento specifico, i problemi di concentrazione sono il principale ostacolo nello studio e possono causare frustrazione, fallimento, arrendevolezza o avere ripercussioni negative sull’autostima.

Le cause dei problemi di concentrazione nello studio

La concentrazione e l’attenzione sono funzioni psichiche che permettono di orientare e focalizzare l’attività mentale razionale su specifici stimoli, elementi o aspetti di un determinato contesto, quale ad esempio quello di una sessione di studio.

La nostra capacità di concentrazione è estremamente altalenante e soggetta a numerosi condizionamenti, quali i fattori ambientali, l’umore, lo stress, l’età e molte altre variabili.

I problemi di concentrazione nello studio sono quindi il risultato di alterazioni o fluttuazioni di queste attività mentali e, nella maggior parte dei casi, sono dovuti dalla mancanza di motivazione o interesse per l’argomento.
Particolarmente incidenti sono anche le distrazioni esterne, la stanchezza, la mancanza di sonno o altre situazioni specifiche che possono compromettere la nostra capacità di focalizzarci sul compito da svolgere.

uomo seduto a terra con un libro in mano
I problemi di concentrazione nello studio riguardano tutti noi e possono essere sporadici o frequenti. Esistono piccole strategie per imparare a gestirli.

Quando i problemi di concentrazione nello studio sono sintomo di qualcosa di più serio?

I problemi di concentrazione nello studio possono essere anche sintomo di tutta una serie di disturbi come la perdita di memoria a breve termine o di serie difficoltà nell’elaborare concetti, ascoltare o formulare le parole.

Tali problemi rientrano, inoltre, tra i sintomi psichici della depressione, dei disturbi d’ansia, dell’ADHD (sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività) e di molti altri disturbi psichici, tra cui schizofrenia e disturbo bipolare.

Tra le altre cause si riscontrano anche problemi di dipendenze da sostanze, l’alcolismo, disturbi del sonno o dell’alimentazione.

I deficit di attenzione possono essere, inoltre, anche la conseguenza di disfunzioni fisiche, quali l’anemia da carenza di ferro o altre patologie neurologiche.

Le difficoltà a mantenere alta la concentrazione durante le sessioni di studio può presentarsi in occasioni sporadiche, e verificarsi solo in momenti particolarmente sfavorevoli e legati a cause specifiche e temporanee, oppure possono rappresentare un problema frequente e costante, tale da condizionare l’esistenza e le scelte di alcune persone. In questi casi è bene indagarne approfonditamente le cause e intraprendere le giuste strategie per gestirli e superarli.

Quattro strategie per favorire la concentrazione

In questa sede, vedremo quattro tra le strategie più comuni ed efficaci per affrontare e superare i problemi di concentrazione nello studio, slegati da patologie psichiche o fisiche per le quali è necessario l’affiancamento di professionisti adeguati per intraprendere il corretto percorso di cura.

1. Pianificare e gestire il proprio tempo

Per migliorare la concentrazione nello studio con risultati efficaci e duraturi nel lungo termine, è fondamentale pianificare il nostro tempo nel modo più adeguato. In linea generale, organizzare al meglio il tempo della nostra giornata, è utile per gestire al meglio la nostra quotidianità, per evitare la procrastinazione, ritagliarsi più momenti per sé stessi, essere più focalizzati sui diversi compiti da svolgere durante il giorno e molto altro.
Nel particolare, pianificare i propri tempi durante una sessione di studio, può rivelarsi particolarmente efficace per evitare di incorrere in problemi di concentrazione.
Ad esempio, si può suddividere il tempo in blocchi dedicati a specifici compiti o argomenti, individuando lassi più o meno standard di tempo, come trenta minuti di studio seguiti da brevi pause di dieci o quindici minuti.
Pause regolari permettono di ridurre l’affaticamento mentale e favoriscono l’efficienza. Le pause possono essere dedicate alla semplice distrazione mentale, per sgranchirsi le gambe, fare uno snack o qualunque altra cosa il nostro organismo richieda in quel momento per ricaricarsi. Se la sessione di studio dura diverse ore, è necessario prevedere anche una pausa intermedia di durata più lunga, durante la quale consumare un pasto nutriente e riposare la mente.

2. Creare un ambiente di studio ottimale

Scegliere o ritagliarsi un ambiente di studio propizio alla concentrazione è cruciale. Bisogna ridurre al minimo le distrazioni: il punto di partenza è un luogo tranquillo, ben illuminato, silenzioso ordinato. Se necessario, strumenti come cuffie con rumore bianco o applicazioni per bloccare i rumori esterni posso essere utili. Così come avere uno spazio già organizzato in partenza, con tutto il necessario a portata di mano, aiuta a ridurre interruzioni impreviste e distrazioni frequenti. Inoltre, dal momento in cui le fonti di distrazioni principali provengono dall’ambiente virtuale del nostro smartphone, è consigliabile azzerare le notifiche dei social media sui dispositivi digitali durante le sessioni di studio e consultarli solo durante i momenti di pausa programmati.

3. Adottare uno stile di vita che favorisca il nostro benessere generale

Dormire almeno 8 ore a notte, mangiare in maniera equilibrata prediligendo una dieta sana, evitare la sedentarietà e praticare esercizio fisico regolarmente, sono tutti fattori che incidono inevitabilmente sulla qualità del nostro studio.

Bastano pochi accorgimenti quotidiani per favorire il nostro riposo, la nostra capacità di concentrazione e il nostro benessere generale. Ad esempio, fare passeggiate regolari, utilizzare quotidianamente la bicicletta, fare colazioni nutrienti soprattutto prima di giornate dedicate allo studio, evitare l’abuso di alcolici o cibi eccessivamente processati e calorici, aiuta la nostra mente e migliora le nostre capacità cognitive in generale.

4. Gli esercizi di mindfulness e le tecniche di respirazione

Le tecniche di mindfulness e respirazione possono essere strumenti potenti per migliorare la concentrazione. Praticare la respirazione profonda o il rilassamento muscolare per ridurre lo stress e calmare la mente prima di iniziare lo studio ha effetti incredibili sull’efficacia della sessione. La mindfulness inoltre aiuta a riconoscere e a ridurre i pensieri distrattivi, aumentando la capacità di concentrazione.

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