Con il termine sexting viene indicata una pratica, in voga soprattutto tra i più giovani, che consiste nel mescolare sesso e messaggistica istantanea. I messaggi possono essere realizzati solo con testo o con l’aggiunta di allegati quali video e foto hot.
La dott.ssa Marinella Cozzolino, sessuologa e psicoterapeuta specializzata in rapporti di coppia, esprime così il suo punto di vista su questa pratica: «Condividere messaggi o immagini esplicite all’interno di una coppia consolidata ha l’obiettivo di implementare l’immaginario e far crescere la tensione erotica tra i partner. Si possono condividere foto e video hot esterne alla coppia o immagini personali. Si può scegliere di inviare all’altro scatti tratti dai momenti della propria routine quotidiana, come ad esempio, il cambio d’abiti, la doccia, il mettere o togliere scarpe o calze, sganciare il reggiseno o la scelta del boxer, spalmarsi una crema corpo o immergersi nella vasca per un bagno caldo».
Bene sì, ma senza esagerare
Secondo Cozzolino, il sexting in coppia può essere utilizzato per aggiungere al rapporto quel po’ di piccante che non guasta. Diverso il discorso nel caso dell’invio di messaggi tra persone che si conoscono appena o che non si conoscono affatto: anche se lo scambio è consenziente, senza una complicità di base si potrebbe arrivare a un’immediata perdita d’interesse nei confronti dell’altro. Peggio ancora, poi, nel caso uno dei due (o più) partecipanti alla conversazione non sia consenziente: è questo il caso che si prospetta quando si verifica l’invio di messaggi hard non richiesti.
«Come tutti i comportamenti meno convenzionali esistono due livelli: soft e hard. Un comportamento sessuale soft serve a migliorare la complicità di coppia. Se invio un testo o un’immagine un po’ piccante al partner sto aumentando livello di intimità, stimolando la fantasia, mettendo un po’ di pepe. Quando invece non prevede il consenso da parte di uno dei due è hard. Un esempio è un adulto, uomo o donna, che invia immagini di nudo a un ragazzino o a una ragazzina di 13 anni. Questo di sicuro va oltre il comportamento sano. Diviene un comportamento abusante. Capita pure agli adulti di ritrovarsi tra i messaggi immagini nude e crude inviate senza il consenso e senza la volontà di partecipare ad alcun gioco. Quella è una forma di abuso» spiega l’esperta.
Le insidie dietro i social
I social network come Instagram e Tik Tok, mettendo in comunicazione individui di tutto il mondo, possono rivelarsi pieni di insidie se usati sconsideratamente. Ecco perché la dott.ssa Cozzolino consiglia sempre ai più giovani di fare attenzione ai pericoli che possono celarsi dietro lo schermo: «Se ne avete proprio voglia, perché magari vi piace il vostro corpo, fate sempre in modo di non essere riconoscibili, in modo che non si possa risalire a voi», quindi mai mostrare il viso. «Certo vale anche per gli adulti, ma mi preoccupo soprattutto per i minorenni».