Il modo in cui pensiamo influenza notevolmente il nostro approccio ai problemi e la capacità di trovare soluzioni creative. In particolare, si distingue tra pensiero verticale e pensiero laterale. Mentre il primo segue un percorso logico e lineare, il secondo fa ampio ricorso alla creatività e all’immaginazione per generare idee originali. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di queste due modalità di pensiero e le principali differenze.
Il pensiero verticale
Il pensiero verticale, detto anche pensiero logico o analitico, segue un processo razionale e sequenziale. Si tratta del tipo di ragionamento che applichiamo più frequentemente nella vita quotidiana e sul lavoro quando dobbiamo risolvere problemi in modo logico.
Le caratteristiche principali del pensiero verticale sono:
- razionalità
- attenzione ai dettagli
- logica
- focalizzazione
- pensiero convergente.
Questo tipo di approccio mentale procede per fasi successive, raccogliendo e analizzando le informazioni in modo linearmente. Il ragionamento verticale si basa sui fatti, sui dati concreti e sulle relazioni di causa-effetto. L’obiettivo è arrivare ad una soluzione ottimale attraverso un procedimento analitico.
Il pensiero verticale è indispensabile in moltissime attività e ambiti, dalla scienza, alla tecnologia, alla risoluzione di problemi matematici e organizzativi. Tuttavia, applicato rigidamente, può risultare limitante quando si tratta di elaborare soluzioni creative e innovative.
Il pensiero laterale
Il pensiero laterale – concetto introdotto da Edward De Bono – , al contrario, segue un approccio non lineare, fa ampio uso dell’immaginazione ed è orientato alla ricerca di idee originali. Il suo scopo è quello di uscire dagli schemi del ragionamento logico-deduttivo per generare nuove associazioni e prospettive.
Le principali caratteristiche del pensiero laterale sono:
- creatività
- immaginazione
- apertura mentale
- capacità di fare collegamenti inusuali
- pensiero divergente.
Chi utilizza un ragionamento di tipo laterale percorre strade alternative, guarda i problemi da angolazioni diverse, fa ricorso all’intuizione e al pensiero analogico. L’obiettivo non è seguire una procedura precisa, ma aprire la mente per liberare tutto il potenziale creativo.
Il pensiero laterale rappresenta un prezioso complemento a quello verticale. Se applicato con equilibrio e in combinazione con la logica, consente di ampliare le possibilità di innovazione e di trovare soluzioni geniali che potrebbero non emergere da un approccio puramente razionale.
Differenze principali
Tra pensiero verticale e pensiero laterale esistono differenze sostanziali che è bene sottolineare. Il primo si caratterizza per la sua natura logica, razionale e analitica; il secondo predilige invece la creatività, l’intuito e la sintesi. Inoltre, se il pensiero verticale segue un percorso lineare e sequenziale, quello laterale esplora direzioni diverse in modo non schematico.
Per quanto riguarda le basi del ragionamento, il pensiero verticale poggia sui fatti e sulle relazioni causa-effetto; il pensiero laterale fa leva maggiormente sull’immaginazione e sulle associazioni.
Un’altra differenza sta nel fatto che il primo è convergente, si focalizza su una soluzione; il secondo è divergente e apre la mente a molteplici possibilità. Il pensiero verticale si concentra sui dettagli, quello laterale guarda l’insieme e il quadro generale. Infine, il pensiero verticale segue procedure logiche prestabilite, mentre quello laterale esplora con creatività nuove strade; il primo ottimizza soluzioni esistenti, il secondo genera idee e soluzioni originali.
Come integrare verticale e laterale
Per ottenere il massimo in termini di performance, efficacia e innovazione, è importante imparare a bilanciare e integrare il pensiero verticale e quello laterale.
Il pensiero verticale fornisce le fondamenta logiche e razionali per valutare dati e informazioni in modo analitico. Quello laterale consente di arrivare a intuizioni e soluzioni che difficilmente emergerebbero da un ragionamento rigido e sequenziale.
In ambito professionale, ad esempio, un leader efficace dovrebbe saper combinare capacità analitiche e attitudine creativa, pensiero critico e immaginazione. In questo modo, potrà prendere decisioni ponderate ma al tempo stesso innovative.
Anche sul piano personale, coltivare entrambi gli stili di pensiero aiuta ad affrontare sfide ed esperienze apprendendo dal passato ma rimanendo aperti a nuove possibilità. Integrando verticale e laterale è possibile sviluppare una mente aperta, flessibile, capace di adattarsi al cambiamento continuo che caratterizza il mondo moderno.
Integrare pensiero verticale e pensiero laterale può portare a sviluppare capacità cognitive più ampie e flessibili. Se il primo, con la sua logica stringente, garantisce decisioni ponderate, il secondo, grazie all’inventiva, apre a soluzioni originali.
La razionalità ha certo un ruolo cruciale nel valutare opzioni in modo analitico, ma a volte può risultare limitante. Affiancarvi la creatività consente di guardare oltre, immaginando possibilità che un rigido ragionamento deduttivo non genererebbe. Se da un lato l’esperienza offre solide basi per valutare situazioni complesse, dall’altro l’immaginazione apre a nuove prospettive per affrontare sfide inedite. Ne consegue che coltivare verticale e laterale permette di sviluppare una mente elastica, pronta al cambiamento.