L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’intero raggruppamento Redancia, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.
In questa occasione si sono creati dei ponti di collegamento e relazioni umane tra pazienti e operatori delle diverse strutture, costruendo possibilità di confronto tra professionisti che operano nello stesso ambito.
Questa tavola utilizza la figura retorica della metafora attraverso l’elemento visivo del messaggio nella bottiglia, che narra in prima persona il passaggio attraverso la tempesta, concludendosi con il buon auspicio di rientrare in porto, una volta passato l’uragano.
L’ispirazione per realizzare questa tavola mi è venuta dalla lettura di “Una ballata del mare salato” di Hugo Pratt, ho fatto la scelta narrativa di far parlare l’oggetto come se fosse umano.
La sensazione che ho avuto quando il diario è giunto in struttura e lo ho sfogliato per la prima volta è che parlasse da solo aveva quasi vita propria, ogni paziente ha lasciato qualcosa di se, invogliando anche i pazienti che seguivo a far parte di questo progetto.
Visivamente ho realizzato la tavola come un fumetto francese a quattro strisce, il che mi ha permesso in una sola pagina di costruire una narrazione di ampio respiro permettendomi di creare un tempo lento, dando la sensazione del mare che si calma vignetta dopo vignetta, inoltre ho scelto di far uscire l’albero principale della barca a vela nell’ultima vignetta, suggerendo al lettore un vicino porto sicuro in ogni sequenza.
Bellissimo!
Bellissimo e adattissimo ad ogni tipo di tempesta che si deve affrontare nella vita, la cosa più difficile è riuscire a trovare, quando arriva la calma, ancora un porto sicuro e accogliente dove approdare!