Quando parliamo di manie di controllo ci riferiamo a comportamenti caratterizzati da preoccupazione eccessiva e fuori luogo. Si definiscono manie, e non mania, perché ne esistono di vari tipi, tutti legati al rigido mantenimento di ordine, sicurezza o prevedibilità. Esse si possono manifestare in svariati ambiti della vita. C’è chi ne è colpito sul lavoro, o comunque all’interno del proprio ambito professionale, chi ne soffre quando si trova in famiglia, o in compagnia della cerchia sociale che frequenta e, ancora, chi sperimenta queste deviazioni verso sé stesso ed è troppo rigido nella propria intimità.
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Che cosa sono le manie di controllo
Chi è afflitto da una mania di controllo prova un forte bisogno di tenere tutto rigidamente sotto la propria supervisione. Situazioni, eventi, persone, tutte e tre le cose… Ciò non è necessariamente negativo, in quanto il maniaco, o la maniaca, riuscirà a gestire e organizzare la propria vita in maniera efficace ed efficiente. D’altra parte, però, la condizione è in molti casi eccessiva e genera disagio non soltanto in chi la subisce, ma anche in tutte le persone che lo circondano. Nessuno infatti vive con serenità la presenza di una persona che vuole organizzare in maniera ossessiva ogni sfaccettatura della vita, ideando talvolta soluzioni persino irrealistiche, pur di non correre rischi e incappare in qualche imprevisto.
Ogni aspetto trascurato finisce per diventare fonte di ansia e angoscia per la persona che soffre di manie di controllo. Tutto deve rientrare in una casella specifica del suo schema mentale e le azioni di ogni persona coinvolta necessitano di essere premeditate e preparate, affinché si possano eseguire al meglio. Le attività giornaliere vanno scandagliate ora per ora e non è previsto sgarro: dieta, pulizia, ordine… tutto va eseguito alla perfezione e senza lasciare mai niente al caso. Pranzo e cena? Sempre nello stesso momento. Le stoviglie in cucina? Ognuna al suo posto e secondo una inclinazione predeterminata. Igiene e pulizia? Tassativamente rispettati, con finestre di tempo prestabilite per riordinare la casa o l’ufficio. Sono solo alcuni esempi presi dalla casistica più comune, ma sono già sufficienti a farci percepire quanto pesante possa essere questo disagio.
Spesso il maniaco, o la maniaca, tende a sviluppare pensieri ossessivi. Essi il più delle volte non hanno alcuna ragione di esistere, eppure restano imperterriti a ticchettare in mente. I più diffusi sono quelli relativi alla sicurezza, personale o delle persone care; all’ordine o all’inarrivabile perfezione. Non è raro che una persona con manie di controllo pulisca e riordini continuamente, anche più volte al giorno; che sia perfezionista allo stremo e che si preoccupi in maniera ossessiva di possibili pericoli.
Riconoscere i sintomi e individuare le cause
Le cause che generano manie di controllo possono essere molteplici. I fattori scatenanti più comuni sono i seguenti:
- Fattori genetici: semplice predisposizione. In alcune famiglie è più facile soffrire di manie di controllo rispetto ad altre.
- Fattori ambientali: esperienze stressanti o traumi assorbiti possono contribuire al manifestarsi di simili disturbi.
- Fattori psicologici: chi soffre di ansia per cause non legate alla mania, può svilupparla a causa di questa condizione, come risposta fisiologica all’angoscia.
Se durante la crescita ci si sente inadeguati, a causa di paragoni sbagliati con i propri coetanei o di una situazione familiare poco serena, è più facile sviluppare manie di controllo. Chi soffra di perfezionismo eccessivo, bassa autostima o non riesca a gestire correttamente le proprie emozioni potrebbe essere afflitto, o afflitta, da questa condizione. Essa è diagnosticabile da un esperto, per cui è necessario rivolgersi a uno psicologo se si sospetta di esserne vittima.
La mania ha conseguenze sul corpo e sulla psiche. Essa causa bassa autostima, eccessiva svalutazione, sensazione di inferiorità e incapacità di portare a termine anche il più semplice tra i compiti da svolgere. Si sviluppa la paura di deludere gli altri e si è terrorizzati dal fatto che nessuno ci ripaghi per quello che facciamo, anche se corretto. Ciò porta a voler sempre strafare, perché altrimenti non saremo all’altezza della situazione, e può sollecitare un comportamento manipolatorio nei confronti di chi ci stia accanto. Parallelamente, inizia a serpeggiare una gelosia nei confronti di chi sia migliore di noi in qualche cosa. Tutti questi sentimenti, naturalmente, vanno a minare la nostra salute mentale.
La gestione delle manie di controllo
Si possono curare le manie di controllo? Rallentare la morsa di questa condizione è possibile, e talvolta se ne può anche uscire del tutto. La soluzione più efficace è quella di un percorso di terapia cognitivo comportamentale (TCC), grazie al quale si può acquisire consapevolezza sulle cause del proprio bisogno di controllo. Una volta compresi i pensieri disfunzionali che costituiscono le fondamenta della mania si può agire con l’obiettivo di diminuire il malessere percepito. Due strategie molto efficaci si sono dimostrate la mindfulness e la recente terapia di accettazione e dedizione (ACT, dall’inglese acceptance and commitment therapy), che educano a vivere i propri pensieri e le proprie emozioni rielaborando soltanto gli aspetti positivi e liberandosi immediatamente di quelli negativi, che spesso sedimentano, generando manie di controllo.
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