Amore e psicologia vivono su dimensioni differenti, ma collegate. L’amore ha mille sfaccettature e può determinare il comportamento e l’atteggiamento psicologico che ciascuno mette in atto nelle diverse situazioni della vita. L’amore è motore della vita e non è innato in ciascuno. Ecco come imparare ad amare.
Cos’è l’amore
La parola “Amore” nella pagina del dizionario ha una lunga definizione, o meglio, una serie di definizioni. La prima di esse riguarda “il sentimento di viva affezione verso una persona, …come desiderio di procurare il suo bene e ricercarne la compagnia.”
Questo sentimento, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è innato in ogni uomo e donna dal momento in cui si nasce.
Al contrario, l’amore può ed è appreso nel corso della vita, sulla base delle vicissitudini che si affrontano, delle situazioni, delle persone di cui ci si attornia.
Si prova amore verso familiari, amici o più in generale, verso la vita. Tutti possono amare, hanno in sé la capacità di farlo, ma come ogni cosa e sentimento, anche l’amore va alimentato e così va allenata la capacità di amare.
Società, famiglia, amici, istituzioni… tutti possono insegnare ad amare, tutti possono diventare maestri d’amore mediante le opere che compiono, attraverso i gesti e le azioni che quotidianamente compiono.
I genitori, in primis, sono maestri per i propri figli, anche se è solo la vita vera di società che mette questi ultimi in condizione di giudicare l’amore dei genitori, poiché solo il confronto con altri può far percepire diverse modalità d’amore.
Si, perché l’amore non ha una forma univoca, l’amore si manifesta in modi molto differenti, nessuno più giusto di altri, poiché ciò che conta è come si ama, partendo dall’amore primario, quello per sé stessi. Se manca questo, non si può essere in grado di amare gli altri.
Amore e psicologia
Amore e psicologia è un connubio che esiste da sempre.
Molti psicologi del passato e non si sono interrogati e hanno approfondito il tema “amore”, giungendo alla conclusione che l’amore non è qualcosa di unico, ma il risultato dell’unione di più elementi che si completano.
Per lo psicologo Sternberg che scrisse “La teoria triangolare dell’amore”, infatti, l’amore è la combinazione di tre elementi:
- Intimità
- Passione
- Decisione-Impegno.
L’intimità riguarda la condivisione, la confidenza, l’affinità che fa avvertire la necessità di prendersi cura dell’altro.
La passione riguarda la sfera più fisica, interessa l’attrazione, il desiderio, gli impulsi amorosi.
Infine, la decisione riguarda, nel breve termine, la scelta di amare l’altro e, nel lungo termine, l’impegno di mantenere la relazione nel tempo.
Le forme d’amore
I tre elementi di Sternberg possono essere tutti presenti nella relazione d’amore tra le persone oppure no.
Sulla base della diversa combinazione e della presenza di questi elementi, esistono moltissime sfaccettature differenti dell’amore.
Sternberg avrebbe individuato sette forme di amore:
- La simpatia. In essa vive solo la componente “intimità”, c’è confidenza, condivisione, ma non ci sono passione e impegno
- L’Infatuazione. In essa esiste solo la passione che, tuttavia, lascerà presto il posto alla disillusione
- L’amore-vuoto. In esso mancano passione e intimità. Si tratta di relazioni di facciata, appunto “vuote”, in cui esiste solo l’aspetto di decisione e impegno, ma senza un vero e proprio sentimento vivo
- L’amore romantico. Sono vivi la passione e l’intimità, ma non vi è decisione-impegno, soprattutto a lungo termine
- L’amore fatuo. Sono quelle relazioni in cui ci sono passione, decisione e impegno, ma non c’è l’intimità. Mancando la vera conoscenza reciproca, la confidenza e la condivisione, questa relazione potrebbe cedere ai primi problemi riguardanti proprio l’aspetto mancante
- L’amore amicizia. Piena di intimità e decisione-impegno. La relazione è consolidata, ma senza la componente passione, questo tipo di amore è destinato a cessare
- L’amore perfetto. Le tre componenti sono tutte presenti, in modo equilibrato. Esse vanno alimentate e mantenute in equilibrio sempre.
Completano queste definizioni di amore, l’amore adolescenziale e l’amore sano, di cui parla un altro psicologo, Maslow che aveva trattato la “Teoria dei bisogni”.
Egli, infatti, afferma che l’amore adolescenziale (anche detto “da deficienza”) è quello che mira a colmare vuoti personali e crea una sorta di dipendenza affettiva.
Mentre, l’amore sano è quello per l’essenza dell’altro, quello che parte da una solida base di amore personale, verso sé stessi, per poi consolidarsi e arricchirsi durante l’esistenza.
Esistono poi filoni di pensiero più lontani da queste definizioni, come quello svedese secondo cui i rapporti umani autentici devono basarsi sulla piena indipendenza delle persone.
Imparare ad amare
Ancora una volta, amore e psicologia si intrecciano con suggerimenti pratici per imparare ad amare, come:
- Amare sé stessi
- Riconoscere bisogni e necessità proprie
- Avere cura dei propri “amori” (partner, famiglia, figli, amici)
- Seguire il cuore e la ragione, insieme, per amare con buon senso.