Si è celebrata il 9 settembre la Giornata internazionale di sensibilizzazione sui Disturbi dello Spettro Feto-Alcolico (FASD).
L’obiettivo è di informare l’opinione pubblica e soprattutto i futuri genitori, sulle disabilità e sui problemi derivanti dall’esposizione all’alcol durante la gravidanza.
Infatti in gravidanza, l’assunzione di alcol, anche in piccole quantità, costituisce un grave rischio per la salute del nascituro.
Da diversi anni l’Istituto Superiore di Sanità si sta occupando del tema ed ha promosso la pubblicazione di un manuale molto completo[1] e scaricabile[2].
La sindrome Feto Alcolica
Una forma molto grave è la Sindrome Feto Alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS) che è caratterizzata da malformazioni facciali, microcefalia (cranio piccolo in relazione all’età e sesso), deficit di crescita e ritardi neuro psicomotori, convulsioni.
Durante la crescita si possono avere significative difficoltà cognitive e comportamentali, come deficit di funzionalità esecutiva e motoria, di elaborazione/integrazione delle informazioni, discrepanze tra abilità verbali e non verbali, disturbi di apprendimento, dell’attenzione ed iperattività, deficit dell’autocontrollo che possono portare a conseguenze negative durante l’adolescenza e l’età adulta, quali scarso rendimento scolastico e problemi lavorativi, mancanza di autonomia e difficoltà nelle relazioni sociali.
L’alcol etilico passa la barriera placentare e risulta molto tossico per il feto, in quanto per l’immaturità non ha un adeguata attività del principale enzima, l’acetaldeide deidrogenasi, necessario per la metabolizzazione dell’alcool. Per questo la Sindrome è totalmente prevenibile solo mediante l’astensione totale dal consumo di alcol in gravidanza e durante l’allattamento.
In Italia ci sono 2.500 casi all’anno
Ogni anno nel mondo nascono circa 120mila bambini che sviluppano Disturbi dello Spettro Feto-Alcolico. In Italia ogni anno vi sono quasi 2.500 casi.
La prevalenza della FAS a livello mondiale oscilla tra lo 0,5 e i 3 casi ogni 1.000 nati vivi, mentre l’intero spettro dei disturbi correlati riguarda circa l’1% della popolazione globale.
Dai dati 2022 del Sistema di Sorveglianza Bambini 0-2 anni è emerso che il 15% delle gestanti ha assunto alcol durante la gravidanza e il 18% durante l’allattamento.
Quando si desidera una gravidanza bisogna fare attenzione ai fattori che potrebbero compromettere la fertilità, il concepimento e la salute del feto: alcol, fumo, droghe, alimentazione scorretta, obesità e stili di vita. L’assunzione dei farmaci deve avvenire secondo la prescrizione medica.
La prevenzione
Nello specifico della prevenzione dei Disturbi dello Spettro Feto Alcolico la totale astensione dall’alcol è la sola strada corretta da intraprendere, già da quando si comincia a pensare di voler concepire un figlio. Pratica da continuare per tutto il periodo dell’allattamento al seno.
Astinenza non solo da parte delle donne ma anche dei maschi.
Infatti anche la qualità del liquido seminale maschile è importante per il concepimento ed il consumo di alcol da parte del futuro padre, può influenzare negativamente il successo della gravidanza e la salute del feto.
Segnalo infine l’Associazione Italiana Disordini da Esposizione Fetale ad Alcol e/o Droghe presente sui principali piattaforme social.
[1] Minutillo A, Berretta P, Pichini S, Bazzo S, Riscica P. Prendersi cura dello Spettro dei Disordini Feto Alcolici (FASD).
Manuale per conoscere una sindrome quasi invisibile. Roma: Centro Nazionale Dipendenze e Doping, 2022.
[2] Scaricabile al sito: https://www.aidefad.it/wp-content/uploads/2022/09/ManualeFASD-CCM.pdf
Tema molto importante e spesso trascurato che impatta sulla vita dei nostri pazienti. Grazie per averne parlato.