L’ipersessualità, in termini psicologici, è la dipendenza sessuale o da sesso. Si deve a una serie di condizioni psicopatologiche caratterizzate da pensieri e fantasie sessuali intrusivi, associati alla perdita di controllo su comportamenti rientranti in questa sfera. Il disturbo si può definire indistintamente come dipendenza sessuale, ipersessualità, sex addiction o sex dependence, utilizzando due termini inglesi ampiamente accettati anche nella disciplina italiana. Questa condizione rientra nell’insieme delle dipendenze comportamentali. In quanto tale, si definisce come atteggiamento patologico che coinvolge oggetti o attività soltanto all’apparenza innocui. Oltre che dal sesso si può diventare dipendenti da cibo, gioco d’azzardo, lavoro e shopping.
Ipersessualità: che cos’è la dipendenza sessuale
Per esplicitare la condizione a chi sia meno ferrato in materia di dipendenze, descriviamo l’ipersessualità come una patologia il cui oggetto sia il sesso. Possiamo dire, per intenderci, che il sesso stia all’ipersessuale come la sigaretta al fumatore incallito. Questa dipendenza si caratterizza per la ricorrenza di fantasie sessuali, impulsi e comportamenti promiscui. Talvolta, essa può sfociare in episodi maniacali. Tipicamente, nella psiche degli affetti da ipersessualità, l’attività sessuale si presenta come una sorta di panacea, una cura capace di rispondere a tutti gli stati d’animo spiacevoli e di combattere ansia e stress. Si tratta naturalmente soltanto di un’illusione, dovuta alla dipendenza. I problemi provati non spariscono, vengono soltanto nascosti per un pò sotto il tappeto, dal momento che la nostra mente è rapita e desidera dedicarsi soltanto a quel che le dà dipendenza.
Non è raro che la dipendenza da sesso crei imbarazzo e disagio, ponendosi come un vero e proprio discriminante capace di interferire sulla quotidianità del dipendente, tanto nelle relazioni quanto sul lavoro. Generalmente, il soggetto è conscio della sua condizione e consapevole del fatto che gli crei dei problemi sociali talvolta tutt’altro che trascurabili. Ciononostante, la forza della presa della dipendenza è tale da impedire all’individuo di sottrarsene e questo lo svilisce, provocandogli, o provocandole, vergogna, sensi di colpa e rammarico dovuti alla perdita del controllo su sé stessi.
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Caratteristiche e sintomatologia
Nei soggetti vittima di ipersessualità si riscontrano tutti gli step tipici della dipendenza. Ciò significa che anche un dipendente da sesso soffrirà dello stadio peggiore della condizione, il cosiddetto craving. Tale passaggio è quello finale nel progresso della condizione, il più preoccupante. To crave, in inglese, significa desiderare in maniera incontrollabile e questo è proprio ciò che prova il dipendente. A un certo punto, non si è più in grado di mantenersi pacati ed equilibrati, poiché il desiderio della sostanza che dà dipendenza non è più tale, bensì è diventato un vero e proprio bisogno. Se l’ipersessuale si mantiene casto troppo a lungo comincia ad andare in astinenza. È assuefatto dal sesso e ha bisogno di farne esperienza con una frequenza sempre maggiore.
Siamo proprio di fronte al tipico progredire della dipendenza. La sintomatologia è la stessa che contraddistingue l’alcolizzato, il tossico o il ludopatico. Il dipendente sessuale ha bisogno di aumentare le occasioni di intimità e vuole viverle in maniera sempre più intensa. Il suo fine è quello di raggiungere l’effetto desiderato e sentirsi bene. Non c’è alcun interesse per le sensazioni donate al partner, tanto che questi diventa sempre meno importante. Si tratta infatti di un sesso totalmente egocentrico, completamente focalizzato su sé stessi. A lungo andare, la condizione si manifesta a livello psicofisiologico, portando a un aumento della sintomatologia ansiosa che l’organismo riesce a fronteggiare in una sola maniera, con dell’altro sesso.
Ipersessualità e normalità sessuale
Giunti a questo punto è quantomai necessario fare alcune precisazioni. L’ipersessualità è una dipendenza, una condizione patologica. Facciamo attenzione a non confonderla con un’attività sessuale particolarmente attiva. La popolazione normale, nel senso di non dipendente dal sesso, gode di un’intimità piacevole e positiva, che in alcuni casi può essere più intensa della media. Un’alta frequenza di rapporti sessuali non è ipersessualità. Neppure sperimentare il piacere tramite l’eccesso, se lo si fa tramite pianificazione di coppia e desiderio condiviso, indica che le persone coinvolte siano dipendenti dal sesso. Gli addicted hanno completamente perso il controllo, specie se la loro dipendenza è in stato avanzato, e non sono in grado di scegliere né di dire no. Il loro comportamento sessuale non è regolare, bensì è parte di un ciclo di pensieri, sentimenti e azioni che sono diventati ingestibili e incontrollabili.
L’ipersessuale è entrato in un ciclo che può essere distruttivo per la sua vita intima e, quel che è peggio, è che ne è quasi sempre consapevole. Numerose volte, di fronte allo specchio, si ripromette di smettere e, magari, lo fa anche con familiari e amici consci della sua situazione. Eppure non riesce poi a farlo. Non è infatti neppure in grado di approcciarsi alla sessualità con atteggiamento normale. Il dramma sta tutto qui. Chi soffre di ipersessualità mette il sesso di fronte a tutto e finisce per sacrificare sul suo altare salute, famiglia, amici e lavoro.
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