Vaso di Pandora

Il carico emotivo di un figlio d’arte

Essere figli d’arte è di sicuro un grande vantaggio ma in tanti affrontano il confronto con i genitori ma soprattutto con le aspettative della società, per cui spesso non sono altro che avvantaggiati emulatori, non sempre degni ereditieri delle doti dei predecessori consanguinei.

Anche quando, come nel caso di Jolanda Renga, figlia del cantante Francesco e della showgirl Ambra Angiolini, si decide di intraprendere percorsi di vita differenti, da quelle di mamma e papà.

In questo caso ad esser stato preso di mira è stato l’aspetto fisico della diciannovenne che ha ricevuto insulti e paragoni con la madre: un vero e proprio bodyshaming che è stato protagonista di vicende sui social.

Ma portare il fardello di una eredità artistica è ancora più difficile se il tuo cognome è Presley.

Come abbiamo appreso l’unica figlia dell’icona americana della musica per eccellenza è spirata a causa di un arresto cardiaco. Lisa Marie, di sicuro è una figlia d’arte che non ha avuto affatto una vita facile. Dopo la perdita prematura di suo padre, aveva solo 9 anni quando Elvis morì di insufficienza cardiaca all’età di 42 anni nel 1977 a Graceland, ha vissuto una vita intera cercando di essere all’altezza del padre. Tra mancanza di un affetto fondamentale e ambizione di esser come lui ha condotto una vita segnata da dipendenze sin dall’età di 13 anni, quando per la prima volta la madre la costringe ad entrare in un centro di riabilitazione gestito da Scientology.

È ricaduta nella trappola della dipendenza, questa volta da farmaci oppiacei dopo la nascita delle sue due figlie. Ha spesso dichiarato pubblicamente di avere un problema e di aver abusato di tutti i tipi sostanze. Per ben quattro volte si fa ricoverare in centri di riabilitazione. Complice delle sue ricadute gli eventi tragici che hanno costellato la sua vita: quattro divorzi ma soprattutto il suicidio del figlio di soli 27 anni.

Per quanto avere un’eredità del genere possa sembrare a tutti i costi una fortuna, l’impatto psicologico dell’essere imbrigliati in una vita già segnata non è sempre facile da gestire.

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