Giovani adolescenti o grandi bambini ?
Si chiama Birra alla goccia e non è altro che la versione italiana di una delle mode più pericolose in voga tra i giovani del web: il Neknominate.
Un gioco social che consiste nel bere alcol senza freni, sbronzarsi, filmare il tutto e lanciare la sfida in rete, ovviamente su Facebook.
Nato in Australia e poi diffusosi tra i giovani in Inghilterra, Irlanda, Francia e Usa, dove ha già fatto numerose vittime, il Neknominate ora è arrivato anche in Italia e da qualche giorno rimbalza pericolosamente su tutti i social network.
I partecipanti bevono principalmente pinte di birra in un sol fiat dopo che si è stati sfidati dai propri amici su Facebook. Lo sfidato viene “nominato” attraverso un video ed è costretto” a raccogliere la sfida. Qualcuno deve filmare il tutto per dare così la possibilità agli autori della goliardata di sfidare altri utenti della Rete, spesso amici o conoscenti.
In altre parole, chi è Neknominato è costretto a raccogliere la sfida e se non si accetta arriva la penitenza: offrire da bere per una sera intera alla persona che ha coinvolto gli amici nel gioco. I Neknominati italiani per il momento sembrano essere più “moderati”, ma la tendenza che sia made in Uk o in Italy non va sottovalutata.
Sempre minore è l’età del popolo di trasgressori e sempre maggiori sono le segnalazioni da parte degli educatori, dei docenti delle scuole e dei formatori in genere.
C’è un nonsochè di Voyeuristico, un bisogno di appartenenza e di aderenza cieca a chi detta le leggi del gruppo. Tutto ciò rimanda non solo all’idea di “adolescentismo” ma ancor più di “infantilismo” sottolineato da un forte bisogno di dipendenza, incapacità ed inabitudine allo stare soli tipici della fanciullezza.
Il processo di maturazione non è unitario né sincrono : ha diverse componenti cognitiva,affettiva, relazionale, sociale ed alcune di esse hanno subito negli ultimi anni una forte accelerazione. Ad esempio lo sviluppo della sfera cognitiva avviene oggi sotto la spinta di una forte ricchezza e varietà di stimoli esterni grazie alle nuove tecnologie.
Nello stesso periodo di tempo alcune altre componenti del processo maturativo hanno subito un forte rallentamento. Si guardi alla maturità sociale, ovvero alla capacità di un giovane di assumersi responsabilità nei propri e negli altrui confronti.
Fino a pochi decenni fa molti ragazzi a soli 18 anni iniziavano a formarsi una famiglia, lavoro una propria abitazione. Oggigiorno molti genitori lamentano che i figli adolescenti dimostrano scarsa autonomia e forti difficoltà alle regole di vita:il che denota un notevole grado di immaturità sociale o adolescenza protratta.
Tra i tanti fattori che hanno indotto questo fenomeno, uno è rappresentato dalla scomparsa nella vita dei bambini dei luoghi che permettevano loro di giocare da soli, senza la presenza di adulti; questo anche perché per la legge italiana i bambini al di sotto dei dodici anni devono stare alla presenza di un adulto responsabile per loro.
In un tempo non troppo lontano c’era un giorno in cui la mamma diceva: “domani vai a scuola da solo”.Questo succedeva durante gli anni della scuola elementare e rappresentava l’uscita ufficiale dal mondo dell’infanzia: d’ora in avanti era chiaro che saremmo diventati sempre un poco più adulti.
I bambini di oggi così, da deresponsabilizzati diventano degli adolescenti irresponsabili.