Vaso di Pandora

Droga in calo: ma sarà vero ?

di Vincenzo Andraous

Le televisioni, i giornali, le inchieste, le analisi, ci dicono che il consumo di droga è in calo, meno consumatori, meno richiesta, l’offerta è imbalsamata.
Questo è ciò di cui il mondo mediatico, in buona compagnia con quello scientifico, nonchè politico, ci informa per ogni giorno che passa.

A osservare con pazienza l’intorno dei giovani che si muovono nelle scuole, nelle classi, in famiglia, nella strada, negli spazi del divertimento, nella Comunità di servizio e terapeutica Casa del Giovane, prorompe il dubbio che viviamo in mondi separati, distanti, tanto è evidente che l’uso e abuso di droga, di tutte le droghe, perché nessuna è normale e nessuna fa bene, non sia affatto diminuito, ma addirittura aumentato nella sua estensione geografica.

Forse c’è in atto una sorta di auto ipnosi che ci fa perdere contatto con la realtà, sarà davvero così come ci dicono, la percezione che abbiamo non è comparabile con la lotta messa in campo contro le mafie, la battaglia in corso per una efficiente ed efficace prevenzione a tutela dei più giovani, di tutte le persone più fragili che abboccano all’amo della più grande delle bugie, la droga.

Posso sbagliarmi, me lo auguro, ma la sensazione che mi porto addosso è che le nuove generazioni, quelle più a rischio della “botta di adrenalina”, non solo continuino a “calare giù”, ma vanno ingrossando le fila delle tribù di consumatori occasionali e di quelli abitudinari, intendendo con ciò quelli del fine settimana da leoni, e dell’inizio settimana da inadeguati predoni di giorni rubati alla fatica.
C’è meno dispendio di cecità e ottusità, di muscolature di cartone, è un bene che sia così, le istituzioni tutte ne guadagnano in autorevolezza, la collettività ne trae energie nuove per rinnovarsi con maggiore coerenza.

Eppure nelle classi che ho il privilegio di visitare, nelle scuole che mi invitano a fornire il contributo di uomo ritornato intero da una caduta irriguardosa delle responsabilità, dei danni causati agli altri, gli innocenti, debbo dire che l’idea che mi sono fatto è di opposto avviso, non si tratta di vergare un giudizio affrettato, di delineare sconsideratamente un micro gruppo (comunque facente parte il macro gruppo), senza conoscerne a fondo le abitudini, gli stili di vita, le normalità travestite di eccezionalità.

Dalle medie inferiori a quelle superiori, tragitto denso di scossoni identitari, c’è un uso e abuso di sostanze a cominciare dalla cannabis, intesa come il collante del clan appena nato, dei beveroni colorati da buttare giù in fretta, aggredendo il prossimo bicchiere come energia a difesa del rinculo che accomuna quanti sono precariamente fermi, della polvere bianca che rende audaci i pavidi e irresistibili quanti stanno perennemente nelle retrovie.

Lo smercio di droga diminuisce, eppure la fragilità dei nostri figli implode pari passo con una incultura che pervade non solamente la scuola, bensì la società intera, incapace di opporre valori resistenti al costante scivolamento all’indietro, rischiando di confondere la quantistica con l’umanità, la sempre maggiore marginalità con gli interventi saltuariamente presi di petto.
Come è possibile che il problema droga sia in via di risoluzione se gli ingressi nelle comunità terapeutiche, nelle carceri minorili, in quelle altre, non concedono tregua, la carne da macello sia talmente in moto perpetuo da opprimere ogni spazio disponibile, nelle città e nelle periferie, offerta e richiesta non smettono mai di scambiarsi di abito, di interferire con la vita sempre meno corrisposta di pazienza, di rispetto e responsabilità per ogni più ovvia libertà.

Condividi

Commenti su "Droga in calo: ma sarà vero ?"

  1. Mi trovo molto d’accordo al suo pensiero, io ho 27 anni, quello che salta agli occhi, non è solo il tossico, non è la smania della dipendenza alla sostanza in quanto tale o in quante effetto prodotto, ma una ricerca smodata di raggiungere il limite, che va dalla “sbronza”, all’uso di sostanze ma anche a mode di comportamenti assurdi quali quelli di buttarsi dalle finestre degli alberghi, provare ad avere rapporti sessuali che sperimentano gesti aggressivi e pericolosi, drogarsi di popolarità fatta di video macabri e spettacoli osceni.Fermi immobili in un eterno presente fatto del qui e ora senza un domani con cui confrontare le proprie responsabilità, o sperimentare la sensazione del rimorso. Questo non vuole essere un commento moralista o di ipercriticismo, ma un punto di vista su come il mondo degli adulti debba accettare che lo scenario delle dipendenze ha cambiato faccia ma questo non vuol dire che non esista o che sia in calo, poichè il rischio, secondo me, è che così facendo si restituisca ai giovani proprio quello che loro cercano di abbattere a gran voce: l’indifferenza.
    Sara Gibelli

    Rispondi

Lascia un commento

Leggi anche
amore e psiche
21 Novembre 2024

Amore e psiche

Amore e Psiche: vale la pena di riportare l’originale versione che Apuleio nel suo Metamorfosi dà del mito, pur rifacendosi a narrazioni anteriori. Penso ci parli del complicato rapporto fra mente conoscente – Psiche –…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Attualità
Leggi tutti gli articoli
19 Novembre 2024

Le stazioni fantasma di Berlino

Approfittando di un lungo weekend, ho colto l’occasione per visitare una delle più importanti capitali europee, ricca di storia: Berlino. Mentre ascoltavo i racconti delle guide, mi sono immerso in un’epoca particolarmente complessa del Novecento:…

15 Novembre 2024

Il potere rilassante di un acquario

Chiunque abbia trascorso qualche minuto davanti ad un acquario sa quanto sia affascinante e rilassante osservare i pesciolini nuotare. Questi piccoli abitanti dell'acqua hanno un potere straordinario nel calmare la mente e ridurre lo stress.

Un cuore gentile per essere felici
13 Novembre 2024

Un cuore gentile per essere felici

Nella ricerca della felicità, che rappresenta un dovere morale per ogni terapeuta, ci si imbatte nella gentilezza: un insieme di sentimenti elevati che includono bellezza, sensibilità, generosità e dolcezza.

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.