I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono condizioni in grado di influenzare la capacità di un individuo di imparare e acquisire conoscenze in determinate aree, nonostante non ci siano problemi evidenti di intelligenza o di sviluppo. Più nel dettaglio, i DSA possono influenzare l’apprendimento della lettura, della scrittura, della matematica, dell’organizzazione del linguaggio e delle abilità motorie.
Le diagnosi di DSA negli ultimi anni
In riferimento alle annate 2019/2020 e 2020/2021, la percentuale di diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento in Italia si è attestata rispettivamente al 5,3% e al 5,4%, con picchi maggiori nelle regioni del Nord Ovest e parecchio minori nelle regioni del Sud.
Come spiegato dal dr. Sergio Messina, presidente AID (Associazione Italiana Dislessia) e neuropsichiatra infantile, «La legge 170 ha cambiato totalmente l’attenzione posta su questi disturbi da parte delle scuole e delle famiglie. Questo aumento va di pari passo con l’aumento delle diagnosi di tutti i disturbi del neurosviluppo come i disturbi dello spettro dell’autismo, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), la sindrome di Tourette. Si sta lavorando molto in questo ambito, cosa che, fino a dieci anni fa, non si faceva in maniera così dettagliata. L’approccio sul piano della prevenzione e sul piano diagnostico è totalmente cambiato».
Screening predittivo con Dino
Al fine di fornire una valutazione rispondente e altamente certa in merito al rischio di DSA la startup torinese Paperbox Health, in collaborazione con AID, ha sviluppato il videogioco Dino, ideale per effettuare uno screening dei disturbi specifici dell’apprendimento nei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia e i primi due anni di primaria.
«Tramite giochi interattivi, accattivanti e di breve durata, vengono valutate alcune abilità considerate predittive per i processi di lettura e scrittura, e quindi nello specifico ci riferiamo alla prevenzione della dislessia e della disortografia» spiega il dr. Messina. «Dai risultati ottenuti dal profilo, in termini sia di correttezza sia di velocità delle risposte date, si delinea un profilo di massima del bambino, che può così essere confrontato da un esperto in relazione ai dati normativi relativi a quella determinata prova. Questa analisi consente di individuare eventuali punti di debolezza e di forza, in modo tale che, qualora sia necessario, si possa avviare un percorso di potenziamento specifico, così come previsto dalla legge 170».
Un passo avanti nella diagnosi dei DSA, un ausilio fondamentale per famiglie e insegnanti.