I disturbi d’ansia sono condizioni che possono manifestarsi in diversi modi, influenzando la vita quotidiana e le relazioni sociali delle persone colpite. Se non curati, possono peggiorare nel tempo e compromettere la qualità della vita in diverse modalità. Ad esempio, chi vive di disturbi di ansia, può avere diverse problematiche legate alla socialità, ma non solo. Molte volte, le condizioni riguardano anche semplici gesti, come ad esempio affrontare una gara, guidare un’auto o affrontare un esame. L’ansia può essere di vario tipo, ma in ogni caso, può influire negativamente sulla vita di chi ne soffre andando a impattare sulla quotidianità e rendendo, in moltissimi casi, impossibile vivere serenamente.
Cos’è l’ansia e come intervenire
L’ansia è una risposta naturale del corpo di fronte a situazioni di stress o di pericolo imminente. Quando si è ansiosi, il corpo rilascia adrenalina e altre sostanze chimiche che preparano l’organismo a rispondere a una minaccia. Tuttavia, se l’ansia diventa eccessiva o persistente nel tempo, può diventare dannosa per la salute mentale e fisica. I sintomi dell’ansia possono includere tensione muscolare, irrequietezza, preoccupazione costante, difficoltà di concentrazione, sudorazione e palpitazioni cardiache. Se questi sintomi interferiscono con la vita quotidiana e causano un notevole disagio, è importante cercare aiuto.
Esistono molte opzioni per intervenire sull’ansia, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia psicodinamica, la terapia farmacologica e altre forme di terapia complementare, come la meditazione, lo yoga e la terapia di rilassamento. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un trattamento a breve termine che si concentra sul cambiamento dei pensieri e dei comportamenti che possono contribuire all’ansia. La terapia psicodinamica, invece, è una forma di terapia che si concentra sulle esperienze passate e sulle relazioni per aiutare a comprendere e risolvere i conflitti interiori che possono contribuire all’ansia.
La terapia farmacologica può essere utile per alcune persone con ansia grave o persistente. I farmaci per l’ansia possono includere ansiolitici come il diazepam, gli antidepressivi come la sertralina e altri farmaci che agiscono sul sistema nervoso. Inoltre, ci sono molte tecniche di auto-aiuto che possono aiutare a ridurre l’ansia, come l’esercizio fisico regolare, la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e la meditazione. Esistono diversi tipi di disturbi d’ansia, vediamo insieme quali:
- Disturbo d’ansia generalizzato (DAG): Tra i primi spicca il disturbo d’ansia generalizzato (DAG). Quest’ultimo è caratterizzato da una preoccupazione costante e diffusa, che si manifesta su diversi aspetti della vita, come il lavoro, la salute, le relazioni sociali, e così via. I sintomi principali includono ansia, irritabilità, tensione muscolare, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Un disturbo d’ansia generalizzato, ad esempio, può includere la paura di affrontare un determinato evento, come un esame. Chi ne soffre avrà difficoltà a superare questo ostacolo se non tramite il supporto di un percorso specifico o di tecniche utili, come ad esempio la mindfulness, per poter superare il momento.
- Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC): Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), invece, si manifesta attraverso pensieri o comportamenti ripetitivi e ossessivi che causano ansia e stress. I soggetti colpiti spesso cercano di evitare situazioni che possono scatenare tali pensieri o comportamenti, ma ciò può influire sulla loro capacità di svolgere le attività quotidiane. Per esempio, chi ne soffre, potrebbe avere manie legate all’ordine o, in alternativa, legate al posizionamento esatto di determinati oggetti. In particolare, chi soffre di questo disturbo, per esempio, prima di coricarsi a letto, potrebbe aver bisogno di posizionare, ogni volta, esattamente tutto nello stesso identico modo, allineando gli oggetti in maniera, appunto, compulsiva.
- Disturbo di panico: Il disturbo di panico è caratterizzato da attacchi improvvisi di ansia intensa, accompagnati da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e tremori. Tali attacchi possono verificarsi anche in situazioni apparentemente tranquille e possono limitare la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane. Ad esempio, chi ne soffre, potrebbe aver paura di camminare nelle città urbane in cui sono presenti palazzi troppo alti, sentendo una sensazione di occlusione tale da causare sintomi fisici e sentire, inoltre, la necessità di rifugiarsi in un luogo maggiormente “sicuro”.
- Fobia sociale: La fobia sociale è caratterizzata dalla paura persistente e irrazionale di situazioni sociali o di performance, come parlare in pubblico o fare conoscenze. I soggetti colpiti possono evitare tali situazioni o cercare di gestirle con estrema ansia, limitando la loro capacità di interagire con gli altri. C’è chi, ad esempio, rinuncia alla carriera universitaria solo per paura di affrontare un esame o di parlare in pubblico.
- Disturbo da stress post-traumatico (PTSD): Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) si manifesta in seguito a un’esperienza traumatica, come un incidente, una rapina o un abuso. I sintomi includono ansia, allontanamento da situazioni che richiamano l’esperienza traumatica, flashback e incubi. Chi soffre di questo disturbo, molto spesso, può accusare condizioni molto critiche e vivere periodi difficili, ma non solo. Per chi soffre di questo disturbo, senza un percorso terapeutico, rischia di compromettere, per sempre, la serenità mentale. E’ pertanto necessario, una volta diagnosticato il disturbo, intervenire tempestivamente e affrontare un percorso che, inevitabilmente, non sarà breve.
Le sedute di psicoterapiaper i disturbi d’ansia sono senza dubbio il trattamento principale e imprescindibile. In particolar modo la terapia cognitivo comportamentale ha mostrato un’efficacia elevatissima e si è affermata nella comunità scientifica con la primissima scelta nella cura dell’ansia e dei suoi disturbi.