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Disregolazione emotiva nei bambini. Quali sono i campanelli d’allarme e come riconoscerla?

Con disregolazione emotiva, in psicologia, si indica una condizione di significativa difficoltà nel regolare le proprie emozioni che si verifica durante l’infanzia. La capacità di gestire le emozioni è una competenza fondamentale che sviluppiamo gradualmente nei primi anni di vita.
Una delle problematiche principali di questo fenomeno è che viene troppo spesso sottovalutato e confuso con comportamenti capricciosi o fasi di crescita. Il rischio è che le difficoltà si manifestano per un periodo prolungato, con conseguenze che influiscono sul benessere emotivo, sociale e scolastico del bambino.

Cosa si intende per disregolazione emotiva?

La dicitura “disregolazione emotiva” viene utilizzata in psicologia per indicare quella condizione che si verifica quando un bambino fatica a modulare e gestire le proprie emozioni in risposta a situazioni quotidiane.
In parole più semplici, si tratta di una difficoltà nel mantenere un equilibrio emotivo: emozioni come rabbia, frustrazione o tristezza possono risultare amplificate, sproporzionate, spesso immotivate o difficili da controllare.

È importante sottolineare che una certa instabilità emotiva è normale nei bambini, specialmente in età prescolare, quando il cervello è ancora in via di sviluppo. Ma altrettanto importante è essere consapevoli che la disregolazione emotiva esiste ed è una condizione da non sottovalutare o confondere con normali capricci o fasi della crescita: questa si distingue per la sua intensità, frequenza e impatto sulla qualità della vita del bambino e delle persone che lo circondano, in ogni suo aspetto.

Segnali d’allarme: come riconoscere la disregolazione emotiva

Riconoscere i segnali della disregolazione emotiva nei bambini è essenziale per intervenire precocemente. Ecco i principali indicatori:

  • Scoppi d’ira frequenti e intensi
    I bambini con disregolazione emotiva possono avere frequenti meltdown o scatti d’ira che sembrano difficili da placare. Questi episodi possono essere sproporzionati rispetto alla situazione scatenante e durare più a lungo rispetto ai normali capricci.
  • Difficoltà nel calmarsi
    Dopo un evento stressante, un bambino con disregolazione emotiva potrebbe avere difficoltà a calmarsi autonomamente, rimanendo agitato o arrabbiato per un periodo prolungato.
  • Risposte emotive esagerate
    Emozioni come rabbia, tristezza o ansia possono essere estremamente intense e difficili da gestire. Ad esempio, un lieve rimprovero potrebbe scatenare pianti inconsolabili o crisi di rabbia.
  • Imprevedibilità emotiva
    Questi bambini possono passare rapidamente da un’emozione all’altra senza apparente motivo, mostrando un’instabilità emotiva che rende difficile prevedere le loro reazioni.
  • Difficoltà sociali
    La disregolazione emotiva può influire sulle relazioni con i coetanei e gli adulti. I bambini con questa difficoltà possono essere percepiti come troppo impulsivi, aggressivi o difficili da gestire, incontrando problemi nell’interazione sociale.
  • Comportamenti di evitamento o ritiro
    Alcuni bambini reagiscono alla disregolazione emotiva con comportamenti di evitamento, rifiutandosi di partecipare ad attività che li mettono sotto pressione o isolandosi dagli altri.
  • Somatizzazioni
    In alcuni casi, la disregolazione emotiva può manifestarsi attraverso sintomi fisici come mal di testa, mal di stomaco o disturbi del sonno, legati a stati di stress emotivo non elaborati.

Leggi anche:

Possibili cause della disregolazione emotiva nei bambini

Le cause della disregolazione emotiva possono essere molteplici e spesso interconnesse:

  1. Sviluppo cerebrale
    Il cervello dei bambini è ancora in fase di maturazione, in particolare le aree responsabili dell’autoregolazione, come la corteccia prefrontale. Questo rende naturale una certa difficoltà nel regolare le emozioni, che può però diventare problematica se associata a fattori predisponenti.
  2. Esperienze traumatiche o stress cronico
    Eventi traumatici, come la perdita di una persona cara, o situazioni di stress prolungato, come conflitti familiari, possono contribuire alla disregolazione emotiva.
  3. Temperamento
    Alcuni bambini nascono con un temperamento più reattivo o sensibile, il che può renderli più vulnerabili alle difficoltà nella regolazione emotiva.
  4. Disturbi associati
    La disregolazione emotiva può essere un sintomo di altre condizioni psicologiche o neuropsichiatriche, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il disturbo oppositivo-provocatorio (ODD) o i disturbi d’ansia.
  5. Fattori ambientali
    Un ambiente poco strutturato, mancanza di routine o relazioni familiari instabili possono influire negativamente sulla capacità di un bambino di gestire le emozioni.
bambino con vernice colorata sulle mani
La disregolazione emotiva nei bambini è un fenomeno complesso, ma intervenire precocemente, con un approccio empatico e strutturato, può aiutare il bambino a superare questa condizione e favorire il suo benessere mentale.

Come intervenire

Affrontare la disregolazione emotiva nei bambini richiede un approccio integrato che coinvolga genitori, insegnanti e, in alcuni casi, specialisti del settore.

  • Promuovere un ambiente sicuro e prevedibile
    Offrire al bambino la possibilità di vivere in un ambiente prevedibile e strutturato per garantirgli sicurezza e serenità favorisce molto la stabilità emotiva. Routine quotidiane, regole chiare e un’atmosfera di supporto durante l’infanzia aiutano i bambini a sentirsi al sicuro e ad esplorare con meno timore le emozioni.
  • Insegnare strategie di regolazione emotiva
    Tecniche come la respirazione profonda, il riconoscimento delle emozioni e il problem solving possono essere insegnate ai bambini per aiutarli a gestire situazioni difficili.
  • Rinforzare i comportamenti positivi
    Premiare comportamenti adeguati, come l’autocontrollo o i tentativi di instaurare un dialogo, con complimenti e incoraggiamenti può motivare il bambino a vedere le emozioni come qualcosa di positivo, incentivandolo alla condivisione e alla gestione dei propri sentimenti.
  • Interventi psicologici mirati
    Nei casi più gravi, può essere utile coinvolgere uno psicologo o uno psicoterapeuta infantile. Approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o il parent training possono offrire strumenti preziosi per migliorare la regolazione emotiva.
  • Supporto scolastico
    La collaborazione tra genitori, insegnanti e personale scolastico è fondamentale per concordare strategie comuni che aiutino il bambino a gestire le emozioni anche nell’ambiente scolastico e con continuità rispetto all’approccio adottato tra le mura domestiche.

Con il giusto supporto, anche i bambini più vulnerabili possono imparare a gestire le loro emozioni e affrontare le sfide della vita con maggiore sicurezza e serenità.

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