Il termine cuffing season è preso in prestito dalla lingua inglese. Letteralmente, significa la stagione delle manette. Come è facile intuire, si tratta di una metafora sentimentale che sottende a un periodo nel quale sarebbe più semplice trovare l’anima gemella. Si parla di stagione dal momento che l’anno, dal punto di vista sentimentale, è scandito da ricorrenze e periodi particolari. Pensiamo a San Valentino; alle feste natalizie e la relativa questione regali; alla cosiddetta Dating Sunday all’inizio dell’anno nuovo; alla stagione primaverile degli amori e via dicendo. Si potrebbe quasi dire che siano il clima, o il calendario, a condizionare il dating. Vediamo se è davvero questo il caso e approfondiamo la tematica della cuffing season, un periodo che potrebbe restituire speranza a chi rimane single anche dopo l’estate e che è di rilevante importanza sociologica per tutti gli altri.
Che cos’è la cuffing season?
Tradizionalmente, servendosi dell’espressione cuffing season, si indica il desiderio di fare coppia durante la stagione fredda. L’ammanettamento di cui si parla non ha nulla a che fare con le pratiche BDSM. Sottolinea infatti soltanto la voglia di sentirsi coppia e non ritrovarsi più single. Secondo la definizione del celebre Urban Dictionary, ritenuta la più attendibile e quella a cui si riferiscono tutti gli esperti del settore, la cuffing season coincide con il periodo più freddo dell’anno. In questo intervallo di tempo, le persone hanno voglia di accompagnarsi a qualcuno che si prenda cura di loro. Nell’immaginario comune, questa definizione corrisponde a un quadretto molto facile da reperire nei cassetti della propria esperienza o fantasia: un divano, una copertina e una televisione accesa (o un dispositivo per lo streaming). Una scena idilliaca, a condizione che si sia in due e fuori faccia freddo.
Secondo la psicologia, la cuffing season è strettamente correlata alla biologia e non riguarda esplicitamente il sesso, sebbene non lo escluda neppure dal novero delle possibilità da sfruttare in due, durante l’inverno. L’arrivo del freddo, le giornate più corte e il buio tendono a generare maggiore depressione nelle persone. Ciò si deve a un reale calo di serotonina, che non è soltanto presunto. Proprio per questo motivo, si è più propensi a cercare conforto, tanto fisico quanto emotivo. Siamo abituati a pensare che l’estate sia il periodo più caldo, oltre che meteorologicamente, anche dal punto di vista relazionale. Si esce di più, ci si vede abbronzati e si ha più facilità di conoscere altre persone. Eppure, in realtà, è quando si riaffaccia l’inverno che ricerchiamo più contatto e calore umano. Siamo tutti un pò meteoropatici da questo punto di vista e viviamo le coccole come un naturale antidepressivo, ideale a fronteggiare la brutta stagione.
Che cosa occorre sapere
Si è stabilito, in maniera probabilmente troppo arbitraria ma comunque attendibile, che a ottobre, verosimilmente, parta la cosiddetta cuffing season. Questo periodo di ricerca particolarmente attiva di un partner è piuttosto atteso da chi è stanco di essere solo. Ciò vale principalmente per chi sia a conoscenza dell’esistenza di questo periodo, ma riguarda anche chi la ignori. La ricerca di qualcuno da coccolare quando fa freddo è un desiderio inconscio e comune a tutti.
Esiste una convinzione, non fondata scientificamente, secondo cui le storie nate durante il cuffing siano destinate a non avere lunga durata. In altre parole, molte persone cercano effettivamente un partner nei mesi freddi, ma senza avere intenzione di sviluppare una relazione vera a propria. In un certo senso, per molti si tratta di storie a tempo, a reciproco vantaggio. Non significa che questa idea valga per tutti.
Di contro, infatti, vi sono numerosi single per cui la cuffing season è, semplicemente, una stagione particolarmente intensa in cui potrebbe essere più facile trovare compagnia. Per cui ne approfittano senza porsi obiettivi di durata relativamente all’eventuale storia che potrebbe cominciare durante questa stagione. Si corre dunque il rischio di generare un equivoco. Che fare se uno dei due partner desidera un impegno a breve termine mentre l’altro è alla ricerca della storia della vita? Come evitare qui pro quo e delusioni, particolarmente diffusi da quando è esploso il fenomeno delle dating app? Come sempre, il consiglio è quello di essere chiari fin da subito. Perché sebbene dover rinunciare, in partenza, a una storia magari agognata e inseguita da tempo possa sembrare una pessima decisione, in realtà risolverà moltissimi problemi in un secondo momento.
Il fenomeno della cuffing season
Il fenomeno è confermato dagli esperti e dalle analisi sui flussi delle dating app. Tradizionalmente, la cuffing season attraversa l’autunno e la primavera. Inner Circle ha valutato che l’attività di ricerca di un partner si fa molto più intensa, con un aumento fino al 24% di attività di iscritti a livello globale, già dal mese di settembre. I single non si limitano a iscriversi, ma si mettono subito all’opera. Lo scambio di numeri di telefono sulla app aumenta del 5% sul mese di agosto. In Italia, questo trend è perfino maggiore. La cessione di contatti, nel 2023, ha toccato un +28% nell’ultimo mese d’estate. Il mese più attivo, nel nostro Paese, resta comunque ottobre. Negli ultimi anni, l’app di dating ha rilevato:
- un aumento di oltre il 30% di match sull’app all’inizio di ottobre, rispetto a quelli di settembre;
- un incremento totale del 34% di matching positivo durante l’intero primo mese autunnale;
- Un +4% di numeri scambiati durante il mese di ottobre, rispetto al precedente.
Sarà il nostro clima mediterraneo o forse i postumi, ancora presenti, della pandemia (che ha modificato le abitudini di dating) ma, a quanto sembra, se sei single farai bene a mantenerti attivo, durante il prossimo autunno.
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