Si parla di psicosi quando lo sviluppo psicologico di un individuo si allontana da quella che può essere definita “normalità”, tanto da alterarne la percezione nei confronti del mondo circostante. Spesso i comportamenti psicotici iniziano durante l’età adolescenziale per poi protrarsi e aumentare durante l’età adulta, causando a chi ne soffre numerose problematiche a livello emotivo e relazionale.
Tempestività prima di tutto
Se la psicosi viene diagnosticata presto, si può intervenire in maniera altrettanto tempestiva cercando di limitarne i danni. Offrire un aiuto psicologico a chi soffre di disturbi psicotici è il primo passo verso la sua guarigione o, quantomeno, verso un’attenuazione dei sintomi.
Fondamentali, in tal senso, devono essere la formazione medica e la sensibilità a livello umano degli operatori sanitari, i quali sono in parte responsabili del successo della terapia. Anche i pazienti stessi e le persone a loro vicine concorrono alla buona riuscita del trattamento: solo grazie a un preciso lavoro di squadra è possibile affrontare la malattia nel modo giusto.
Guida ai sintomi
Tra i sintomi più frequenti della psicosi è possibile elencare:
ansia;
depressione;
insicurezza;
sbalzi d’umore;
irritabilità;
rabbia;
sospettosità;
difficoltà di concentrazione;
cali di energia;
allontanamento sociale.
Ai sintomi già citati possono accompagnarsi anche insonnia, disturbi alimentari, allucinazioni e deliri. La comparsa di uno o più sintomi tra quelli sopraelencati può essere un importante campanello d’allarme per una diagnosi precoce.