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Come gestire lo stress post-traumatico: tecniche di coping

Le situazioni stressanti possono riguardare differenti ambiti e momenti della vita. Per affrontarli e superarli occorre mettere in pratica tecniche di coping che ognuno ha dentro di sé, differenti in base alla causa stressante, alle circostanze e alla propria personalità. Perché il coping è importante e come funziona.

Gestione dello stress

Tutti devono mettere in atto tecniche di coping in alcuni momenti della vita per reagire ad eventi stressanti sotto molteplici punti di vista.

Esiste, infatti, uno stress psicologico, emotivo, stress derivanti da problematiche economiche, conflitti interpersonali, malattie fisiche, stress Lavorativo, stress post-traumatico (PTSD).

La gestione dello stress implica l’utilizzo di tutte le risorse psico-fisiche a disposizione per affrontare, ma soprattutto superare il momento stressante che la vita spesso mette di fronte.

In particolare, si è chiamati a mettere in gioco ogni energia, psicologica, emotiva, fisica, sociale richiesta.

In momenti stressanti è chiaramente preferibile non essere soli, affidarsi a parenti o amici, persone di supporto e conforto per condividere con altri un pezzo di dolore, ricevere consolazione e poi ripartire.

Quindi attuare le corrette tecniche di coping affinché conducano alla gestione efficace della situazione stressante, alla sua risoluzione e al suo superamento.

Coping: cos’è 

Nei dizionari il termine “coping” è associato a quello di stress e adattamento. In psicologia, il termine “coping” deriva dall’inglese “to cope” che significa affrontare, fronteggiare appunto situazioni stressanti.

Si tratta, dunque, di strategie cognitivo-comportamentali e di adattamento che devono essere messe in atto per far fronte a situazioni difficili che causano stress.

La capacità di coping è soggettiva, dunque, differente per ognuno e per questo, alcune situazioni possono risultare più stressanti per qualcuno e meno per altri.

Lo stato emotivo, psicologico stressante non è necessariamente uno stato patologico, ma piuttosto una risposta normale, comprensibile del corpo e della mente a eventi che lo generano.

Al contrario, quando qualcosa nel processo di coping non funziona o funziona male, si può parlare di coping disfunzionale che, cioè, non porta alla risoluzione della situazione stressante e al superamento della stessa.

Come si procede in questi casi? Occorre chiaramente riconoscere, mediante la consapevolezza, se le proprie strategie di coping risultano disfunzionali e allontanarle, modificarle e attuare, finalmente, tecniche efficaci per affrontare lo stress.

Quando da soli non si ha successo, occorre rivolgersi a esperti che potranno dispensare i giusti consigli.

Coping reattivo e coping proattivo

Ogni ambito della vita può presentare, in momenti particolari, situazioni stressanti. A queste è possibile rispondere nel momento in cui si verificano oppure anticipandole.

Nel primo caso, ossia in risposta a situazioni esistenti, già accaduti, si parla di coping reattivo.

Mentre, nel secondo caso, il coping diventa proattivo o volto al futuro, ossia volto ad anticipare la situazione stressante che può verificarsi.

Questo tipo di coping si basa sull’iniziativa personale, su un orientamento al cambiamento e all’adattamento e sulla focalizzazione del futuro.

Chi ha una visione simile, agirà in anticipo, prevenendo le possibili situazioni stressanti, stando un passo avanti ad esse.

Strategie di coping

Le strategie di coping sono differenti, non solo soggettive (diverse da persona a persona), ma anche differenti in base ad alcuni fattori, nello specifico:

  • Tipo di problema/ situazione stressante 
  • Circostanze in cui si verifica la situazione stressante
  • Caratteristiche proprie dell’individuo (c’è chi ha maggior senso di responsabilità di altri, autostima, autoefficacia, resilienza etc)

Tutti questi elementi caratterizzano il tipo di strategia (coping) che sarà messa in atto.

Studiosi e psicologi hanno, nel tempo, individuato differenti categorie di coping:

  • Coping di tipo emotivo (Emotion coping) ossia le modalità con le quali si va ad agire sulla sfera emotiva, la propria risposta psicologica a stimoli esterni. In questo caso le reazioni al problema possono essere diverse. È, infatti, possibile che la risposta sia la fuga dal disagio emotivo, la rivalutazione positiva dell’evento stressante (che diventa meno stressante dopo la rivalutazione), l’assunzione di responsabilità in riferimento alla situazione stressante in oggetto, esercitando autocontrollo, cercando un supporto sociale;
  • Coping incentrato sul problema (Task coping) mediante strategie che mirano a rendere meno stressante la situazione che ha creato stress. In questo caso si cerca di agire sulle cause stesse del problema, per comprenderle e gestirle meglio. Si tratta, in sostanza, di andare alla fonte del problema e risolverla;
  • Strategie di evitamento (Avoidance Coping) con cui l’impegno è volto a evitare la situazione stressante;
  • Strategie di coping positivo che utilizzano l’umorismo, il sorriso per la risoluzione di situazioni stressanti e che possono avere riscontri positivi anche su stato mentale ed emotivo.

A seconda del momento, della situazione, della reale necessità, è possibile attuare più strategie di coping nello stesso momento.

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