La Compassion-Focused Therapy (CFT) è una forma di terapia che offre un abbraccio compassionevole alla mente, aiutando a sviluppare un atteggiamento gentile e premuroso verso se stesso e gli altri. Questo approccio terapeutico, sviluppato dallo psicologo britannico Paul Gilbert, si basa sulle moderne conoscenze della neuroscienza, della psicologia evolutiva e della teoria dell’attaccamento. Scopriamone di più.
CFT, i principi su cui è fondata
I principi fondamentali della CFT si basano sulla comprensione che la nostra mente è soggetta a una gamma di emozioni, tra cui la paura, l’ansia, la colpa e la vergogna. Si tratta di patologie di cui soffrono moltissime persone, soprattutto per quanto riguarda l’ansia. Queste emozioni possono spesso essere radicate in un senso di insicurezza e una mancanza di autostima. La CFT mira a trasformare queste emozioni negative in sentimenti di compassione, sicurezza e autostima. Un elemento chiave della CFT è la pratica della “compassione verso se stessi”. Spesso, ci troviamo ad essere i nostri critici più severi, giudicandoci duramente per i nostri errori o difetti.
La CFT ci insegna ad adottare un atteggiamento gentile e umano verso noi stessi, accettando i nostri limiti e le nostre imperfezioni senza giudizio. Questo aiuta a ridurre l’autocritica e a sviluppare una maggiore fiducia in se stessi. Un altro aspetto importante della CFT è l’attenzione alla regolazione emotiva.
La terapia si concentra sulla regolazione delle emozioni negative, come l’ansia e la rabbia, attraverso l’applicazione di tecniche di mindfulness e di esercizi di respirazione. Questo aiuta a riconoscere le emozioni negative e a gestirle in modo più sano, anziché reprimere o evitare i sentimenti scomodi.
Come funziona la terapia CFT?
La Compassion-Focused Therapy (CFT) funziona attraverso un approccio terapeutico strutturato e mirato. Durante le sessioni di terapia, il terapeuta guida il cliente attraverso un processo di esplorazione delle emozioni negative, delle credenze limitanti e dei modelli di pensiero distruttivi. Attraverso l’utilizzo di tecniche di mindfulness e di esercizi di respirazione, il cliente impara a riconoscere le proprie emozioni, ad accettarle senza giudizio e a sviluppare un atteggiamento compassionevole verso se stesso.
Il terapeuta aiuta anche a esplorare l’origine delle emozioni negative e a lavorare sulla costruzione di nuove prospettive positive. La CFT si basa anche sull’importanza del lavoro di “casa”, in cui il cliente è incoraggiato a praticare gli insegnamenti appresi durante le sessioni di terapia nella propria vita quotidiana. Questo processo graduale aiuta il cliente a sviluppare abilità di regolazione emotiva e a trasformare le emozioni negative in sentimenti di amore, gentilezza e autostima.
CFT, a chi è consigliata questa terapia?
La CFT è particolarmente utile per coloro che soffrono di disturbi dell’umore, come la depressione e l’ansia, così come per le persone che lottano con l’autostima e i problemi di autocommiserazione. La terapia può aiutare a creare un senso di sicurezza interiore, aumentare la resilienza emotiva e promuovere un atteggiamento positivo verso sé stessi e gli altri. La Compassion-Focused Therapy (CFT) può essere consigliata a diverse categorie di persone che affrontano sfide emotive e relazionali. Ecco alcune delle situazioni in cui la CFT può essere particolarmente utile:
- Disturbi dell’umore: la CFT può essere raccomandata per le persone che soffrono di depressione, ansia, stress cronico o altre forme di disturbi dell’umore. Questa terapia aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva, a gestire le emozioni negative in modo sano e a coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi.
- Problemi di autostima: la CFT può essere benefica per chi lotta con l’autostima bassa o con un senso di autovalutazione negativo. Attraverso la pratica della compassione verso se stessi, la terapia aiuta a ridurre l’autocritica e a sviluppare una visione più amorevole e accettante di sé stessi.
- Traumi e esperienze dolorose: la CFT può essere utile per coloro che hanno vissuto traumi o esperienze dolorose nel passato. Aiuta a elaborare il trauma, a ridurre l’auto-colpevolizzazione e a favorire la guarigione attraverso l’accettazione compassionevole delle proprie esperienze.
- Disturbi dell’attenzione e dell’impulsività: la CFT può offrire strumenti di regolazione emotiva e di attenzione per le persone che soffrono di disturbi come l’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). Aiuta a sviluppare la capacità di concentrarsi, a gestire gli impulsi e a coltivare una maggiore consapevolezza di sé stessi.
- Miglioramento delle relazioni interpersonali: la CFT può essere consigliata per coloro che desiderano migliorare le loro relazioni interpersonali. Aiuta a sviluppare una maggiore comprensione e compassione verso gli altri, promuovendo un ambiente relazionale più positivo e sano.
È importante notare che la CFT può essere adattata alle esigenze specifiche di ciascun individuo. Prima di intraprendere qualsiasi forma di terapia, è consigliabile consultare un professionista qualificato per valutare se questa terapia sia la scelta più adatta alla propria situazione.