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Autismo e musica, i benefici della connessione

L’autismo è un disturbo dello spettro autistico (ASD), che può comportare un considerevole numero di disagi. In questo approfondimento non vogliamo tanto dedicarci a esso come condizione, bensì al rapporto tra autismo e musica e ai benefici che possa portare. Forse non tutti sanno infatti che comporre o ascoltare suoni e melodie può donare beneficio alla salute mentale di chi sia afflitto da questo disturbo.

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Diffusione dell’autismo e principali disagi collegati

La gamma di sintomi nei quali si può presentare l’autismo è piuttosto ampia e diversificata. I dati statistici internazionali sul disturbo attestano che esso sia prevalente in una percentuale di popolazione compresa tra l’1 e il 2%, a livello mondiale. Il picco di incidenza è nell’età infantile, compresa tra i 2 e i 10 anni. In questo periodo è possibile sviluppare una condizione neurologica caratterizzata da un’interazione sociale compromessa, nonché da deficit comunicativi, tanto verbali quanto non verbali. La problematica causa uno snaturamento serio, contraddistinto da comportamenti troppo ripetitivi e severa ristrettezza di interessi. Le cause dell’autismo possono essere neurobiologiche costituzionali o psicoambientali acquisite ma è difficile essere particolarmente dettagliati. Al giorno d’oggi, infatti, non conosciamo ancora le motivazioni della manifestazione di questa patologia.

Proprio perché i sintomi sono complessi e spesso differenti tra loro, la definizione autismo è troppo restrittiva. È più corretto parlare di disturbi dello spettro autistico quando si desidera classificare la condizione. I disagi che colpiscono bambini, adolescenti e, in misura minore, adulti afflitti da una di queste manifestazioni sono principalmente tre. Si tratta degli indicatori più validi per riconoscere la sindrome, per cui facciamo attenzione se li notiamo nei bimbi.

  • Difficoltà comunicative e relazionali. Chi si trovi prigioniero di un disturbo dello spettro autistico può trovare difficoltà a comprendere e utilizzare il linguaggio verbale, così come quello non verbale o para-verbale. Ciò causa naturalmente grandi avversità nell’interazione con gli altri e ostacola la formazione di relazioni sociali.
  • Interessi limitati e comportamenti ripetitivi. Girare continuamente le mani, dondolarsi avanti e indietro senza sosta, ritualizzare giocattoli o altri oggetti e dedicarsi esclusivamente ad alcune attività possono essere sentori di un disturbo riconducibile allo spettro dell’autismo.
  • Sensibilità sensoriale. Facciamo attenzione alle reazioni a luci, suoni, rumori e tocchi. Qualora fossero eccessive e innaturali potrebbero evidenziare una condizione di autismo.

Trattandosi di bambini, è possibile che uno qualsiasi dei comportamenti ora elencati sia parte di un processso di crescita e familiarizzazione con il mondo circostante. È ovvio però che, qualora se ne notino più di uno, o nel caso in cui il modo di fare si prolunghi nel tempo, potrebbe essere il caso di consultare uno specialista.

Autismo e musica: il suono e la melodia possono essere ottimi alleati per il benessere di chi ne soffre
Sebbene i disturbi dello spettro autistico siano molto differenti tra loro, si è osservato come la musica sia in grado di portare grande beneficio alla maggior parte degli afflitti.

I benefici della musica nella psicoterapia

La musica è uno strumento potente. Essa può essere impiegata in psicologia e in psicoterapia per migliorare capacità emotive, cognitive e comportamentali. Se inserita in un percorso terapeutico è in grado di migliorare la comunicazione fallace, così da aiutare il paziente a cementare le proprie relazioni. La si può sfruttare in maniera maieutica, come direbbe Socrate, per favorire l’espressione di sentimenti ed emozioni, nonché facilitare l’interazione di chi soffra di disturbi che la limitano o impediscono. In aggiunta, riduce ansia e stress, perché possiede un effetto calmante e rilassante.

La musica stimola inoltre creatività e immaginazione, favorendo l’espressione di sè. Come se non bastasse, facilita memorizzazione e apprendimento, aiutando a migliorare l’attenzione e la concentrazione. Per intervenire su pazienti colpiti da una varietà di condizioni patologiche o parafisiologiche è possibile fare ricorso alla musicoterapia. Essa approccia il malato utilizzando la musica, o talvolta semplicemente il suono, anche quando non è parte di alcuna melodia, come strumento di comunicazione non verbale. La tecnica porta risultati spesso inattesi in percorsi educativi, riabilitativi e terapeutici.

L’attività musicale utilizza le stesse funzioni, e le stesse aree cerebrali, che vengono impiegate nell’esecuzione di svariati compiti di altra natura. Per esempio il linguaggio e la lettura. Il potenziale compensativo e di sviluppo del suono in ambito terapeutico si deve al fatto che esso favorisce l’adattamento e la creazione di percorsi alternativi e autonomi di apprendimento. In questo modo si stimola il potenziamento dei processi integrativi, sostitutivi e correttivi. La potenza del veicolo musicale sta nella sua capacità di stimolare diverse aree, andando a coinvolgere sia il sistema cognitivo e motorio, sia quello che regola le emozioni.

Autismo e musica: la connessione

Non è raro che gli afflitti da autismo mostrino particolare sensibilità alla musica. Spesso infatti capita che chi manifesti un disturbo dello spettro autistico sia particolarmente abile a suonare uno strumento, o magari a cantare. Alternativamente, le persone in questa condizione possono provare forte attrazione per suoni, ritmi e melodie. Esiste una connessione particolare tra autismo e musica, una sensibilità che diventa una risorsa per raggiungere obiettivi terapeutici specifici, miranti al miglioramento del benessere del paziente con diagnosi ASD.

La musicoterapia viene spesso prescritta nei percorsi per bambini e adolescenti affetti da disturbi dello spettro autistico, in quanto aiuta a rilassarli e calmarli, stimolandone il processo cognitivo e la creatività. Essa è spesso esplosiva nelle persone autistiche, ma non sempre viene espressa in maniera adeguata.

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