Il mindful eating è una pratica che consiste nel prestare attenzione al momento presente, alle sensazioni fisiche e alle emozioni che si provano durante il pasto. Si tratta di un approccio che aiuta a riconoscere i segnali di fame e sazietà, a scegliere gli alimenti più adatti alle proprie esigenze e a godere pienamente del gusto e del piacere del cibo. Il mindful eating può essere utile per migliorare la qualità della vita, la salute e il benessere psicologico, oltre che per prevenire o risolvere problemi come il sovrappeso, l’obesità, i disturbi alimentari, lo stress e l’ansia.
Cos’è il mindful eating e perché praticarlo
Il mindful eating si basa sui principi della mindfulness, una forma di meditazione che insegna a focalizzare l’attenzione sul qui e ora, senza giudicare né reagire in modo automatico agli stimoli interni ed esterni. La mindfulness aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e a gestire meglio le emozioni, i pensieri e le azioni. Il mindful eating applica questi principi al contesto alimentare, invitando a prestare attenzione a tutto ciò che riguarda il cibo: la sua origine, la sua preparazione, il suo aspetto, il suo odore, il suo sapore, la sua consistenza, la sua temperatura, la sua quantità, la sua qualità, il suo effetto sul corpo e sulla mente.
Praticare il mindful eating può avere numerosi benefici, tra cui:
Sviluppare una relazione più sana ed equilibrata con il cibo può portare numerosi benefici, sia fisici che psicologici. Innanzitutto, si riduce la tendenza a mangiare per motivi emotivi, per abitudine o per noia, imparando ad ascoltare maggiormente i reali bisogni del proprio corpo. Inoltre, si riscopre una soddisfazione più profonda nell’alimentarsi con consapevolezza, senza fretta, apprezzando ogni boccone.
Tutto questo aiuta a regolare appetito e peso, prevenendo gli eccessi, e rispettando i segnali naturali di fame e sazietà. Da non sottovalutare poi l’impatto positivo che un miglior rapporto col cibo può avere anche sulla salute: si riduce il rischio di malattie come il diabete, i problemi cardiovascolari, la pressione alta.
In ambito psicologico, una relazione più serena col cibo evita di utilizzarlo come “stampella” per gestire emozioni negative, quali ansia, frustrazione, tristezza. Ne deriva un maggiore benessere mentale ed emotivo.
Infine, un approccio consapevole all’alimentazione può riflettersi in una crescita spirituale e in un miglioramento dei rapporti sociali e ambientali. Insomma, i benefici sono davvero profondi e ad ampio raggio!
Come praticare il mindful eating: alcuni esercizi semplici e efficaci
Praticare il mindful eating significa rivolgersi al cibo con un nuovo atteggiamento, non è richiesto abbandonare le delizie che preferisci o seguire una dieta specifica. È un processo che inizia con una pausa e un respiro profondo prima di iniziare a mangiare, un momento per centrarti sul presente e sulle emozioni che stai sperimentando. Interrogati sulla vera natura della tua fame: è effettiva o stai cercando di colmare altri vuoti? Se la fame non è il motivo, esplora le alternative per rispondere a ciò che il tuo corpo sta richiedendo.
La scelta del cibo diventa un atto di consapevolezza e di rispetto per l’ambiente e per il proprio organismo. Opta per alimenti che siano al contempo un piacere per il palato e un beneficio per la salute: naturali, freschi, vari, e che siano espressione di un consumo responsabile e informato. Questo comporta anche evitare quanto più possibile cibi troppo manipolati o di dubbia provenienza, scegliendo invece con attenzione e consapevolezza.
Il momento della preparazione del pasto è un’occasione per mettere in gioco la tua creatività e passione; se il tempo o la voglia di cucinare scarseggiano, orientati su piatti semplici ma nutrienti, e se possibile, condividi la preparazione con qualcuno che ti sta a cuore, rendendo l’atto del cucinare un momento di condivisione.
Mentre mangi, cerca di eliminare le distrazioni che potrebbero allontanarti dall’esperienza del cibo: l’obiettivo è apprezzare ogni boccone, concentrandoti sui colori, i profumi, i sapori e le consistenze del cibo, percependo le sensazioni che accompagnano ogni morso e ogni inghiottita.
Infine, annotare le proprie abitudini alimentari in un diario può svelare molto sui tuoi schemi alimentari e le emozioni che vi sono legate. Registrare i dettagli dei pasti per una settimana ti offre una panoramica del tuo comportamento alimentare, permettendoti di riconoscere e gestire eventuali abitudini non salutari legate a emozioni come noia o stress. Questa pratica aiuta a costruire una maggiore consapevolezza su come, quando e perché mangiamo, potenziando la tua relazione con il cibo.
Il mindful eating può davvero cambiare il nostro rapporto col cibo in meglio. Ci permette di uscire dal pilota automatico per riscoprire il piacere di mangiare con tutti i sensi.
In definitiva, si tratta di abbracciare l’alimentazione come un modo per prenderci cura di noi, nel qui e ora. Con impegno e gentilezza verso noi stessi, è possibile ricostruire un rapporto sano col cibo che duri per tutta la vita.