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Dermatillomania: come smettere di sfregare la pelle

La dermatillomania è un disturbo psicologico che si caratterizza per la compulsione di graffiare ed escoriare la propria pelle ripetutamente.
La dermatillomania può avere conseguenze dannose per la salute: come smettere e come uscire da tale condizione?

Se è vero che a molti di noi è capitato di grattare, strofinare e tormentare la nostra pelle in momenti di particolare stress o nervosismo, è bene riconoscere che se tali comportamenti diventano ripetuti e cronici, si è di fronte a un vero e proprio disagio psicologico.

La dermatillomania è una condizione clinica che può rivelarsi pericolosa per la salute fisica e causare infiammazioni, lesioni e infezioni.
Capire come smettere è fondamentale per non protrarre tale condizione nel tempo.
Uno dei fattori più deleteri è infatti costituito dalla persistenza alla lunga della patologia, più che dall’intensità degli sfregamenti.

Studi di ricerca medico-scientifica in ambito neurologico e psicologico hanno individuato le diverse cause scatenanti della dermatillomania, i sintomi per riconoscerla e le cure per contrastarla.

Che cos’è la dermatillomania?

Il termine dermatillomania deriva dal greco e significa letteralmente “mania di strappare la pelle”.

Le espressioni escoriazione psicogena o nevrotica, dermatosi autoindotta, dermatite artefatta sono tutti sinonimi della dermatillomania, definita nella letteratura scientifica ufficiale con la locuzione “disturbo da escoriazione”.

Anche se non si tratta di un comportamento scatenato specificatamente da ossessioni, la dermatillomania è stata recentemente inserita nel capitolo sui disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo dei Manuali MSD.
Questo perché la principale caratteristica della dermatillomania sta nella ripetitività dei gesti di sfregamento della pelle e, come per gli altri disturbi ossessivi-compulsivi, nel pensiero costante di tentare di resistere e contrastare l’impulso.

Le parti del corpo che solitamente sono più coinvolte e “tormentate” dal paziente afflitto da tale condizione sono quelle più in vista e più facilmente raggiungibili dalle nostre mani: viso, mani, braccia, gambe.

Chi soffre di dermatillomania prova una sensazione di sollievo immediato nel pizzicare o rimuovere la propria pelle: tali azioni sono una risposta per contrastare o placare stati di ansia, noia, paura, stress o nervosismo.
Il sollievo è però temporaneo, mentre i segni successivi, che restano a lungo visibili sulla pelle, causano pensieri negativi e di ansia per aver perso il controllo.
Si innesca così un circolo vizioso che comporta il ripetersi compulsivo dell’azione auto-lesiva.

un uomo si strofina e pizzica la pelle del ginocchio nervosamente
Grattare, pizzicare e strofinare la propria pelle può provocare un sollievo momentaneo in situazioni di ansia o nervosismo

Sintomi della dermatillomania

La diagnosi ufficiale della dermatillomania avviene quando vengono riscontrati nel paziente specifici sintomi:

  • Stuzzicare la propria pelle frequentemente attraverso gesti compulsivi come grattarsi, schiacciare, strappare, mordere e rimuovere pezzi di pelle causando lesioni più o meno superficiali;
  • Tentare ripetutamente di ridurre o interrompere lo stuzzicamento della pelle e provare un forte senso di disagio nel non riuscire a resistere all’impulso;
  • Sensazione di malessere clinicamente significativo tale da compromettere la vita sociale, lavorativa e relazionale.

Nei soggetti che soffrono di dermatillomania si riscontrano forti sentimenti di impotenza e rabbia dovuti dal non riuscire a smettere.

I segni lasciati dagli sfregamenti provocano inoltre un forte senso di colpa e di vergogna, causati dalla consapevolezza che le lesioni cutanee sono auto-provocate.
Di conseguenza, le persone afflitte da questo disagio psichico vivono un rapporto conflittuale e negativo con il proprio aspetto estetico e tentano di coprire e camuffare i segni coprendosi eccessivamente ed evitando luoghi e situazioni in cui lesioni ed escoriazioni possono essere visibili.

Come smettere e guarire dalla dermatillomania?

I soggetti che soffrono di dermatillomania riconoscono due funzioni principali nell’azione di rimuovere e danneggiare la propria cute.
La prima è il tentativo di regolarizzare e governare le proprie emozioni; la seconda è la necessità di compensare il disagio che deriva dalle stesse azioni compiute a danno della propria pelle.
Si tratta a tutti gli effetti dello stesso meccanismo che sta alla base di ogni dipendenza.

La pelle è il confine tra l’interno e l’esterno del nostro corpo e la dermatillomania può quindi essere visto come un modo per controllare o modificare questo confine e la propria vulnerabilità verso il mondo esterno.
Ma in molti casi si tratta anche di una forma di autosabotaggio: un modo che il soggetto utilizza per “punirsi” per qualcosa che ritiene sbagliato relativamente alla sua persona o alle sue azioni.
Inoltre, la dermatillomania può esprimere conflitti e ansie inconsce ed essere un tentativo di manifestare disagi o paure.

Per curare la dermatillomania è importante prima di tutto identificare eventuali fattori di stress o disturbi di salute mentale concomitanti.
Il paziente dovrà iniziare un trattamento dermatologico, ma è fondamentale affiancare un percorso di psicoterapia per comprendere le origini del problema.

una ragazza di nasconde e si gratta nervosamente mentre dei coetanei la deridono
La dermatillomania può essere una risposta per gestire situazioni di disagio o nervosismo e può incidere in maniera sostanziale sulle capacità di relazionarsi e affrontare il mondo esterno.

La terapia cognitivo comportamentale

Tra i trattamenti psicologici più utilizzati e più efficaci nel trattamento della dermatillomania c’è la terapia cognitivo comportamentale.
Questo tipo di approccio punta a invertire le abitudini compulsive tramite l’automonitoraggio e l’autocontrollo per aumentare la consapevolezza del paziente su quali sono le situazioni, i pensieri e le emozioni che innescano lo stuzzicamento automatico della pelle.
In questo modo si arriva a riconoscere quali sono quelle azioni o comportamenti che possono ridurre gli sfregamenti come, ad esempio, stringere a pugno le mani, maneggiare un oggetto anti-stress, o tagliare le unghie molto corte.

Ottimi risultati sono stati riscontrati anche nella mindfulness o negli esercizi di autoconsapevolezza.
In alcuni casi, può essere necessaria la terapia farmacologica.

Ma il primo passo per uscirne è sicuramente quello di non sottovalutare l’atteggiamento di pizzicamento della pelle e non considerarlo solo una cattiva abitudine che dipende semplicemente dalla volontà individuale.

Chiedere aiuto e affidarsi a dei professionisti è la soluzione per guarire e conoscere meglio se stessi, così da affrontare i propri disagi e salvaguardare il proprio benessere fisico e mentale.

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