Avere una buona autostima ed essere fieri di sé non vuol dire sentirsi migliore degli altri o ritenere di non commettere mai errori.
Al contrario, una buona autostima ci aiuta a stare meglio con noi stessi e con il mondo esterno, ad essere meno suscettibili alle critiche e meno inclini a sentimenti di gelosia.
Il ruolo dell’autostima nella nostra vita
Essere consapevoli di noi stessi e del nostro valore unico ha un ruolo importantissimo per il nostro benessere e per le nostre relazioni.
Quando abbiamo un buon livello di autostima riusciamo, ad esempio, a riconoscere se una critica è costruttiva, così da farne tesoro. Inoltre, è dimostrato come i livelli di ansia e stress si riducano, anche in ambito lavorativo e siamo più motivati a prenderci cura di noi stessi e del nostro benessere fisico e mentale.
Un basso livello di autostima può, invece, condizionare in maniera negativa ogni sfera della nostra vita portandoci a sentirci demotivati, incapaci, ansiosi, stressati, depressi.
Si possono scatenare condizioni di disagio psicopatologico anche gravi quali autolesionismo, disturbi dell’alimentazione fino a tendenze suicida e autodistruttive.
Non essere fieri di sé può quindi comportare una serie di conseguenze negative, dalla sfera affettiva fino ai risultati professionali.
Studi psicologici hanno infatti riconosciuto come, in alcuni soggetti, la causa di difficoltà relazionali, insuccessi accademici, fallimenti lavorativi, disturbi comportamentali di varia natura e addirittura di problemi di salute fisica, fosse proprio la scarsa autostima e la mancanza di riconoscimento e di apprezzamento di sé stessi.
A chi non è mai capitato di non riuscire a ottenere qualcosa, o addirittura di arrendersi anche prima di provarci, perché non ci si sentiva all’altezza?
Cosa vuol dire essere fieri di sé: definiamo il concetto di autostima
Cos’è dunque l’autostima? È la valutazione complessiva, emotiva e soggettiva, che abbiamo di noi stessi. Questa si può basare sull’aspetto fisico, sull’intelligenza o in generale sulla percezione del valore personale come persona. Non è solo la descrizione che attribuiamo a noi stessi, ma i sentimenti e le valutazioni che abbiamo su di noi.
La nostra autostima è però instabile e il suo livello può mutare nel corso della vita frequentemente e con facilità.
Può capitare di toccare punti altissimi e bassissimi di autostima in fasi diverse della nostra vita, ma anche nell’arco della stessa giornata, se non addirittura in pochi minuti. Molti di noi hanno fatto esperienza di questa sensazione in prima persona in seguito a delusioni professionali o sentimentali, al fallimento di un progetto di vita, a giudizi o confronti sociali o per moltissimi altri motivi che possono essere dovuti da noi stessi o da avvenimenti e azioni esterne.
Ma questo aspetto “fluttuante” dell’autostima è buona notizia!
Vuol dire che non si tratta di una caratteristica legata ai nostri geni, né di una condizione patologica indipendente dalla nostra volontà e dal nostro controllo.
Possiamo quindi imparare come rafforzarla e come mantenerla “allenata” per non farle perdere facilmente di forza. Proprio come accade con i nostri muscoli, esistono degli “esercizi” e delle buone pratiche per alimentare e rafforzare la nostra autostima, come confermano numerosi studi psicologici in merito.
5 modi per aumentare l’autostima ed essere fieri di sé
Studi psicologici e comportamentali suggeriscono diversi esercizi e approcci per aumentare la nostra autostima e stabilizzare la valutazione che abbiamo di noi stessi.
Di seguito, ve ne suggeriamo 5: sono piccoli e semplici consigli da tenere a mente quotidianamente per imparare ad essere fieri di sé e vivere la vita con un approccio positivo.
1 – Prendersi cura di sé
Curare la propria estetica e prendersi cura di se stessi ha un ruolo decisivo nell’aumentare l’autostima e gli studi di settore lo confermano. Fare esercizio fisico, individuare e sfoggiare uno stile che si addice alla nostra persona, curare la propria igiene personale, sono piccoli gesti quotidiani che possono renderci fieri della nostra immagine e farci stare bene con il nostro corpo.
Ma prendersi cura di sé vuol dire ovviamente anche prendersi cura della propria mente. Decidere di seguire un percorso di psicoterapia, dedicarsi alla meditazione e alla propria salute mentale, aiuta moltissimo a rafforzare l’autostima.
2 – Utilizzare affermazioni positive
Il modo in cui pensiamo il mondo, influenza la nostra percezione delle cose. Le affermazioni positive possono dunque aiutarci, ma solo se impariamo a utilizzarle nel modo giusto.
Non sempre essere positivi e imporsi di ripetersi frasi motivazionali standardizzate può portare benefici, anzi a volte possono essere una forzatura deleteria. Riempirsi la testa di frasi ottimiste può farci sentire ancora meno fiduciosi di sé nei casi in cui ciò che ci ripetiamo è il contrario di ciò che proviamo.
Una buona e utile pratica è però adattare le affermazioni positive a qualcosa di più gestibile e focalizzarle sui nostri obiettivi specifici piuttosto che su frasi fatti generiche. Ad esempio, “mi impegnerò sodo così da ottenere ciò che voglio” oppure “con perseveranza e nonostante gli ostacoli riuscirò lo stesso nei miei obiettivi perché sono una persona valida” può aiutarci molto di più di ripeterci solo “avrò successo”.
3 – Imparare ad accettare i complimenti
Provare imbarazzo, nascondersi, sminuirsi e non riuscire ad accettare i complimenti è tipico di chi ha bassa autostima. La psicologia conferma che proprio quando abbiamo più bisogno di sentirci incoraggiati, respingiamo i complimenti. Imparare ad apprezzare i complimenti che riceviamo è molto semplice: basta imporsi di rispondere utilizzando frasi semplici come solo un grazie o “sei davvero gentile” e accogliere il complimento. Accettare gesti e parole belle che provengono dall’esterno, porta l’individuo piano piano ad accoglierle e a credere di meritarle.
4 – Definire i propri obiettivi su ciò che ci piace davvero
La psicologia ci dice che per acquisire sicurezza e stima di se stessi bisogna scoprire il proprio talento e mettere a frutto le capacità personali. Quando scopriamo di essere abili in determinati ambiti, la nostra autostima cresce.
Non sempre questo può o deve coincidere con l’aspetto lavorativo o professionale.
Ad esempio, se siamo particolarmente abili in cucina, nel bricolage o in uno sport, praticare spesso queste attività sarà estremamente positivo per noi.
5 – Ricordarsi del proprio valore senza confrontarlo con gli altri
Per imparare a ricordare il nostro valore e le cose di noi stessi che ci piacciono, che ci rendono unici e in cui siamo bravi, gli studiosi suggeriscono di scrivere un piccolo promemoria: un elenco di cose di noi stessi che apprezziamo e per cui anche gli altri dovrebbero apprezzarci. Questo ci aiuta a tenere a mente il nostro valore e non cadere nella trappola del confronto sociale. I social media hanno contribuito a esasperare questi confronti, proponendo standard irrealistici e distorti.
Ripetersi che ognuno ha le sue imperfezioni e problematiche, che nessuno è perfetto ma che bisogna tenere a mente il proprio valore personale, è una delle strategie vincenti per imparare ad apprezzarci!