L’ansia è una reazione naturale del corpo umano di fronte a situazioni stressanti o minacciose. Tuttavia, quando l’ansia supera determinati limiti e diventa eccessiva, può trasformarsi in un disturbo che interferisce significativamente nella vita quotidiana. Uno di questi disturbi, spesso trascurato ma altamente invalidante, è l’ataxofobia, ossia la paura del disordine.
Cos’è l’ataxofobia
L’ataxofobia è una forma di disturbo d’ansia caratterizzata dalla paura e dall’ansia nei confronti del disordine, della confusione, della trascuratezza, generata alla base da un disagio per le situazioni di incertezza o imprevedibilità che il caos potrebbe portare. Chi soffre di ataxofobia ha quindi difficoltà a gestire situazioni in cui non è possibile prevedere o controllare ogni aspetto, che parte anche dal semplice letto con ammucchiati sopra dei vestiti, delle scarpe non allineate o, più in generale, oggetti lasciati non al proprio posto e in maniera confusionaria. Questa condizione può rendere la vita quotidiana estremamente difficile, dal momento che si declina in maniera diversa per ognuno e dunque rende anche il contesto più “normale” un motivo d’ansia per il soggetto in questione.
Tendenzialmente questo tipo di fobia caratterizza persone che già presentano un disturbo ossessivo-compulsivo, perché trovano nell’ordine esterno un modo per controllare il disordine che si sentono dentro. Nel tentativo di gestire le emozioni che sfuggono al controllo, si cerca di tenere in ordine ciò che ci circonda; da qui, appunto, la paura di non poter controllare più il caos, l’incertezza, e venirne sopraffatti.
Le cause dell’ataxofobia
Le cause dell’ataxofobia possono variare da individuo a individuo, ma alcune cause comuni includono:
- Traumi passati: eventi traumatici o esperienze negative legate al disordine o alla trascuratezza possono contribuire allo sviluppo dell’ataxofobia.
- Genetica e caratteristiche personali: la predisposizione genetica può giocare un ruolo nell’insorgenza dell’ataxofobia. Se ci sono antecedenti familiari di disturbi d’ansia, si può essere più inclini a svilupparlo. Inoltre, alcune persone sono naturalmente più ansiose e suscettibili all’ataxofobia a causa delle loro caratteristiche personali.
- Ambiente familiare: crescere in un ambiente incerto, disordinato, senza sicurezze, o al contrario con una presenza iperprotettiva dei genitori dove non si riesce a esternare il proprio disagio interno può portare allo sviluppo di questa fobia.
- Eventi di vita stressanti: eventi come la perdita di un lavoro, una separazione o una malattia possono scatenare l’ataxofobia o peggiorarla se già presente.
Sintomi e conseguenze della fobia
I sintomi dell’ataxofobia possono variare in intensità da individuo a individuo e risultano molto simili a quelli di altre tipologie di fobie. Alcuni sintomi comuni includono:
- Ansia intensa: chi soffre di ataxofobia sperimenta un’ansia intensa quando si trova di fronte a situazioni caotiche, sia in termini di oggetti e disposizione di essi, sia anche in contesti sociali per esempio dove manca la puntualità.
- Evitamento: per cercare di evitare l’ansia legata alla trascuratezza e all’incertezza, le persone con ataxofobia tendono a evitare situazioni in cui non possono controllare completamente ciò che li circonda e sono propensi ad avere una routine molto ferrea per non incappare in situazioni potenzialmente scatenante.
- Sintomi fisici: la fobia e il panico a lei annessa possono manifestarsi con sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, nausea e mancamenti.
- Pensieri catastrofici e manie: le persone con ataxofobia spesso immaginano i peggiori scenari possibili quando si trovano in situazioni di caos. Comune è anche che sviluppino delle manie legate al controllo di ciò che hanno intorno e della propria vita in generale, fino a sfociare, come si diceva, in un disturbo ossessivo-compulsivo.
- Perfezionismo e impazienza: chi soffre di tale fobia non desidera solo fare le cose bene, ma anzi vuole che tutto risulti assolutamente perfetto e senza errori o sbavature, in qualsiasi campo della propria vita. Inoltre, proprio per tale necessità di perfezionismo, i soggetti ataxofobici sono spesso intolleranti nei confronti di chi non ha il loro stesso concetto di ordine e precisione. Risulta quindi difficile anche la gestione delle relazioni, soprattutto se sentimentali o che prevedono una convivenza e condivisione degli spazi.
Superare l’ataxofobia
Come si può capire, l’ataxofobia è una condizione che può avere un impatto molto grave sulla qualità della vita di chi ne è affetto. È però importante sapere che esistono strategie efficaci per imparare a gestire e superare questa paura e questi stati d’ansia.
In primis, la terapia cognitivo-comportamentale è, come nel caso di altre fobie, uno dei trattamenti più efficaci per l’ataxofobia. Tale percorso ha infatti lo scopo di indagare le origini, le cause e gli eventi scatenanti della fobia, così da poterci lavorare in termini di accettazione e miglioramento del panico che questi provocano. Anche la terapia espositiva in questo può essere utile, che qui si traduce nel cercare gradualmente di allentare la necessità di avere il controllo e sistemare perfettamente ogni aspetto e contesto di vita. Insomma, bisogna imporsi di “lasciar correre” magari tramite piccoli esperimenti, quindi per esempio lasciando una credenza in disordine, affrontando situazioni nuove al di fuori della propria zona di comfort o anche permettendo che qualcosa nei propri rapporti non vada come pianificato.
In casi più problematici, si può considerare anche il trattamento farmacologico, dopo un’attenta valutazione di uno psichiatra.