Viviamo in un’era in cui la politica è onnipresente nelle nostre vite. Con le notizie che scorrono ininterrottamente sui nostri schermi e i social media che ci tengono costantemente informati sugli sviluppi politici, è difficile sfuggire al mondo della politica. Questo costante flusso di informazioni politiche può portare a un fenomeno noto come “ansia politica“, un’esperienza sempre più comune per molte persone.
Dal disturbo d’ansia generalizzato all’ansia politica
Secondo il vocabolario Treccani, l’ansia è uno “stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa”. In altre parole, si tratta di uno stato emotivo associato a una condizione di allerta e paura, generalmente eccessiva rispetto alla situazione reale. Non è un fenomeno anormale, anzi: si tratta di un’emozione base che porta l’organismo umano in uno stato di attivazione con conseguenti “sintomi”, per esempio la ricerca di spiegazioni o l’innesco di alcuni fenomeni fisiologici (es. aumento della frequenza del respiro, della sudorazione, tachicardia, vertigini, ecc.). Quando l’attivazione di tale sistema diventa eccessivo, ingestibile e troppo frequente, si può parlare di disturbo d’ansia.
L’ansia può essere provocata dunque da potenzialmente qualsiasi aspetto della vita di una persona, compresi i contesti politici in cui l’individuo è posto di fronte a notizie o scelte da compiere.
Ansia politica: di cosa si tratta
L’ansia politica può manifestarsi in vari modi. Alcune persone si sentono sopraffatte dai dibattiti politici, mentre altre possono sperimentare un senso di impotenza o disillusione riguardo alla politica. Altri ancora possono sentirsi costantemente preoccupati o ansiosi per gli eventi politici del momento. Questi sintomi possono chiaramente avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere generale delle persone.
Uno dei motivi per cui l’ansia politica è così diffusa oggi è la natura polarizzata della politica contemporanea. Le divisioni ideologiche e le tensioni sono diventate più evidenti che mai, con le persone che spesso si sentono costrette a schierarsi su questioni politiche importanti. Questo può portare a un aumento dello stress e dell’ansia, poiché le persone si preoccupano di essere giudicate o criticate in base alle loro opinioni politiche.
Le cause dell’ansia politica
Per comprendere meglio come gestire l’ansia politica, è importante esaminare le cause alla sua radice. Alcuni dei fattori scatenanti comuni includono:
- Eccessiva esposizione ai media: passare troppo tempo a seguire notizie e discussioni politiche può aumentare lo stress, soprattutto se ciò viene fatto involontariamente venendo bombardati di informazioni dai media. È importante trovare un equilibrio tra rimanere informati e proteggere la propria salute mentale.
- Polarizzazione: come prima accennato, la polarizzazione politica può far sentire le persone isolate o in conflitto con gli altri; questo perché la pressione sociale per aderire a un’opinione politica particolare può essere stressante.
- Senso di impotenza: il fatto che molte persone si sentano impotenti di fronte ai grandi problemi politici del mondo può causare un’ansia da non sottovalutare.
- Incertezza: le fluttuazioni politiche e l’incertezza riguardo al futuro possono causare preoccupazione e ansia.
Come gestire questo tipo d’ansia
Come nel caso dei disturbi d’ansia, anche l’ansia politica può essere gestita in diversi modi, riuscendo così a proteggere la propria salute mentale in un contesto politico sempre più stressante.
Alcune delle strategie che si possono mettere in atto in questo senso riguardano proprio la modalità con cui ci informiamo e partecipiamo alla vita politica mondiale, del nostro Paese o della nostra zona. Prima di tutto, è bene educarsi sulle questioni politiche importanti in modo da poter avere opinioni critiche su di esse; questo può anche aiutare ad avere un senso di controllo e fiducia maggiore. Un’altra buona pratica è quella di limitare la propria esposizione mediatica, ossia limitare il tempo trascorso a seguire le notizie nei media tradizionali o nei social media. Impostare dei limiti di tempo e seguire solo fonti di informazioni obiettive ed equilibrate è un ottimo punto di partenza per curarsi della propria salute mentale.
Per combattere la sensazione di sentirsi impotenti, poi, si può scegliere di partecipare attivamente alla politica, anche in piccolo. Questo significa fare volontariato, aderire a gruppi di interesse o partecipare a discussioni civiche, per esempio.
Anche per l’ansia politica, è decisamente d’aiuto il supporto, sia sociale che professionale. Si può parlare con amici, familiari o colleghi di fiducia riguardo alle proprie preoccupazioni politiche, così da alleviare lo stress che deriva da esse. Attenzione, però, a non innescare delle discussioni distruttive: è sempre bene valutare la persona con la quale si vuole parlare, essendo la politica un argomento spesso molto delicato. Se con le proprie conoscenze non fosse abbastanza, si può decidere di rivolgersi a un terapeuta per imparare a gestire l’ansia.
Altre pratiche che aiutano sempre in queste problematiche sono l’esercizio fisico, una sana alimentazione e praticare esercizi come quelli di meditazione o di mindfulness per essere più consapevoli delle proprie emozioni e cercare di gestirle al meglio.