Vaso di Pandora

Nelle tempeste del futuro: il segreto per affrontare le sfide della vita

Al giorno d’oggi, gli uomini vivono in un’epoca in cui il tempo sembra essersi fermato: la routine pervade la loro mente e il loro corpo, si ritrovano a compiere le stesse azioni ogni giorno. Ed è anche vero che – insieme ad altri fattori – è proprio questa ripetitività a rendere il loro spirito critico così debole da non riuscire a trovare soluzione alle sfide che la vita pone loro quotidianamente.

Con l’avvento della pandemia, tutto ciò è balzato agli occhi: persone ansiose che riversavano le proprie preoccupazioni su ogni azione che dovessero compiere, non sapendo a chi o a cosa credere; l’avvento e lo sviluppo smodato delle “fake news”, le quali ormai dilagano più frequentemente di quanto si possa pensare. Insomma, l’uomo vive in un mondo complesso, che mette alla prova tutte le certezze di cui pensava di essere padrone, e le ribalta lasciandolo completamente solo e insicuro.

Il mindset del vincente

La brutta notizia è che, molto probabilmente, da qui non si può tornare indietro: al contrario, si dovrà imparare a convivere con questo stato di incertezza. La buona notizia è che Pietro Trabucchi, psicologo che si occupa della gestione dello stress, della motivazione e della resilienza, focalizza nel suo nuovo libro alcune strategie mentali che saranno fondamentali per i cittadini del presente e del futuro.

Nelle tempeste del futuro” – attraverso la ricerca neuro-scientifica e sull’analisi di fenomeni realmente accaduti – descrive le quattro capacità mentali chiave per il futuro e i metodi per riuscire a metterle in pratica:

  1. Sviluppo dell’autocontrollo
  2. Gestione dello stress e dell’incertezza
  3. Sviluppo di un pensiero autocritico e indipendente
  4. Accettazione dei propri limiti e ridimensionamento dell’ego

Attraverso le storie di “super-atleti”, Trabucchi riesce a mettere in luce tutti gli insegnamenti che – se messi in pratica quotidianamente – possono portare l’uomo a sviluppare una mente da vincente.

L’autocontrollo: una forza messa alla prova ogni giorno

L’autocontrollo rappresenta la capacità di regolare il proprio corpo e la propria mente a dispetto di un’emozione o una tendenza ad agire impulsivamente o automaticamente. Questa abilità è alla base di tutte le interazioni umane: infatti, sarebbe impossibile vivere in una comunità in cui tutti gli individui dessero libero sfogo ai propri pensieri e alle proprie azioni, senza pensare alle conseguenze che queste portano.

La specie umana vive nell’autocontrollo, e molte ricerche hanno dimostrato che durante il giorno si mettono in atto decine di atti di autocontrollo. E proprio in questo momento entra in gioco l’altra faccia della medaglia: proprio perché l’autocontrollo viene utilizzato molto facilmente nella quotidianità, il nostro corpo tende a scaricarlo e a rendere – di conseguenza – molto elevata la capacità di fallire.

Le basi cerebrali dell’autocontrollo risiedono nella corteccia prefrontale: infatti, in alcuni studi si è visto che pazienti con lesioni in questa parte del cervello manifestavano tratti di impulsività, non erano in grado di regolare i loro comportamenti, e soffrivano di incapacità nella pianificazione e nella regolazione degli appetiti.

In questo libro, Pietro Trabucchi insegna al lettore – attraverso un caso reale di un membro delle Forze Speciali – che l’autocontrollo può essere allenato fino a livelli estremi.

Stress e incertezza: come gestirli?

Gestire lo stress e l’incertezza significa tornare in uno stato di equilibrio, di benessere psico-fisico e trovare le cause che provocano quelle tensioni nella vita quotidiana. Umberto Galimberti definisce lo stress come “una reazione emozionale intensa a una serie di stimoli esterni che mettono in moto risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva”. 

Per gestire questi stati, è importante fare un lavoro su di sé che implichi il riconoscimento delle cause di tensione e incertezza, e intervenire per cambiare radicalmente i pensieri, le emozioni, le azioni, e di conseguenza i risultati. Nel libro proposto, una spedizione scientifica in Groenlandia con gli sci ai piedi mette in risalto come l’incertezza impatti sullo stato emotivo dell’individuo, e come imparare a gestirla.

Un pensiero indipendente dal gregge

Divergere dal pensiero comune è la base per la crescita personale e il raggiungimento del successo: basti pensare a Cristoforo Colombo o Leonardo Da Vinci, che – grazie alla loro voglia di “andare al di là” – hanno fatto la storia.

Ogni grande innovazione nasce dalla volontà di cambiare le cose, dalla volontà di uscire dagli schemi e di pensare fuori dall’immaginario comune: è così che nascono i geni ed è così che si cambia il mondo. Nel libro dell’autore, infatti, la prima donna nella Storia a raggiungere il Polo Nord insegna che un pensiero indipendente dal gregge è cruciale per raggiungere i propri obiettivi.

I limiti e l’ego: come accettarli?

Nella vita comune, è ovvio pensare che tutti abbiano dei limiti; tuttavia, è importante non eccedere in nessuno dei due possibili estremi, perché si possono rivelare ancora più distruttivi: infatti, se da una parte l’ego non deve eccedere e portare l’uomo a pensare che sia invincibile, dall’altra il riconoscimento dei propri limiti non deve essere una scusa per non chiedersi di più

Di conseguenza, stabilire un equilibrio interiore che ha alla base la consapevolezza della propria persona è necessario per raggiungere la vita che si vuole, e un esempio lampante viene spiegato proprio dall’autore: una campionessa paraolimpica e un recordman che accettano i loro limiti e ridimensionano l’ego per ristabilire la pace con il proprio io.

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