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Come diventare coach motivazionale

Il coach motivazionale è una figura che affianca l’individuo per conoscere i meccanismi della sua motivazione e per imparare a riconoscerli, in modo tale da imparare ad ascoltare il corpo e la mente così da mantenere alto il livello di energia e di focus quotidianamente. È molto diverso dalla figura del motivatore, che invece aiuta a tenere alta la motivazione.

La motivazione: benzina per il nostro corpo

La motivazione è un processo mentale che il corpo attua per permette di mantenere un buon rapporto tra organismo e ambiente. È sostanzialmente il motore delle azioni che l’uomo compie: sono i perché, i motivi che spingono l’essere umano a chiedersi quel “qualcosa in più” ogni giorno, a superare limiti, paure, sfide, perché sa che ne consegue un margine di crescita molto ampio. L’uomo, infatti, tende a ripetere tutti quei comportamenti a cui viene associato un “premio” da parte dell’ambiente, in modo tale da poter sentire quel senso di appagamento e gratificazione che – come in un circolo virtuoso che si auto-alimenta – lo spingerà a compiere altre azioni verso ciò che vuole.

In effetti, bisogno e motivazione sono strettamente collegati tra di loro, ed esistono tre classi di bisogni:

  1. Bisogno di affiliazione: in questo contesto, la motivazione nasce dal desiderio di socializzare e la paura di essere rifiutati. L’uomo, infatti, è un essere sociale, e la paura più grande che lo pervade è quella del giudizio; quindi, cerca di esprimersi al meglio che può con gli strumenti che ha per essere accettato dall’ambiente che lo circonda.
  2. Bisogno di successo: un’altra grande paura dell’uomo è quella del fallimento; di conseguenza, questo tipo di bisogno è alimentato dalla volontà di successo e dal timore di non raggiungere il risultato desiderato… Di fallire, per l’appunto.
  3. Bisogno di potere: è caratterizzato dal desiderio di dominio e dalla paura della dipendenza; questo bisogno scaturisce dalla mancanza di identificazione del soggetto, che cerca una persona da sottomettere in modo tale che gli altri riconoscano le sue capacità e diano valore alle sue azioni.

Tutti e tre i bisogni sono insiti nell’identità dell’uomo: ciò che cambia sono le proporzioni con cui esse si mostrano in ogni individuo, caratterizzandone la sua persona e la sua identità, e conseguentemente la sua autostima e motivazione.

Le teorie motivazionali

Diversi studiosi hanno formulato delle teorie sulla motivazione, che si basano sullo stretto rapporto di quest’ultima con la personalità di un individuo. Lo psicologo McClelland – nella sua Teoria dei bisogni – definisce le azioni umane come guidate da tre bisogni fondamentali: affiliazione, successo, e potere. Questi non sono altro che i tre bisogni – nonché una esemplificazione della piramide dei bisogni di Maslow – che muovono ogni individuo nelle sue azioni quotidiane.

Alla base di questa piramide si trovano i bisogni primari e biologici – quali fame, sete, sonno – che sono legati alla sopravvivenza dell’individuo; man mano che si sale verso l’apice della piramide, troviamo i bisogni non primari, quali sicurezza, appartenenza, autostima, e autorealizzazione. Infatti, tutti questi bisogni solo legati alla crescita personale dell’individuo e al suo bisogno di auto-affermarsi per ottenere benessere psicologico e sociale. 

La capacità di guardarsi dentro e di individuare i “perché” che smuovono quella fame di risultati è fondamentale per diventare una persona migliore, e trova campi di applicazione in numerosi aspetti della vita quotidiana. Ed è in questo contesto che il coach motivazionale entra in gioco.

Cosa fa il coach motivazionale?

Il coach motivazionale ha il compito – durante il percorso di crescita dell’individuo – di far esplorare meglio la propria interiorità al coachee, e di creare quel dialogo interno che migliora la qualità della sua vita, aiutandolo nel suo percorso di crescita e di cambiamento. La persona che richiede il servizio di un coach motivazionale non ha bisogno di consigli, di un “motivatore”: ha bisogno di imparare a trovare le passioni che lo smuovano, le azioni concrete che lo spingano a rendere ciò che lo circonda meglio di come lo ha trovato, a definire i suoi obiettivi, le sue sfide, e – perché no – anche le sue paure.

Quindi, l’approccio del coach motivazionale si basa sull’approfondimento dell’interiorità di una persona, sulla conoscenza profonda della propria identità, ed è uno sviluppo cruciale che rafforza l’auto-potenziamento personale.

Come si diventa un coach motivazionale?

Per diventare un coach motivazionale non si devono necessariamente intraprendere percorsi di studio specifici: in generale, la migliore formazione che un coach possa avere per entrare in questo settore è conseguire una formazione universitaria in Psicologia o Scienze della Formazione, per poi specializzarsi attraverso Master o seminari.

Dopo ciò, è importante iniziare a promuoversi per trovare clienti: il coach motivazionale è, infatti, un libero professionista, e in quanto tale è fondamentale che sviluppi delle capacità di self-marketing e personal branding.

Le caratteristiche di un coach motivazionale sono mirate a sviluppare quelle capacità che lo rendano empatico verso i suoi clienti, e che valorizzino prima di tutto la sua persona: infatti, se il coach non è prima coerente con quelle caratteristiche, come fa a insegnarle agli altri? Di conseguenza, prima di tutto ha bisogno di compiere un profondo lavoro su sé stesso che è mirato allo sviluppo della coerenza con quelle caratteristiche, e poi può insegnare a tirare fuori quelle stesse caratteristiche dalle altre persone.

Quanto guadagna un coach motivazionale?

In Italia, un coach appena specializzato guadagna poche migliaia di euro. In seguito a esperienza e aumento del numero di reti clientelari, i guadagni possono diventare esponenziali e particolarmente interessanti: il compenso per una sessione di coaching oscilla tra gli 80 euro e i 250 euro.

Tuttavia, a seconda del tipo di lavoro che il cliente desidera e dal tipo di esperienza che il coach motivazionale ha raggiunto nel mentre, una sessione può raggiungere anche un investimento di 1000 euro. Quindi, il reddito di questo professionista dipende da molteplici fattori che si intrecciano tra di loro, quali la propria abilità di vendita, i propri rapporti con i clienti, il tipo di profondità che si raggiunge nel lavoro con ogni cliente, l’esperienza e la specializzazione settoriale.

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