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Dismorfismo corporeo: come combattere questo disturbo

La proiezione mentale che si ha del proprio corpo è qualcosa con cui si lotta e ci si confronta quotidianamente. Avere un’immagine corporea sana significa vedere il proprio aspetto in modo obiettivo, senza eccessi e senza l’ossessione di apparire e di ricevere un feedback positivo da parte di chi ci guarda. Avere una percezione distorta della propria immagine può avere un impatto negativo sul proprio benessere fisico e mentale e può influenzare ogni cosa, dall’autostima e l’umore al modo con cui ci comportiamo quando entriamo in contatto con la società. In molti casi può anche evolversi in forme di ansia sociale molto invalidanti.

Tra i problemi di percezione della propria immagine corporea spicca un disturbo comportamentale noto come disturbo da dismorfismo corporeo (BDD). Il BDD è un disturbo psichiatrico relativamente comune che si verifica, secondo gli esperti, in circa 2 persone su 100. Il mondo di oggi è fatto di immagini ritoccate sui social media, interventi di chirurgia plastica che alterano l’aspetto, oltre ad un perfezionismo maniacale che travalica i limiti fisiologici del narcisismo. Tutti elementi che dimostrano come avere una percezione pessima della propria immagine corporea è un sentimento molto comune ma, nel caso delle persone affette da dismorfismo corporeo, può diventare invalidante soprattutto nel modo di rapportarsi con il prossimo.

Una ricerca del 2021 pubblicata sulla rivista JMIR Formative Research ha rilevato che, su oltre 10.000 partecipanti al sondaggio, il 59% delle donne, il 39% degli uomini e il 75% delle persone di età compresa tra 16 e 25 anni hanno riportato disturbi dell’immagine corporea. La prevalenza di questi problemi può rendere difficile capire se i pensieri negativi sul proprio corpo siano un disturbo di dismorfismo corporeo o un disturbo meno serio derubricabile solo ad una scarsa autostima. Esistono dei sintomi specifici che caratterizzano questo serio disturbo del comportamento.  

Avere costanti ossessioni e compulsioni legate alla correzione o al miglioramento di imperfezioni del proprio corpo percepite come difetti gravissimi è uno dei sintomi spia molto evidente che contraddistingue questo disturbo della personalità. La caratteristica chiave del disturbo da dismorfismo corporeo è il fatto di percepire un difetto nel proprio aspetto che non è evidente agli altri. Insomma, si tratta di una imperfezione solo immaginata o così irrilevante che sfugge alla maggior parte delle persone ma che per la persona diventa una sorta di ossessione da correggere a tutti i costi.

Quali sono i sintomi del disturbo da dismorfismo corporeo?

Il BDD è un disturbo psichiatrico classificato tra i disturbi ossessivo-compulsivi e correlati nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), l’autorevole guida alla diagnosi delle condizioni di salute mentale, Il che significa che il paziente deve “soddisfare” una serie specifica di criteri per ottenere una diagnosi. Sono quattro i criteri fondamentali:

  • Preoccupazione per uno o più difetti percepiti o imperfezioni nel proprio aspetto fisico che non sono osservabili o appaiono lievi agli altri.
  • Compiere comportamenti ripetitivi (come controllarsi ossessivamente allo specchio, un’eccessiva pulizia o ricerca di rassicurazione) o atti mentali (come confrontare il proprio aspetto con quello degli altri) in risposta alle preoccupazioni sul proprio aspetto estetico.
  • Sperimentare disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altro tipo a causa di questa preoccupazione.
  • Le preoccupazioni sull’aspetto non sono meglio spiegate da un altro disturbo mentale, come un disturbo alimentare. (Ad esempio, qualcuno con un disturbo alimentare potrebbe avere sintomi di disturbo di dismorfismo corporeo come la preoccupazione ossessiva per il peso, il grasso corporeo o le dimensioni del corpo).

 I possibili fattori scatenanti

Secondo la comunità scientifica il disturbo borderline può essere causato da una combinazione di fattori psicologici, sociali e biologici. Avere un parente di primo grado con disturbo ossessivo compulsivo potrebbe anche aumentare la probabilità di una persona di sviluppare, anch’essa, un disturbo di dismorfismo corporeo. Anche alcuni fattori ambientali che probabilmente contribuiscono a questa condizione, inclusa la partecipazione ad attività che pongono l’accento sull’aspetto e sulle dimensioni del corpo (come lo sport e la danza), l’uso eccessivo dei social media e l’essere vittima di bullismo o presa in giro sui tratti fisici, possono giocare un ruolo fondamentale sullo sviluppo di questo disturbo psichiatrico.

Cosa fare per diagnosticare e trattare questo disturbo?

Il disturbo da dismorfismo corporeo è tipicamente trattato come altre forme di disturbo ossessivo compulsivo, spesso con la terapia cognitivo comportamentale che in genere include la prevenzione dell’esposizione e della risposta. Questo tipo di trattamento consente di imparare a sfidare i pensieri negativi e/o distorti sul proprio corpo man mano che si presentano, sviluppando anche delle capacità di regolazione emotiva in modo che questi pensieri non possano influenzare il modo di rapportarsi con gli altri, cercando di desensibilizzarsi da comportamenti come il controllo maniacale del corpo e l’eccessiva pulizia che rafforza i pensieri negativi sull’immagine corporea.

Gli altri approcci terapeutici

Un altro approccio per trattare correttamente il disturbo da dismorfismo corporeo è la terapia dell’accettazione e dell’impegno. Una terapia che si concentra sulla costruzione di capacità di consapevolezza e accettazione, nonché sulla creazione di una vita guidata da valori al di fuori delle preoccupazioni per l’aspetto fisico. L’obiettivo finale è quello di allontanare il paziente dalla preoccupazione dell’immagine corporea per sviluppare un approccio più neutrale per il proprio corpo e i propri difetti di natura fisica.

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