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Quando rivolgersi al neuropsichiatra infantile

Essere dei genitori non è un lavoro semplice, ci sono sempre delle problematiche o delle paure da affrontare soprattutto per chi è genitore per la prima volta. Risulta estremamente complicato capire le necessità del bambino, soprattutto nei primi anni di vita. Capire quando il bambino ha bisogno di una visita specialistica e soprattutto di quale specialista è un compito arduo. Il pianto ininterrotto o disturbi del sonno possono essere campanelli d’allarme. 

Qual è lo specialista adatto per il mio bambino? 

I bambini sono spesso soggetti a malanni dovuti al cambio stagione e ai virus. Condizioni piuttosto ordinarie che portano naturalmente i genitori a rivolgersi al pediatra. Ma, oltre i sintomi comuni, può capitare che si manifestino altre problematiche e disturbi che i genitori non sono in grado di interpretare e per i quali non sanno a quale specialista rivolgersi.

L’allarme può scattare se, ad esempio, un genitore comincia a notare nel bambino delle anomalie dal punto di vista comportamentale. Isolamento, tristezza persistente, mancanza di interesse per le attività quotidiane o altri disturbi del comportamento possono destare molta preoccupazione.

Come affrontare queste problematiche? A chi rivolgersi?

Se è vero che, in questi casi, è sicuramente opportuno rivolgersi a uno specialista per ottenere una diagnosi corretta e un supporto adeguato, la differenza nella scelta dello specialista dipende dalla tipologia e dalla gravità dei sintomi che il bambino presenta. Tre sono le figure deputate a trattare i disturbi psicologici in età evolutiva: il neurologo, lo psichiatra, il neuropsichiatra infantile. 

Se il bambino ha delle difficoltà nell’approccio con gli altri bambini, è schivo o apatico o mostra altri disturbi del comportamento, lo Psichiatra può essere lo specialista di riferimento. Mentre i disturbi di tipo organico (ad esempio continue cefalee o perdite di equilibrio) sono di competenza del Neurologo

Il Neuropsichiatra infantile è lo specialista a cui rivolgersi per ottenere un approccio multidisciplinare sui disturbi del comportamento, dell’apprendimento e dell’umore. Il Neuropsichiatra infantile è autorizzato non solo a procedere con cure di tipo farmacologico ma si interfaccia con vari specialisti del settore (psicologi, logopedisti, pedagogisti, etc.) in base al quadro sintomatologico del bambino per poter fornire una diagnosi precisa, una terapia e un supporto adeguato.

Cos’è la Neuropsichiatria infantile?

La neuropsichiatria infantile è un ramo della medicina che si occupa dei disturbi emozionali, cognitivi e comportamentali dei bambini in età di sviluppo. Questa materia studia e affronta queste tematiche:

  • Affaticamento emotivo: mancanza di entusiasmo e reazione agli stimoli
  • Anomalie comportamentali: disturbi alimentari e del sonno
  • Disturbi psicologici: ansia, depressione, poca autostima, psicosi e tendenza all’isolamento
  • Disturbi neurologici: ritardi dello sviluppo motorio, linguaggio, difficoltà nell’apprendimento
  • Disturbi neuromuscolari: epilessia, cefalea, paralisi cerebrale e altre rare patologie  

Quando è necessario il consulto con il Neuropsichiatra?  

Ogni bambino ha delle tempistiche differenti nello sviluppo delle capacità cognitive e motorie, non tutti i casi prevedono un consulto da parte dello specialista. Le anomalie rappresentano dei campanelli d’allarme in base all’intensità e alla durata dei sintomi e da come si ripercuotono nello svolgimento delle attività quotidiane. Alcuni dei disturbi curati dal Neuropsichiatra possono essere evidenti sin dal primo anno di vita del bambino, qualora presenti atteggiamenti compulsivi e ripetitivi come il pianto prolungato e la mancata risposta agli stimoli. 

Riconoscere i sintomi nei bambini sotto l’anno di vita 

Per riconoscere i sintomi che possono confermare nel bambino una delle patologie precedentemente elencate si deve analizzare il suo sviluppo psicomotorio a partire dai tre mesi di vita. 

In questi primi mesi si possono notare delle mancate risposte sia dal punto di vista visivo che uditivo. La prova la si può avere nel momento in cui il bambino non guarda l’interlocutore mentre questo parla. 

Nei mesi successivi al terzo la sintomatologia è più evidente in quanto il bambino può mostrare incapacità relative alla mancanza di lallazione e alla presenza di ipertono o ipotono muscolare. Tra gli altri sintomi che possono indicare delle problematiche di tipo neurologico vi sono l’incapacità di stare seduto eretto e la testa cadente, mentre dal punto di vista comportamentale la mancanza di dimostrazioni d’affetto. 

Negli ultimi mesi prima del primo anno di età si può evidenziare la difficoltà del bambino a gattonare o sostenersi dritto sulle proprie gambe. Un altro importante sintomo è l’incapacità di indicare oggetti o pronunciare le parole. 

Le fasi descritte rimangono comunque orientative poiché, come già premesso, le fasi di crescita dei bambini sono soggettive. È importante, però, saper riconoscere quelle che possono essere delle sintomatologie evidenti, previa visita del pediatra, e ricorrere tempestivamente al consulto con il neuropsichiatra.

Avviare il percorso terapeutico il prima possibile può migliorare o risolvere la problematica del bambino.

Sintomi nei bambini in età scolare 

Uno dei disturbi di cui si occupa il neuropsichiatra è legato alla difficoltà di apprendimento, problematica che solitamente si manifesta durante l’età scolare

Se durante la scuola dell’infanzia questo disturbo rimane latente, durante la scuola primaria si riesce a notare una palese difficoltà da parte del bambino nell’apprendimento. 

Richiedendo maggiore concentrazione e comprensione, il bambino comincia a evidenziare l’incapacità di scrivere (disgrafia), fare calcoli (discalculia), leggere e distinguere parole e numeri (dislessia). Queste difficoltà vengono solitamente individuate dagli insegnanti che informano i genitori delle problematiche relative all’apprendimento dei loro figli. Anche in questo caso, gli interventi più tempestivi sono quelli che meglio aiutano il bambino nella risoluzione dei problemi. 

Le altre patologie curate dal neuropsichiatra 

Tra i disturbi curati dal neuropsichiatra ci sono anche le paralisi cerebrali e i ritardi mentali. 

Le paralisi cerebrali sono quei tipi di patologie che presentano incapacità posturali e di movimento. Queste possono essere causate da fattori prenatali o postnatali che intaccano il sistema nervoso centrale durante lo sviluppo. Solitamente si manifestano con convulsioni o problemi nel pensiero e ragionamento. Vengono trattate con percorsi riabilitativi che prevedono lezioni di: logopedia, fisioterapia con uso di ausili specifici, terapie farmacologiche e chirurgia ortopedica e neurologica. 

I ritardi mentali o disabilità intellettive rappresentano patologie permanenti causate da un malfunzionamento del sistema nervoso centrale, anche questi da far risalire a fattori prenatali e postnatali o a fattori ancora sconosciuti. Questi influiscono sulle attività quotidiane, sulle capacità di apprendimento e di approccio alle persone e situazioni della vita. I trattamenti di queste patologie sono graduali e differenti in base alla gravità della problematica. 

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