Il 1° marzo 2023 si è tenuto a Milano il seminario “Attraverso lo specchio. I giochi di ruolo come dimensione specchio nel processo terapeutico.“.
L’evento, curato dalla dott.ssa Martina Migliore, si è svolto presso la Sigmund Freud University dalle 14:00 alle 17:00 e ha visto la partecipazione del dott. Gabriele Caselli, Full professor in Clinical Psychology e Vicedirettore per la Didattica del Dipartimento di Psicologia di Milano della Sigmund Freud University, il quale si è occupato dell’introduzione, e della dott.ssa Migliore nel ruolo di relatrice.
Il tema del seminario
Argomento principale del seminario sono stati i giochi di ruolo, negli ultimi anni sempre più diffusi a scopo formativo, educativo e terapeutico. Si è parlato, in particolare, della dimensione ludica e di come sia portatrice di notevoli benefici a livello psicosociale per i piccoli pazienti in fase di sviluppo.
I giochi di ruolo rappresentano uno strumento utile anche da un punto di vista economico-pratico: sono facili da reperire, non hanno un costo alto, sono versatili e incontrano i gusti di tutti, pertanto, risultano facilmente accettabili dalla maggior parte dei soggetti interessati.
La Superhero Therapy
Durante il seminario la relatrice, specializzata in terapie di terza generazione, si è soffermata anche sull’importanza della cosiddetta “Superhero Therapy”, ovvero della terapia espressa attraverso i giochi di ruolo mediante alcuni specifici espedienti (valorizzazione del fallimento, impiego delle carte Dixit come strumento riflessivo ed evocativo).
In che modo i giochi di ruolo agiscono nel processo terapeutico?
Il gioco di ruolo è un’esperienza che, grazie alla possibilità di interpretare differenti ruoli, permette di aumentare la conoscenza e l’apprendimento di sé, oltre a favorire la socialità e a migliorare la relazione con gli altri.
I giochi di ruolo, inoltre, stimolano la creatività, la capacità di cooperazione e il senso di appartenenza ad un gruppo.
Sono indubbi i benefici nel processo terapeutico, anche grazie ad un aumento dell’autostima, all’esercizio di risolvere problemi rispetto a un obiettivo, allo sviluppo di una abilità narrativa e al maggiore senso di empatia che viene stimolato.