Il 2022 si è chiuso con un triste e tragico bilancio: 309 omicidi – con un aumento di 11 persone morte in più rispetto all’anno precedente – di cui ben 122 vittime erano di sesso femminile e, nello specifico, 100 vittime di violenze consumatesi in ambito familiare/affettivo; tra di loro 59 hanno perso la vita a causa del loro partner o ex partner. Questi i dati emersi dal bilancio di fine anno presentato oggi dalla Direzione centrale della Polizia criminale sull’attività svolta nell’anno appena trascorso.
L’ aumento del 3% delle vittime si è verificato anche in merito alle vittime donne, che da 118 sono passate a 122 (+3%).
Purtroppo, non è ancora terminato il primo mese di questo nuovo anno e siamo già a quota tre femminicidi. Giulia Donato, Martina Scialdone, Teresa Di Tondo sono le prime tre vittime del 2023, uccise dai rispettivi mariti, ex compagni o fidanzati non concordi alla fine della loro relazione. Numeri sconcertanti che attestano l’insufficienza di leggi e provvedimenti, messi in atto ad oggi, per limitare un fenomeno negativo che, col tempo non subisce arresti, anzi sembra solo aggravarsi.
Nelle società occidentali, le motivazioni per cui le relazioni sentimentali finiscono sono numerose e svariate. Nel 2005 National Fatherhood Initiative le ha raggruppate in macro-motivazioni più comuni:
- Mancato impegno nella relazione da parte di un partner
- Progressivo disaccordo nella visione del futuro con conseguenti frequenti conflitti
- Perdita progressiva dell’attrazione fisica
- Infedeltà
- Problemi di dipendenza
- Difficoltà comunicative
- Motivazioni economiche e mancato accordo sulla gestione dei fondi
- Situazioni di abuso
Il termine di una relazione contempla la rimodulazione della propria esistenza tanto da utilizzare il vocabolo elaborazione che delinea il processo di integrazione di nuovi aspetti della vita con quel che resta del passato, sia a livello pratico che psicologico.
Anche se in questi casi spesso agisce un forte retaggio maschilista, virile e patriarcale – background ormai storicamente riconosciuto della nostra cultura – un percorso terapeutico potrebbe facilitare alcune situazioni e sostenere la persona nel costruirsi una vita sentimentale nuova e appagante e probabilmente si eviterebbero molte di queste tragedie.