La comorbilità nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è un fenomeno comune e complesso in chi rientra in questa categorie. Si tratta di una condizione che può complicare ulteriormente il percorso educativo e quotidiano degli studenti che già presentano DSA.
Cosa si intende con “comorbilità”?
Con il termine comorbilità si indica la presenza contemporanea di due o più disturbi, che nel caso dei DSA possono includere dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, oltre ad altri problemi come il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e i disturbi d’ansia.
Gestire queste situazioni richiede approcci integrati e strategie mirate, dal momento in cui è necessario agire su condizioni differenti, ma che agiscono insieme e convivono.
In questo articolo offriamo una breve panoramica su tre strategie particolarmente efficaci per affrontare la comorbilità nei DSA.
1. Approccio Multidisciplinare
Uno degli approcci più efficaci per gestire la comorbilità nei DSA è l’adozione di un team multidisciplinare, che può includere insegnanti specializzati, psicologi, logopedisti, neuropsichiatri infantili e altre figure professionali pertinenti in base ai casi specifici.
L’approccio collaborativo permette di avere una visione completa delle esigenze dell’alunno e sarà più semplice creare un piano di intervento personalizzato ed efficace.
Arrivare a una diagnosi accurata e completa è il primo passo per affrontare la comorbilità e aiutare lo studente. Un team di specialisti renderà più precisa la valutazione finale, includendo e valutando tutti i potenziali disturbi presenti per evitare che uno venga trascurato a favore di un altro.
Parallelamente è fondamentale offrire un supporto concreto allo studente per permettergli di apprendere nella maniera adeguata alle sue specifiche esigenze. I Piani Educativi Individualizzati (PEI) sono strumenti molto efficaci in questo senso, dal momento in cui tengono in considerazione tutte le difficoltà specifiche del bambino. I PEI permettono di fornire supporto mirato e coordinato, adattando le strategie didattiche e le metodologie di insegnamento alle esigenze particolari dello studente.
2. Tecniche di Apprendimento Differenziato
L’adozione di tecniche di apprendimento differenziato può aiutare a superare le difficoltà legate ai DSA e ai disturbi concomitanti.
Queste tecniche includono l’uso di strumenti compensativi e dispensativi, adattamenti didattici e metodologie di insegnamento specifiche:
- Strumenti Compensativi e Dispensativi: l’impiego di strumenti compensativi come software di sintesi vocale, audiolibri, mappe concettuali e calcolatrici può facilitare gli studenti a compensare le loro difficoltà. Mentre le misure dispensative, come la possibilità di non leggere ad alta voce in classe o di non fare compiti scritti prolungati, possono ridurre lo stress e aumentare la fiducia degli studenti.
- Metodologie di Insegnamento Innovative: adottare metodologie di insegnamento innovative, come l’apprendimento basato su progetti, l’apprendimento cooperativo e l’uso di tecnologie educative, può rendere l’apprendimento più accessibile e coinvolgente per gli studenti con DSA e comorbilità.
3. Supporto Emotivo e Psicologico
Il supporto emotivo e psicologico è fondamentale per aiutare gli studenti a gestire l’ansia, la bassa autostima, il timore del giudizio e le altre difficoltà emotive spesso associate ai DSA e alla loro comorbilità.
Dal punto di vista dell’intervento psicologico le terapie cognitive-comportamentali (TCC) sono particolarmente efficaci nel trattare i disturbi d’ansia e l’ADHD, aiutando gli studenti a sviluppare strategie per gestire le loro emozioni e migliorare le loro capacità organizzative e di attenzione.
Inoltre è importante creare un ambiente scolastico e familiare che sia di supporto e comprensione.
Educare insegnanti e genitori sui DSA e sui disturbi concomitanti può ridurre lo stigma e favorire un approccio più empatico e collaborativo.
L’inserimento di programmi di educazione emotiva facilita l’intero gruppo di studenti nello sviluppare le proprie capacità emotive. Implementare programmi di educazione emotiva e sociale vuol dire aiutare gli studenti a sviluppare competenze emotive e relazionali, migliorando così il loro benessere generale e la loro capacità di affrontare le sfide scolastiche e sociali.