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Terapia strategica breve: 5 esercizi fondamentali

La terapia strategica breve è una forma di psicoterapia che si propone di risolvere i problemi psicologici in modo efficace e veloce, senza indagare le cause profonde o i traumi passati. Si basa sull’idea che i problemi non dipendono tanto dalla realtà oggettiva, quanto dalla percezione soggettiva che ne abbiamo e dalle soluzioni che tentiamo di applicare. Spesso, queste soluzioni sono inadeguate, rigide o controproducenti, e mantengono o aggravano il problema. La terapia strategica breve mira a interrompere questo circolo vizioso, proponendo al paziente delle soluzioni alternative, flessibili e creative, che lo aiutino a cambiare il suo modo di pensare, di sentire e di agire.

Caratteristiche della terapia strategica breve

La terapia strategica breve si distingue per un approccio pratico e mirato, che si concentra sulla definizione operativa e concreta dei problemi. Invece di perdersi in concetti astratti o in una vasta generalizzazione, questa terapia si focalizza sulla specificità del qui e ora, ponendo l’accento su ciò che accade nel momento presente. È proprio in questo contesto attuale e specifico che il problema viene esaminato, evitando di disperdere le energie in situazioni ipotetiche o in scenari che vanno oltre l’esperienza immediata.

All’interno di questa cornice, il problema non è visto come un mero sintomo isolato del paziente, ma piuttosto come il prodotto di un’interazione dinamica con l’ambiente che lo circonda. Ciò significa che il problema è qualcosa che avviene “tra” il paziente e il mondo esterno, non “dentro” il paziente come una qualità fissa e immutabile.

Inoltre, anziché considerare il problema come un ostacolo da temere o evitare, la terapia strategica breve lo inquadra come un’opportunità per innescare un cambiamento positivo. È proprio attraverso la risoluzione delle difficoltà che il paziente può scoprire nuove vie per crescere e svilupparsi, trasformando ciò che potrebbe sembrare un punto di stallo in un trampolino di lancio verso il benessere.

In questo modo, il terapeuta e il paziente lavorano insieme per decostruire e ristrutturare la percezione del problema, aprendo la strada a soluzioni innovative e a una nuova comprensione di sé e del mondo circostante.

La terapia strategica breve si svolge in poche sedute, di solito tra le 5 e le 10, in cui il terapeuta e il paziente collaborano per definire il problema, stabilire gli obiettivi e progettare le strategie. Il terapeuta utilizza diverse tecniche, tra cui:

  • la riformulazione
  • la prescrizione
  • il paradosso
  • la metafora
  • l’umorismo

Il terapeuta assegna al paziente dei compiti da svolgere tra una seduta e l’altra, che consistono in degli esercizi pratici, mirati e personalizzati, che hanno lo scopo di mettere in atto le strategie concordate e di verificare i risultati.

Quali sono gli esercizi fondamentali della terapia strategica breve?

terapia strategica breve esercizi

In terapia strategica breve non esiste una ricetta universale, piuttosto si utilizzano esercizi mirati in base al problema specifico, alla persona e all’approccio del terapeuta. Tuttavia, alcuni strumenti ricorrenti possono aiutare ad affrontare diverse criticità, dall’ansia alle dipendenze.

Innanzitutto, l’osservazione consente di prestare attenzione in modo non giudicante a ciò che accade dentro e fuori di noi. Questo permette di prendere coscienza della questione, delle emozioni in gioco, dei pensieri e dei comportamenti adottati. Capire se le soluzioni utilizzate sono efficaci è già un passo avanti.

Poi, interrompere un pensiero o un’abitudine problematica crea uno spazio per possibili cambiamenti. Le modalità sono molteplici, dalla respirazione consapevole a una domanda inaspettata.

Ancora, sperimentare nuove risposte al problema, nei gesti, nei luoghi o nei tempi, può ampliare le risorse a disposizione e la fiducia in se stessi.

Riconoscere i piccoli miglioramenti è un potente rinforzo per consolidare quanto raggiunto e trovare motivazione. Complimenti e gratitudine sono utili ‘carburanti’ in questo senso.

Infine, trasferire le competenze acquisite in altri ambiti della vita estende i benefici del percorso intrapreso. Insegnare agli altri può essere una strategia efficace.

In sintesi, osservare, interrompere, sperimentare, motivare e generalizzare sono strumenti preziosi per facilitare il cambiamento.

Gli esercizi proposti dalla terapia strategica breve, sebbene semplici, richiedono un coinvolgimento attivo e uno sforzo non banale da parte del paziente. Affinché siano efficaci, è infatti necessaria la sua volontà di mettersi in gioco, uscendo dalla propria zona di comfort. Questi esercizi stimolano inoltre curiosità e creatività, introducendo un pizzico di divertimento e umorismo nel percorso terapeutico. Tuttavia, per quanto utili, non sono miracolosi: i risultati dipendono in larga parte dall’impegno del paziente, che deve assumersi la responsabilità del proprio cambiamento.

Il successo di questo approccio, dunque, risiede nella collaborazione tra terapeuta e paziente, entrambi coinvolti nel rendere il percorso stimolante e fruttuoso.

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