La terapia strategica breve è una forma di psicoterapia che si propone di risolvere i problemi psicologici in modo efficace e veloce, senza indagare le cause profonde o i traumi passati. Si basa sull’idea che i problemi non dipendono tanto dalla realtà oggettiva, quanto dalla percezione soggettiva che ne abbiamo e dalle soluzioni che tentiamo di applicare. Spesso, queste soluzioni sono inadeguate, rigide o controproducenti, e mantengono o aggravano il problema. La terapia strategica breve mira a interrompere questo circolo vizioso, proponendo al paziente delle soluzioni alternative, flessibili e creative, che lo aiutino a cambiare il suo modo di pensare, di sentire e di agire.
Caratteristiche della terapia strategica breve
La terapia strategica breve si distingue per un approccio pratico e mirato, che si concentra sulla definizione operativa e concreta dei problemi. Invece di perdersi in concetti astratti o in una vasta generalizzazione, questa terapia si focalizza sulla specificità del qui e ora, ponendo l’accento su ciò che accade nel momento presente. È proprio in questo contesto attuale e specifico che il problema viene esaminato, evitando di disperdere le energie in situazioni ipotetiche o in scenari che vanno oltre l’esperienza immediata.
All’interno di questa cornice, il problema non è visto come un mero sintomo isolato del paziente, ma piuttosto come il prodotto di un’interazione dinamica con l’ambiente che lo circonda. Ciò significa che il problema è qualcosa che avviene “tra” il paziente e il mondo esterno, non “dentro” il paziente come una qualità fissa e immutabile.
Inoltre, anziché considerare il problema come un ostacolo da temere o evitare, la terapia strategica breve lo inquadra come un’opportunità per innescare un cambiamento positivo. È proprio attraverso la risoluzione delle difficoltà che il paziente può scoprire nuove vie per crescere e svilupparsi, trasformando ciò che potrebbe sembrare un punto di stallo in un trampolino di lancio verso il benessere.
In questo modo, il terapeuta e il paziente lavorano insieme per decostruire e ristrutturare la percezione del problema, aprendo la strada a soluzioni innovative e a una nuova comprensione di sé e del mondo circostante.
La terapia strategica breve si svolge in poche sedute, di solito tra le 5 e le 10, in cui il terapeuta e il paziente collaborano per definire il problema, stabilire gli obiettivi e progettare le strategie. Il terapeuta utilizza diverse tecniche, tra cui:
- la riformulazione
- la prescrizione
- il paradosso
- la metafora
- l’umorismo
Il terapeuta assegna al paziente dei compiti da svolgere tra una seduta e l’altra, che consistono in degli esercizi pratici, mirati e personalizzati, che hanno lo scopo di mettere in atto le strategie concordate e di verificare i risultati.
Quali sono gli esercizi fondamentali della terapia strategica breve?
In terapia strategica breve non esiste una ricetta universale, piuttosto si utilizzano esercizi mirati in base al problema specifico, alla persona e all’approccio del terapeuta. Tuttavia, alcuni strumenti ricorrenti possono aiutare ad affrontare diverse criticità, dall’ansia alle dipendenze.
Innanzitutto, l’osservazione consente di prestare attenzione in modo non giudicante a ciò che accade dentro e fuori di noi. Questo permette di prendere coscienza della questione, delle emozioni in gioco, dei pensieri e dei comportamenti adottati. Capire se le soluzioni utilizzate sono efficaci è già un passo avanti.
Poi, interrompere un pensiero o un’abitudine problematica crea uno spazio per possibili cambiamenti. Le modalità sono molteplici, dalla respirazione consapevole a una domanda inaspettata.
Ancora, sperimentare nuove risposte al problema, nei gesti, nei luoghi o nei tempi, può ampliare le risorse a disposizione e la fiducia in se stessi.
Riconoscere i piccoli miglioramenti è un potente rinforzo per consolidare quanto raggiunto e trovare motivazione. Complimenti e gratitudine sono utili ‘carburanti’ in questo senso.
Infine, trasferire le competenze acquisite in altri ambiti della vita estende i benefici del percorso intrapreso. Insegnare agli altri può essere una strategia efficace.
In sintesi, osservare, interrompere, sperimentare, motivare e generalizzare sono strumenti preziosi per facilitare il cambiamento.
Gli esercizi proposti dalla terapia strategica breve, sebbene semplici, richiedono un coinvolgimento attivo e uno sforzo non banale da parte del paziente. Affinché siano efficaci, è infatti necessaria la sua volontà di mettersi in gioco, uscendo dalla propria zona di comfort. Questi esercizi stimolano inoltre curiosità e creatività, introducendo un pizzico di divertimento e umorismo nel percorso terapeutico. Tuttavia, per quanto utili, non sono miracolosi: i risultati dipendono in larga parte dall’impegno del paziente, che deve assumersi la responsabilità del proprio cambiamento.
Il successo di questo approccio, dunque, risiede nella collaborazione tra terapeuta e paziente, entrambi coinvolti nel rendere il percorso stimolante e fruttuoso.