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Twisties: il fenomeno patologico che sta sconvolgendo il mondo degli atleti

Il mondo dello sport, spesso sinonimo di forza mentale e fisica, può nascondere insidie meno visibili ma altrettanto destabilizzanti. Tra queste, un fenomeno che ha guadagnato crescente attenzione negli ultimi anni è quello dei twisties. Questo termine, poco noto fino a qualche tempo fa, descrive una condizione psicologica e fisica che colpisce gli atleti, in particolare quelli impegnati in discipline che richiedono movimenti acrobatici o coordinazione estrema.

Ma cosa sono i twisties? Quali sono le cause e le implicazioni di questo fenomeno? In questo articolo esploreremo le radici del problema e le possibili soluzioni, cercando di fare chiarezza su un argomento ancora poco compreso, ma cruciale per la salute degli atleti.

Cosa sono i twisties?

I twisties sono una condizione improvvisa e debilitante in cui un atleta perde il senso dell’orientamento spaziale durante l’esecuzione di movimenti complessi. Questa perdita di controllo può manifestarsi in discipline come la ginnastica, il trampolino elastico, il tuffo e altre attività che richiedono precisione estrema.

Un atleta affetto da twisties può sperimentare una sensazione di smarrimento o confusione mentre si trova in aria, rendendo impossibile eseguire correttamente i movimenti previsti. Questo non solo compromette la performance, ma può anche aumentare significativamente il rischio di infortuni gravi.

Il termine è emerso nel linguaggio popolare dopo che atleti di alto livello, come la ginnasta Simone Biles, hanno condiviso la propria esperienza, portando il fenomeno sotto i riflettori.

Le cause

Le cause dei twisties sono complesse e possono coinvolgere una combinazione di fattori psicologici, neurologici e fisici. Tra le principali:

  1. Stress mentale e pressione psicologica
    Gli atleti, soprattutto quelli di alto livello, sono spesso sottoposti a pressioni immense per raggiungere la perfezione. Questo stress può influire negativamente sulla loro capacità di concentrarsi, innescando episodi di twisties.
  2. Disconnessione mente-corpo
    Nei movimenti acrobatici, il corpo si basa su un’automatizzazione dei gesti appresa nel tempo. Quando l’atleta perde la connessione con questa memoria muscolare, subentra la confusione spaziale, rendendo difficile completare i movimenti.
  3. Ansia da prestazione
    L’ansia può interferire con il normale funzionamento del sistema nervoso centrale, compromettendo la capacità di sincronizzare i movimenti corporei.
  4. Affaticamento fisico
    La stanchezza prolungata può compromettere le capacità motorie e la concentrazione, aumentando la probabilità di sperimentare twisties.
  5. Disturbi neurologici temporanei
    Anche se meno comune, alcune teorie suggeriscono che i twisties possano essere associati a disturbi transitori della propriocezione o dell’elaborazione sensoriale.

Sintomi e manifestazioni

I twisties possono manifestarsi con sintomi variabili, che includono:

  • Perdita improvvisa di orientamento spaziale durante un movimento acrobatico.
  • Sensazione di “vuoto mentale” o disconnessione mentre si è in aria.
  • Difficoltà a coordinare i movimenti, anche quelli abitualmente automatici.
  • Paura di infortunarsi o di non riuscire a completare l’esercizio.
  • Calo della fiducia in sé stessi e delle prestazioni complessive.

Per alcuni atleti, i twisties possono durare pochi giorni; per altri, possono persistere per settimane o addirittura mesi, compromettendo la loro carriera sportiva.

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Impatto psicologico e fisico

L’impatto dei twisties va ben oltre la performance sportiva. Dal punto di vista psicologico, questa condizione può generare sentimenti di frustrazione, ansia e insicurezza. Gli atleti possono sentirsi vulnerabili o temere di non essere all’altezza delle aspettative, proprie o altrui.

Fisicamente, i twisties aumentano il rischio di incidenti, poiché la perdita di orientamento può portare a esecuzioni sbagliate o cadute pericolose. Questo li rende una minaccia seria non solo per la carriera sportiva, ma anche per la salute a lungo termine degli atleti.

Come affrontare i twisties

Affrontare i twisties richiede un approccio multidisciplinare che combini supporto psicologico, riabilitazione fisica e tecniche di gestione dello stress.

  1. Intervento psicologico
    Gli atleti colpiti da twisties possono beneficiare di tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per affrontare l’ansia e la pressione psicologica. Il supporto di uno psicologo dello sport può aiutare a ricostruire la fiducia e a gestire le emozioni negative.
  2. Riposizionamento graduale
    Tornare a eseguire i movimenti in modo graduale e sotto la supervisione di un allenatore esperto può aiutare l’atleta a recuperare la connessione mente-corpo.
  3. Tecniche di rilassamento
    Pratiche come la meditazione, la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo possono ridurre lo stress e migliorare la concentrazione.
  4. Prevenzione
    Per evitare l’insorgenza dei twisties, è fondamentale che gli atleti abbiano un equilibrio tra allenamento e riposo, una gestione efficace dello stress e un ambiente di supporto privo di pressioni eccessive.

Per coloro che praticano sport ad alto livello, la pressione di esibirsi al massimo delle proprie capacità può diventare un peso insostenibile, portando a manifestazioni come questa.

Comprendere e riconoscere i twisties è fondamentale per promuovere il benessere fisico e mentale degli atleti. Attraverso un approccio empatico e olistico, è possibile non solo affrontare questa condizione, ma anche prevenirla, garantendo che gli atleti possano continuare a eccellere senza compromettere la propria salute.

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