Lo “stato di flow”, noto anche come “esperienza ottimale”, è uno stato mentale di completo assorbimento e coinvolgimento in un’attività, durante il quale si ha la sensazione di esercitare al massimo le proprie abilità e di riuscire in ciò che si sta facendo. In questo articolo analizzeremo in che cosa consiste esattamente questa condizione, quali sono le sue caratteristiche principali e come è possibile raggiungerla nella vita quotidiana e nel lavoro.
Cos’è lo stato di flow
Il concetto di “flow” è stato introdotto negli anni ’70 dallo psicologo ungherese Mihaly Csikszentmihalyi, che lo ha descritto come uno stato di coscienza in cui l’individuo è completamente assorto in un’attività, focalizzato sul presente, in uno stato di intensa concentrazione che gli fa perdere la cognizione del tempo.
Le attività che consentono di raggiungere questo stato sono quelle che prevedono una sfida e richiedono l’utilizzo di abilità, in cui ci sono obiettivi chiari da raggiungere. Quando ci troviamo in una condizione di flow, proviamo un grande senso di controllo sull’attività che stiamo svolgendo e ci sentiamo estremamente efficaci e appagati.
Caratteristiche del flow
Le caratteristiche principali che definiscono lo stato di flow sono diverse. Quando si è totalmente assorti in un’attività, tutta l’attenzione è rivolta al compito da svolgere, senza distrazioni esterne che possano interferire. Inoltre, si è completamente immersi in quello che si sta facendo, con un forte coinvolgimento sia mentale che fisico.
Un’altra caratteristica peculiare è che il tempo sembra volare via velocemente e non ci si accorge del suo trascorrere quando si è in flow. L’attività stessa fornisce continuamente un riscontro su come si sta operando, consentendo di apportare eventuali aggiustamenti al proprio approccio. Si prova anche una sensazione di pieno controllo e padronanza su ciò che si sta facendo, con la percezione di poter gestire ogni evenienza.
Inoltre, l’attività ha obiettivi e regole precise che aiutano a mantenere la concentrazione. Deve poi rappresentare una sfida stimolante alla portata delle proprie abilità. Quando si è in flow, inoltre, ci si dimentica delle preoccupazioni personali perché tutta l’attenzione è assorbita dal compito. Infine, l’attività viene svolta per il puro piacere di farla, senza ricercare gratificazioni o ricompense esterne.
Attività per raggiungere il flow
Ma in quali attività è possibile raggiungere lo stato di flow? In linea di massima, tutte quelle che prevedono l’utilizzo di abilità in cui l’individuo eccelle e che allo stesso tempo pongono una sfida stimolante. Possono essere attività lavorative, hobby, sport, passatempi artistici e molto altro.
Alcuni esempi di attività flow:
- Praticare uno sport che si conosce bene e si è capaci di eseguire ad alto livello.
- Suonare uno strumento musicale che si padroneggia e cimentarsi in brani progressivamente più difficili.
- Programmare o progettare qualcosa mettendo in campo le proprie competenze tecniche.
- Dipingere, scrivere, creare opere in cui esprimere il proprio estro artistico.
- Praticare attività manuali come il giardinaggio, la cucina, il bricolage.
- Studiare e approfondire argomenti complessi ma appassionanti.
- Giocare ai videogiochi impegnativi che richiedono abilità e concentrazione.
L’importante è che l’attività scelta sia in grado di assorbire completamente l’attenzione grazie al livello di sfida proporzionato alle capacità individuali.
Raggiungere il flow nel lavoro
È possibile raggiungere lo stato di flow anche nel lavoro, purché si creino le condizioni adatte. Innanzitutto, è bene scegliere attività impegnative, che consentano di mettere in gioco le proprie competenze, evitando però compiti troppo semplici o eccessivamente complessi.
Fissarsi obiettivi definiti e focalizzati aiuta a mantenere la concentrazione sul compito. È poi essenziale ridurre al minimo eventuali distrazioni o interruzioni che possano far perdere la necessaria focalizzazione. Trovare un significato in ciò che si fa e sentirsi motivati dall’attività stessa è un altro aspetto importante. Anche lavorare in un ambiente stimolante, che faciliti l’attenzione, può aiutare.
Crearsi una routine che permetta di entrare velocemente in uno stato di assorbimento può rivelarsi utile. Infine, praticare esercizi di mindfulness può migliorare la capacità di rimanere concentrati sul presente. Attuando questi accorgimenti è possibile sperimentare il flow anche nel contesto lavorativo.
Benefici del flow
Raggiungere regolarmente uno stato di flow nella vita quotidiana presenta numerosi benefici a livello fisico, mentale ed emotivo:
- Aumenta la soddisfazione e il senso di efficacia personale.
- Migliora l’umore riducendo stress e ansia.
- Stimola la creatività e la produttività.
- Rafforza la motivazione intrinseca verso l’attività.
- Fa sentire vivi, energici e completamente assorti in ciò che piace.
- Accresce l’autostima percependosi perfettamente in grado di gestire una sfida.
- Aiuta a sviluppare nuove abilità spingendosi oltre i propri limiti.
Coltivare regolarmente questo stato di profondo coinvolgimento attraverso le attività che amiamo è un ottimo modo per migliorare il nostro benessere e la qualità della nostra vita.
Coltivare il flow per una vita appagante
Coltivare regolarmente il flow attraverso le attività che ci appassionano può diventare un’abitudine preziosa per assaporare una vita più appagante e ricca di stimoli. Imparando a fluttuare abilmente tra i diversi stati di assorbimento mentale, le nostre giornate acquistano colori nuovi, vivacità e significato. La chiave sta nell’identificare precisamente le condizioni che permettono di entrare in uno stato di flow, per poi ricrearle il più spesso possibile, sia nel lavoro che nel tempo libero. Così, il fluire concentrato tra le nostre occupazioni preferite può trasformarsi in un’abitudine capace di donare benessere, motivazione e una percezione di controllo e padronanza che rafforza l’autostima e arricchisce ogni momento della vita.