Universale Economica Feltrinelli, 2019
Non avevo mai letto “Sostiene Pereira” perché c’era qualcosa nel titolo e quel modo di rivolgersi al lettore che mi infastidiva. Come se mi aspettassi di leggere la cronaca di qualcosa. Quel “sostiene” mi allontanava.
Anni fa ho partecipato a un laboratorio di scrittura intitolato Storie (quasi) vere e nelle letture consigliate mi sono ritrovata questo libro.
Una storia (quasi) vera è qualcosa che non è del tutto vero, ma è una storia che per qualche motivo ha riguardato chi l’ha scritta.
Sostiene Pereira ha riguardato anche a me, che l’ho letto.
Pereira è un ex giornalista di cronaca nera a cui viene affidata la pagina culturale di un giornale del pomeriggio, il “Lisboa”. Ama la letteratura del passato, soprattutto francese, ed è come se il passato diventasse l’unica sua dimensione di vita. Il passato insieme alla morte. Scrive necrologi anticipati e elogi funebri degli scrittori scomparsi a cui dedica una sezione della pagina che chiama ricorrenze. E vive nel ricordo della moglie morta, con cui parla rivolgendosi al suo ritratto, che porta sempre con sé, e nel rimpianto di non avere mai avuto un figlio.
Sganciato completamente da quello che succede nel mondo, nel presente. È l’incontro con un giovane, Monteiro Rossi, a obbligarlo a prendere contatto con la realtà. E a condurlo in un lento e doloroso percorso di consapevolezza e crescita interiore che lo porterà, alla fine, ad una presa di posizione coraggiosa e molto lontana dal personaggio conosciuto all’inizio. Intenso anche l’incontro con il dottor Cardoso, che gli parla di Freud, che legge la sua condizione interiore come un conflitto tra un forte superego e un nuovo io egemone. Un personaggio che sembra secondario, ma che diventa centrale nel dar voce al conflitto interiore di Pereira, fornendogli la forza e legittimando il suo cambiamento.
La storia è ambientata a Lisbona, in Portogallo nel periodo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola. Ma al di là del periodo, al di là dell’ambiente in cui la storia è narrata, credo che Sostiene Pereira possa riguardare tutti. Pereira potremmo essere tutti noi. Per quella grandissima fatica di cambiare e anche per il coraggio di riuscire a farlo. Finalmente.
Sostiene Pereira è un libro che tutti dovremmo leggere. Tutti.
Buona lettura.
Lo avevo letto anni fa e mi era piaciuto molto, ma no ne ricordavo bene il contenuto. Poi a seguito di un piccolo incidente sono stata costretta per più di un mese in ospedale con gamba e spalla rotte, la mia reazione è stata cercare delle piccole cose che potevo fare per vivere bene quel periodo, così ascoltando alcuni audiolibri ho ritrovato sostiene Pereira, ricordo che mi era piaciuto e l’ho ascoltato su raiplay sound. Condivido che sia un libro che dice qualcosa ad ognuno di noi da leggere o da ascoltare a seconda di quello che possiamo fare.
Grazie Silvia. Mi hai convinto. Lo leggerò!