Dall’età prenatale all’adolescenza: è questa la fase chiave dello sviluppo, fisico ma soprattutto psichico, di un essere umano. È proprio in questa primissima finestra temporale che entrano in gioco i fattori che costituiranno l’io di una persona in età adulta. A parlarcene è la Dott Ssa Paola Di Blasio, esperta di psicologia dei minori, che ha analizzato nelle sue opere i fattori che determinano lo sviluppo delle persone in età giovanile.
La Dott Ssa Di Blasio, psicologa e direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano, è un’autorità per quanto riguarda la psicologia dello sviluppo. E molte sono le sue pubblicazioni a riguardo. Tra le più importanti sicuramente troviamo: “Psicologia dello sviluppo” (2007) e “Psicologia del bambino maltrattato” (2000), entrambi editi da Il Mulino, che trattano molte delle teorie inerenti alla psicologia dei minori.
Psicologia dello sviluppo
Partiamo da “Psicologia dello sviluppo”, monografia scritta insieme a Luigia Camaioni, in cui vengono presi in esame i vari approcci e le teorie degli studiosi più autorevoli per quanto riguarda la psicologia dei minori. Da Piaget a Bruner, passando per Vygotskij, il pensiero di queste autorità della psicologia viene sviscerato e analizzato.
Dai diversi approcci alle varie fasi dello sviluppo del minore
Nella monografia si parte dai tre differenti approcci con i quali gli si è soliti dividere le teorie sullo sviluppo,
- Approccio comportamentistico: secondo il quale l’individuo è un organismo plasmabile con una capacità di apprendimento illimitata. In cui i cambiamenti vengono dettati da cause di natura ambientale, piuttosto che di natura interna.
- Approccio organismico: in cui l’individuo è considerato come un organismo attivo la cui evoluzione è dettata da un continuo interscambio fra questo e l’ambiente circostante.
- Approccio psicoanalitico: che considera l’individuo come il risultato delle sue storia personale e dei suoi conflitti interni.
Dentro questa cornice ecco quindi che si vanno a introdurre le varie aree in cui il bambino sviluppa le sue capacità psicologiche. Paola Di Blasio e Luigia Camaioni, ci parlano delle varie sfere d’interesse in cui il minore apprende e matura le sue esperienze con il mondo circostante:
- Sviluppo fisico e motorio.
- Sviluppo percettivo.
- Sviluppo cognitivo.
- Sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
- Sviluppo sociale.
- Sviluppo emotivo ed affettivo.
Non solo, in questi settori di sviluppo sono anche diverse le varie fasi temporali della crescita del bambino. In un percorso step by step che il minore inizia già dalle sue primissime settimane di vita e al quale aggiunge, di volta in volta, vari tasselli negli anni della sua crescita.
In questo modo, per esempio, si può prendere in esame la teoria sullo sviluppo cognitivo di Jean Piaget, che divide le fasi di quest’area di sviluppo per fasce d’età: stadio sensomotorio (da 0 a 2 anni); stadio preoperatorio (da 2 a 6 anni); stadio operatorio concreto (da 6 a 12 anni).
I vari studiosi presi in esami
Tutti nomi che hanno dato vita a varie teorie sulle varie fasi temporali dello sviluppo dei minori, e che la Dott Ssa Di Blasio raccoglie nella sua opera. Studiosi con diversi approcci, tutti descritti e analizzati. Cosicché, per quanto riguarda lo sviluppo fisico e motorio, si prende in esame la teoria classica di Amatruda e Gesell, ma anche la teoria HIP.
Mentre per lo sviluppo cognitivo si prendono in esame la teoria organismica di Piaget, quelle di Brunner e Vygotskij (che danno più peso al contesto socio-culturale in cui cresce il giovane).
La psicologia del bambino maltrattato
Anche un accenno a un tema che Paola Di Blasio ha più volte affrontato: il maltrattamento del bambino. Un fenomeno probabilmente ancora troppo sottostimato che, purtroppo, influisce negativamente sulla psicologia dei minori.
Nel suo libro “Psicologia del bambino maltrattato” Paola Di Blasio esplora anche i vari tipi di abuso di cui può essere vittima un bambino. Come nella classificazione del Child ProtectionRegister che suddivide gli abusi in:
- Trascuratezza: con la quale si intende una grave o persistente negligenza nei confronti del bambino, o il fallimento nel proteggerlo dalla esposizione a qualsiasi genere di pericolo.
- Maltrattamento fisico: che implica un danno o il fallimento nel prevenirlo, inclusi gli avvelenamenti intenzionali, soffocamento e sindrome di Munchhausen per procura.
- Abuso sessuale: che comporta lo sfruttamento sessuale di un bambino o adolescente, dipendente e\o immaturo sul piano dello sviluppo, e anche prostituzione infantile e pornografia.
- Abuso emozionale: comunemente denominato anche maltrattamento psicologico, che si riferisce a persistenti maltrattamenti emotivi e atteggiamenti di rifiuto e di denigrazione che determinano conseguenze negative nello sviluppo affettivo. L’abuso emozionale del maltrattamento psicologico ritenendo che il primo implica da parte dell’adulto una reazione emozionale stabile, ripetitiva e inappropriata all’esperienza del bambino e alle sue espressioni comportamentali.
Tutti abusi ai quali i genitori del bambino dovranno prestare moltissima attenzione, rivolgendosi, se necessario, all’aiuto di esperti psicologi e psichiatri per evitare che questi influiscano negativamente sulla crescita.